New York, 24 novembre 2025 – BlackRock ha messo a segno un passo importante registrando il marchio “iShares Staked Ethereum Trust” nel Delaware, aprendo la strada a un possibile nuovo prodotto nel mondo degli ETF su Ethereum. La notizia, arrivata nei giorni scorsi, fa pensare che il colosso finanziario stia preparando un fondo che includa la funzione di staking. Una mossa attesa da tempo, soprattutto dopo che altri ETF spot su criptovalute come XRP e Solana hanno ottenuto il via libera.
BlackRock scommette sullo staking: cosa cambia per gli ETF su Ethereum
La registrazione del marchio non è solo una formalità. Fonti vicine al dossier spiegano che si tratta di un passo preliminare, che di solito anticipa la richiesta ufficiale alla SEC (Securities and Exchange Commission) per far quotare un nuovo ETF. In passato, BlackRock aveva già provato a integrare lo staking nel suo iShares Ethereum Trust (ETHA) con una domanda alla Nasdaq, ma stavolta la strategia sembra un’altra.
La novità, dicono gli esperti, sta nell’idea di creare un fondo a sé stante. “Aprire un trust dedicato allo staking su Ethereum – spiega un gestore newyorkese che segue da vicino il settore – dà a BlackRock la possibilità di presentare un prodotto più specifico e forse più semplice da approvare dai regolatori”. Un dettaglio importante, visto che la SEC continua a essere cauta sulle novità legate alle criptovalute.
Regole e strategie: come si muovono i grandi del settore
Negli ultimi mesi, diversi emittenti come Grayscale e 21Shares hanno aggiornato i loro ETF su Ethereum per includere lo staking. Ma la scelta di BlackRock di puntare su un prodotto separato è una novità. Secondo le prime ricostruzioni, la società vuole evitare le complicazioni di modificare fondi già attivi, in particolare per quanto riguarda la gestione delle ricompense da staking e le regole sui prelievi.
Il nodo più spinoso resta la trasparenza: quanti ETH verranno messi effettivamente in staking? E come saranno distribuiti i guadagni agli investitori? Per ora, non ci sono risposte ufficiali. “La SEC – ricorda un consulente legale specializzato in finanza digitale – pretende chiarezza su ogni dettaglio: dai tempi di blocco alle commissioni applicate”.
Mercato in attesa: cosa potrebbe cambiare per le criptovalute
Un ETF Ethereum con staking potrebbe essere una vera svolta. Gli investitori istituzionali, finora un po’ timorosi a entrare nel vivo delle blockchain, avrebbero uno strumento regolamentato per ottenere i profitti dello staking senza dover gestire direttamente i token. Questo potrebbe portare nuovi capitali e più liquidità su Ethereum.
Secondo CoinShares, negli ultimi sei mesi i flussi verso gli ETF crypto sono cresciuti del 18%, con una chiara preferenza per i prodotti legati a Bitcoin. L’arrivo dello staking su Ethereum potrebbe spostare gli equilibri. “Se BlackRock otterrà l’ok dalla SEC – racconta un trader di Chicago – è probabile che gli altri emittenti si muoveranno subito dopo”.
Prossimi passi: in arrivo la domanda formale alla SEC
Per ora, la registrazione del marchio “iShares Staked Ethereum Trust” è solo il primo passo. Si aspetta che BlackRock presenti presto il modulo S-1 alla SEC, dando il via all’iter formale per approvare il nuovo ETF. I tempi però restano incerti: la commissione americana non ha ancora deciso sul via libera agli ETF spot con funzioni come lo staking.
Intanto il mercato resta in allerta. A Wall Street si seguono con attenzione le mosse dei grandi gestori, mentre tra gli investitori retail cresce la curiosità. “Siamo solo all’inizio – commenta un analista di Bloomberg – ma questa mossa potrebbe cambiare il modo in cui si investe in Ethereum negli Stati Uniti”.
Resta da vedere se la SEC darà il suo ok o chiederà ulteriori dettagli. Una cosa è certa: la partita sugli ETF crypto è lontana dall’essere chiusa.
