La società contesta il provvedimento dell’Autorità italiana su WhatsApp Business e chatbot AI, sostenendo la correttezza delle proprie pratiche e annunciando battaglia legale
Roma, 24 dicembre 2025 – Meta respinge con forza la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) italiana, definendola «infondata» e annunciando l’intenzione di presentare ricorso. Al centro della controversia vi è la gestione dei servizi di Chatbot di intelligenza artificiale sulla piattaforma WhatsApp Business, oggetto di un provvedimento cautelare da parte dell’Autorità italiana per presunto abuso di posizione dominante.
La posizione di Meta sulla decisione dell’Antitrust
Un portavoce di Meta ha dichiarato all’ANSA che l’Antitrust parte da una premessa errata, considerando WhatsApp come un app store di fatto, mentre Meta sostiene che i canali di accesso al mercato per le aziende di intelligenza artificiale siano altri, come gli app store ufficiali, i siti web e le partnership di settore. Meta ha spiegato che l’emergere di chatbot AI sulle loro Business API ha esercitato una pressione imprevista sui sistemi, che non erano stati progettati per sostenere questo tipo di utilizzo.
Meta ha inoltre annunciato che farà ricorso contro la misura cautelare che ha imposto la sospensione immediata delle condizioni contrattuali dei WhatsApp Business Solution Terms, introdotte il 15 ottobre 2025 e che escluderebbero dalla piattaforma i concorrenti di Meta AI.
Le ragioni dell’Autorità Garante della Concorrenza
L’Antitrust italiana ha adottato la misura cautelare al termine di un procedimento avviato a luglio 2025 per presunto abuso di posizione dominante. Secondo l’Autorità, l’integrazione del servizio Meta AI in posizione preminente all’interno di WhatsApp potrebbe limitare la concorrenza nel mercato dei chatbot AI, danneggiando consumatori e dinamiche competitive.
La condotta di Meta è stata ritenuta «abusiva» perché potenzialmente in grado di limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico nel settore, con un danno grave e irreparabile durante l’istruttoria che potrebbe pregiudicare la contendibilità del mercato. Per questo motivo l’Autorità ha disposto la sospensione delle condizioni contrattuali che escludono i concorrenti di Meta AI dall’accesso alla piattaforma WhatsApp.
L’Autorità Garante ha inoltre sottolineato di essere in coordinamento con la Commissione europea per affrontare la questione in modo efficace e garantire il rispetto delle regole di concorrenza nel mercato digitale.
