Criptovalute, quali sono le differenti categorie?

Affacciarsi per la prima volta al mondo delle criptovalute può essere disorientante, soprattutto per l’elevata quantità di nozioni specifiche da imparare. Non tutti conoscono con precisione il funzionamento di un wallet o di un exchange, per non parlare della differenza tra le varie tipologie di valute virtuali esistenti. A un primo impatto possono sembrare un’infinità, ma in realtà è possibile racchiuderle in quattro macrocategorie: criptovalute “classiche”, stablecoin, token e memecoin.

Criptovalute
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Le criptovalute “classiche”

In questa categoria rientrano criptovalute come Bitcoin, Ethereum e Solana Coin, basate sulle omonime blockchain e pensate per rendere possibile delle transazioni più sicure e rapide su Internet. Il loro valore è soggetto a fluttuazioni spesso difficili da prevedere e può arrivare anche a cifre piuttosto elevate. Nonostante questo “fattore di rischio” sono valute adatte anche agli investitori meno esperti, perché possono essere usate anche come valute per acquistare NFT e altri contenuti.

Le stablecoin

Le stablecoin sono valute digitali ancorate a un’attività di riserva stabile, per esempio il dollaro statunitense o l’oro. Questo legame le rende meno soggette alle fluttuazioni del mercato rispetto alle altre criptovalute e ciò le rende più appetibili agli occhi chi desidera minimizzare i rischi legati ai propri investimenti. È anche opportuno tenere a mente che la maggior parte degli exchange di criptovalute non addebita commissioni sulle transazioni che prevedono lo scambio di stablecoin. Tra le valute più famose che fanno parte di questa categoria è possibile menzionare Tether, che è gestita da un’autorità centrale e può essere ancorata al dollaro, all’euro o allo yuan cinese. I suoi volumi sono alquanto elevati e possono aggirarsi persino attorno ai 100 miliardi di dollari al giorno. Un altro esempio di stablecoin è TRUE USD, che si affida agli smart contract per certificare la parità tra le riserve di dollari e le monete digitali emesse.

I cripto token

Talvolta confusi con le criptovalute, i cripto token sono dei “gettoni” virtuali creati tramite una tecnologia basata su una blockchain preesistente (non sono quindi “nativi”), non possono essere ottenuti tramite il mining e in alcuni casi possono essere usati come delle monete virtuali. Hanno anche possibili utilizzi. Per esempio possono essere usati per certificare l’identità digitale di un individuo o persino diventare oggetti da collezione (qui si entra prepotentemente nel campo degli NFT).

Monete digitali
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I meme coin

Tra le valute virtuali più imprevedibili ci sono di sicuro i meme coin, come DOGE e SHIB. Si tratta di criptovalute ispirate ai “personaggi” dei meme e sono caratterizzate da una volatilità elevatissima, dovuta soprattutto al loro legame con delle specifiche community, spesso presenti su Discord o Reddit. Su Internet tutto cambia molto velocemente, quindi non c’è da stupirsi se un meme coin passa dall’essere super popolare al venire ignorato nel giro di poco tempo.

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