Sicurezza, velocità e privacy: tutto quello che c’è da sapere sulle differenze tra il protocollo Warp di Cloudflare e le VPN classiche.
Molti utenti credono che Warp e VPN siano sinonimi. In realtà, si tratta di due tecnologie diverse, che rispondono a esigenze specifiche e hanno caratteristiche molto differenti. Warp, sviluppato da Cloudflare, si presenta come una soluzione moderna e semplificata per migliorare la sicurezza della connessione e la velocità di navigazione. Le VPN (Virtual Private Network), invece, sono strumenti consolidati per mascherare l’indirizzo IP e creare un tunnel crittografato tra il dispositivo e il server remoto. Capire quando usare uno o l’altro è essenziale per non sbagliare approccio.
Come funziona Warp e in cosa si differenzia dalle VPN classiche
Warp nasce come estensione del servizio 1.1.1.1, il DNS veloce e privato di Cloudflare. A differenza delle VPN tradizionali, non cambia l’indirizzo IP dell’utente e non consente di “teletrasportarsi” virtualmente in un altro Paese. Lo scopo di Warp è ottimizzare la connessione mobile e proteggerla da interferenze o intercettazioni, soprattutto su reti Wi-Fi pubbliche. Utilizza il protocollo WireGuard, noto per essere leggero, sicuro e molto più veloce rispetto a OpenVPN o IPsec.

Il punto chiave è che Warp non nasconde l’identità dell’utente. Non serve per aggirare restrizioni geografiche, accedere a contenuti bloccati o restare anonimi. Il suo focus è la sicurezza senza compromessi sulla velocità, con l’obiettivo di proteggere i dati da occhi indiscreti senza rallentare la navigazione.
Le VPN classiche, invece, funzionano in modo diverso: permettono di instradare tutto il traffico internet attraverso un server situato in un altro Paese, modificando l’IP e crittografando ogni scambio di dati. Questa struttura è utile per chi vuole mantenere l’anonimato, usare servizi non disponibili nel proprio Paese (come alcuni cataloghi Netflix), oppure proteggere in modo più completo una connessione anche su desktop e router.
Vantaggi e limiti delle due soluzioni: quale scegliere
Il vantaggio principale di Warp è la velocità. Rispetto a molte VPN gratuite e anche a quelle commerciali, l’uso del protocollo WireGuard permette connessioni più reattive, ping più basso e meno congestione, soprattutto su smartphone. È anche una soluzione più semplice da usare, con un’interfaccia minimalista e senza la necessità di scegliere manualmente un server. L’utente si connette e basta.
Altro punto a favore è la trasparenza di Cloudflare, che ha dichiarato di non tracciare l’attività degli utenti e di non vendere dati a terze parti. Tuttavia, proprio perché non cambia l’IP, non garantisce l’anonimato. Le attività restano visibili al sito web visitato, e non è possibile simulare una connessione da un’altra nazione. Per molti, questo rappresenta un limite serio, soprattutto se si cerca una protezione completa della privacy o si vuole accedere a contenuti geolocalizzati.
Le VPN tradizionali, invece, offrono maggiore controllo e personalizzazione. Si può scegliere tra decine (o centinaia) di server in vari Paesi, criptare il traffico con protocolli diversi e anche utilizzare strumenti aggiuntivi come kill switch, split tunneling e protezione da DNS leak. Ma c’è un rovescio della medaglia: molte VPN rallentano la connessione, in particolare quelle gratuite o sovraccariche. E c’è il rischio, se non si sceglie un provider affidabile, che i dati vengano registrati o venduti.
Un’altra differenza sta nella copertura: Warp è pensato principalmente per dispositivi mobili (Android e iOS), anche se esiste una versione desktop. Le VPN, invece, sono disponibili per quasi tutte le piattaforme e spesso possono essere installate direttamente sui router per proteggere l’intera rete domestica.