Un cambio di passo obbligato: le nuove regole sulle password sorprendono milioni di utenti digitali, e riguardano tutti i profili, dal Wi-Fi ai social.
Nel mondo digitale odierno, la password è ancora il primo baluardo tra la nostra privacy e i criminali informatici. Nonostante l’introduzione di sistemi avanzati come l’autenticazione a due fattori, i riconoscimenti biometrici e i token fisici, la sicurezza degli account continua a poggiarsi su un elemento fragile e spesso sottovalutato: la forza della password scelta.
La lunghezza ora conta più della complessità: servono almeno 16 caratteri
Per anni ci è stato detto che una password da 8 caratteri, possibilmente mista a lettere, numeri e simboli, fosse sufficiente. Quel consiglio oggi è considerato superato. Secondo test aggiornati del 2025, condotti da esperti nel campo della cybersecurity, la potenza di calcolo disponibile agli hacker è aumentata così tanto che decifrare una password breve può richiedere solo pochi secondi.
La nuova soglia raccomandata per garantire una buona protezione è fissata a 16 caratteri. Questo vale non solo per email o social network, ma anche per i dati bancari, i portali sanitari, i backup cloud e soprattutto il Wi-Fi domestico, tra gli obiettivi preferiti dagli attacchi di forza bruta.
In particolare, le password del modem di casa dovrebbero superare i 20 caratteri. Una semplice sequenza alfanumerica, se sufficientemente lunga, può richiedere anche oltre 100 anni per essere violata, a prescindere dall’uso di simboli.
Il dato aggiornato viene confermato da più simulazioni condotte nel 2025 da società che si occupano di testare la vulnerabilità delle reti private e pubbliche. La crescita dell’intelligenza artificiale e delle GPU specializzate ha ridotto drasticamente i tempi necessari per sbloccare codici cifrati che, fino a poco tempo fa, sembravano solidi.
Come creare password sicure (e ricordarle tutte)
Il problema però è chiaro: chi riesce davvero a ricordare decine di password da 16 o 20 caratteri? La risposta più semplice e sicura arriva dall’uso dei password manager, strumenti sempre più diffusi e spesso integrati nei sistemi operativi moderni, sia su smartphone che su PC.
Questi software permettono di generare automaticamente password forti, personalizzabili per lunghezza e complessità. È possibile impostare codici da 30, 40 o 50 caratteri con estrema facilità, e salvarli in modo crittografato.
Gli esperti consigliano anche di evitare riutilizzi di password tra diversi servizi. Ogni account deve avere la sua chiave unica. Inoltre, se una password è stata creata prima del 2022, è fortemente consigliato sostituirla, soprattutto se viene ancora utilizzata per accedere a contenuti sensibili.
Un altro consiglio fondamentale è aggiornare periodicamente le password, in particolare se si ricevono notifiche di violazioni di dati o si notano attività sospette. Anche un attacco di pochi minuti può compromettere identità digitali, dati bancari, conversazioni private o l’accesso a strumenti di lavoro collegati al cloud.
Nel 2025, la cybercriminalità si muove sempre più con strumenti automatizzati e targettizzati: un attacco che parte da una password semplice può propagarsi rapidamente e coinvolgere anche i dispositivi familiari o professionali connessi alla stessa rete.
La nuova normalità della sicurezza digitale: più attenzione, più lunghezza
In un mondo sempre più connesso, proteggere i propri dati non può più essere un’opzione. L’adozione di password lunghe non è un’esagerazione da esperti del settore, ma una necessità concreta, alla luce della velocità con cui l’informatica e l’intelligenza artificiale stanno evolvendo.
Molti utenti sottovalutano i pericoli perché pensano di non avere nulla da nascondere, ma spesso non si tratta solo di privacy: un account compromesso può diventare un’arma, un canale per truffe, estorsioni o furti d’identità che si estendono ben oltre il singolo utente.
Il futuro della sicurezza passa da una semplice abitudine: scegliere password più lunghe. È un cambiamento piccolo ma decisivo, che può fare la differenza tra un profilo al sicuro e uno violato in pochi secondi.