Milano, 23 novembre 2025 – Fare il backup della scheda SD è una delle operazioni più richieste da chi usa dispositivi digitali come fotocamere, smartphone o tablet. La necessità di mettere al sicuro foto, video e documenti si fa sentire soprattutto quando la memoria esterna contiene dati importanti, magari raccolti in mesi di lavoro o durante viaggi. Eppure, salvare una copia di sicurezza è un’operazione alla portata di tutti: bastano pochi minuti e qualche accorgimento.
Backup della scheda SD su PC: come muoversi su Windows e macOS
La maggior parte dei computer, fissi o portatili, ha una porta per le schede SD. Se non c’è, si può sempre usare un adattatore USB, che si trova facilmente nei negozi di elettronica o online. Inserita la scheda nel lettore, il sistema operativo la riconosce come una nuova unità. Su Windows, il consiglio è di creare subito una cartella dedicata – per esempio “backup scheda SD” – nella memoria interna del PC. Da lì, con Esplora File, si selezionano i dati e si incollano nella cartella scelta.
Un dettaglio che spesso si dimentica, ma che può fare la differenza, è attivare la visualizzazione dei file nascosti: così non si rischia di tralasciare nulla. “È una precauzione semplice, ma fondamentale”, spiega Marco Galli, tecnico informatico di Milano. Su macOS la procedura è simile: la scheda appare sulla Scrivania o nel Finder, e il trasferimento avviene con il classico copia-incolla. Anche qui, premendo cmd+shift+. si possono vedere i file nascosti.
Backup su smartphone Android: app semplici e strumenti integrati
Molti telefoni Android hanno uno slot per microSD, ma si può fare il backup anche con adattatori OTG. L’app Files by Google è tra le più usate: una volta installata, permette di accedere ai contenuti della scheda e copiarli nella memoria interna del telefono. La procedura è intuitiva: basta selezionare i file, toccare il menu a tre puntini e scegliere “Copia in”, indicando la cartella di destinazione.
I principali produttori, come Samsung e Xiaomi, offrono app preinstallate – Archivio o Gestore File – che rendono l’operazione ancora più semplice. “In pochi tocchi si può mettere al sicuro tutto”, racconta Chiara, studentessa universitaria che spesso fa il backup delle foto dei suoi viaggi. Un consiglio: dopo aver trasferito i dati nella memoria interna, si possono cancellare dalla scheda per liberare spazio.
Backup online: il cloud che ti segue ovunque
Negli ultimi anni i servizi di cloud storage sono diventati una soluzione diffusa per chi vuole avere una copia dei dati sempre a portata di mano. Su Android, Google Drive è integrato e offre 15 GB di spazio gratuito. Caricare i file è semplice: si apre l’app, si seleziona “Carica” e si scelgono i documenti dalla scheda SD. In alternativa, si può condividere direttamente dal file manager verso Drive.
Chi usa Apple, invece, può contare su iCloud Drive. Anche qui, dopo aver copiato i dati dalla scheda SD nella memoria interna con l’app File (disponibile da iOS 14), basta spostarli nel cloud per avere un backup sempre disponibile. “Il cloud è comodo soprattutto quando si viaggia”, confida Luca, fotografo freelance di Torino.
Backup su iPhone e iPad: come funziona con le schede SD
Da quando iOS 14 ha introdotto il supporto ai dispositivi esterni, anche gli utenti iPhone possono gestire le schede SD con adattatori Lightning o USB-C, a seconda del modello. Una volta collegata la scheda, l’app File permette di copiare i contenuti nella memoria interna o direttamente su iCloud Drive. L’operazione è semplice: tap prolungato sul file, selezione di “Copia” e scelta della destinazione.
Schede SD danneggiate: come tentare il recupero dei dati
Quando una scheda SD è danneggiata, le cose si complicano. In questi casi, gli esperti suggeriscono di non scrivere più nulla sulla scheda e di creare subito un’immagine del disco usando software come Data Rescue. Così si può lavorare su una copia dei dati senza rischiare di peggiorare la situazione.
Per il recupero vero e proprio, programmi open source come PhotoRec sono tra i più usati: permettono di ripristinare file non più visibili con procedure guidate. “Non sempre si riesce a recuperare tutto”, ammette Galli, “ma spesso si salvano almeno le foto più importanti”.
I trucchi per un backup che funziona davvero
Gli esperti consigliano di fare il backup della scheda SD con regolarità, soprattutto dopo aver aggiunto nuovi dati importanti. Ancora meglio se la copia viene salvata sia in locale (su PC o smartphone) sia online, tramite servizi cloud. Un’ultima raccomandazione riguarda la sicurezza: usare password robuste per gli account cloud e controllare di tanto in tanto che i file salvati siano integri.
In definitiva, mettere al sicuro i propri ricordi digitali richiede pochi minuti e qualche attenzione in più. E quando serve recuperare dati da una scheda danneggiata, affidarsi agli strumenti giusti può fare la differenza tra perdere tutto o salvare almeno una parte dei propri archivi.
