Perplexity, cos’è e come funziona il motore di ricerca che vuole superare Google

Se siete degli appassionati del mondo digitale e del web, avrete sicuramente sentito parlare di Perplexity. Si tratta di un motore di ricerca che promette di rivoluzionare il modo in cui cerchiamo informazioni online, sfidando il colosso Google. Ma cos’è esattamente Perplexity? Come funziona il suo algoritmo? In questo articolo esploreremo le caratteristiche di questo innovativo motore di ricerca e cercheremo di capire se può realmente diventare una valida alternativa al famoso Google.

Perplexity, il motore di ricerca che potrebbe rivoluzionare il web

Non è sorprendente vedere un numero crescente di imprese che si orientano verso la chatbot e l’intelligenza artificiale, due aree di grande interesse per il futuro. Questi settori potrebbero portare sul mercato nuovi strumenti. Tra le entità più recenti in questi settori c’è Perplexity AI, che offre un chatbot AI e un motore di ricerca basato sul ChatGPT-3.5-turbo e un LLM avanzato. Utilizzando il processo del linguaggio naturale e alcune funzioni di apprendimento automatico, questo chatbot è capace di rispondere a qualsiasi interrogazione. Similmente a ChatGPT, il modello linguistico ricava le informazioni necessarie dal web, garantendo così l’accesso a dati sempre aggiornati.

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Foto | Urupong @Canva – criptohack.it

Come funziona l’AI che sfiderà Google 

Perplexity AI funziona come uno strumento di navigazione web, ricercando contenuti pertinenti e affidabili per rispondere adeguatamente alle query degli utenti. Questo strumento può accedere a una varietà di informazioni in tempo reale, tra cui reti, PDF e tutto ciò che può contribuire a fornire la migliore risposta possibile a qualsiasi domanda. Il sistema mostra anche le fonti da cui ha ottenuto queste informazioni, rendendole disponibili agli utenti che possono così verificare l’origine e l’autenticità dei dati.

Il sistema Perplexity AI si basa su un vasto quantitativo di dati provenienti da fonti autentiche diverse, come Wikipedia, libri, articoli di giornale e progetti open-source. Ciò consente al chatbot di essere efficiente e costantemente aggiornato. Uno dei punti di forza di questo chatbot è la capacità di gestire domande consecutive – o thread – permettendo di contestualizzare e approfondire un argomento. Questi dialoghi possono essere salvati e condivisi con altri utenti in ciò che viene definito “Collezioni”, facilitando così la collaborazione tra gli utenti e consentendo loro di ritrovare facilmente ciò di cui hanno bisogno tramite una ricerca semplice all’interno dello strumento.

L’interfaccia del chatbot è in inglese, ma può comprendere e rispondere in italiano. L’IP, il dispositivo di accesso, i codici identificativi del dispositivo, il browser e la posizione geografico sono tutti dati raccolti dal chatbot e conservati per un periodo di 30 giorni. La società sviluppatrice assicura che queste informazioni non vengono condivise con nessuno, se non con alcune particolari imprese che hanno un ruolo connesso a Perplexity AI.

Perplexity AI ha introdotto una serie di funzioni innovative, tra cui Copilot, un assistente AI intelligente equipaggiato con ChatGPT-4 e Claude 2.1. Questo strumento è stato progettato per ottimizzare la navigazione online, personalizzare le risposte in base alle esigenze dell’utente e trasformare una semplice ricerca su internet in un dialogo. Copilot offre anche moltissime fonti diverse e riassume i migliori risultati ottenuti, rendendo i risultati della ricerca più completi.

Attualmente, lo strumento è disponibile gratuitamente, tuttavia, l’utente deve creare un account con un limite di 5 utilizzi ogni 4 ore. Perplexity Labs è una piattaforma AI sviluppata appositamente per il lavoro di squadra, offrendo una vasta gamma di risorse di intelligenza artificiale basate sui modelli linguistici più recenti e avanzati. L’accesso a questo tool costa 5 dollari per 1000 richieste.

Perplexity AI può essere utilizzato senza costi e non è necessario creare un account personale. Tuttavia, ci saranno delle restrizioni in questo caso. Per ottenere il massimo dal chatbot e accedere a funzionalità più sofisticate, occorre creare un profilo, che rimane gratuito e offre l’ingresso a Copilot. Per rimuovere qualsiasi limite, è possibile optare per Perplexity Pro. Questa versione offre 600 interrogazioni di ricerca ogni 24 ore e accesso illimitato a Copilot con GPT-4. Il costo di Perplexity Pro è di 20 dollari mensili oppure 200 dollari all’anno.

Il motore di ricerca che sfiderà Google: ecco Perplex

Quando si tratta di intelligenza artificiale, Perplexity, una piccola startup con un team di meno di 40 persone basata in uno spazio di coworking a San Francisco, non passa inosservata. Nonostante la sua discrezione, giganti della tecnologia come Jeff Bezos hanno voluto investire in essa, fornendo un sostegno di 74 milioni di dollari, l’investimento più notevole per una startup di ricerca su Internet negli ultimi tempi. Questo denota il valore attuale di Perplexity, pari a 520 milioni di dollari.

I suoi fondatori hanno ambizioni elevate: vogliono diventare il prossimo Google

La startup mira a offrire più di un’IA interattiva simile a ChatGPT, punta a essere un assistente digitale che fornisce risposte dirette ai quesiti degli utenti, invece dei soliti collegamenti a diversi siti web. “Se possiamo fornire direttamente la risposta che una persona sta cercando, allora non ha bisogno dei soliti 10 link blu”, ha affermato il CEO, Aravind Srinivas. Srinivas ha lanciato Perplexity nel 2022 con Denis Yarats, Johnny Ho e Andy Konwinski, sfruttando le loro competenze in gestione dei sistemi backend, intelligenza artificiale e machine learning.

Perché  il creatore di Amazon ha investito così tanto

Jeff Bezos, creatore di Amazon, è fermamente convinto che l’intelligenza artificiale trasformerà drasticamente il nostro modo di cercare ciò che ci occorre su internet. Ecco perché la settimana scorsa ha deciso di investire una somma milionaria in Perplexity AI, la startup con l’obiettivo di rivoluzionare la ricerca online, offrendo ai suoi utenti risposte fornite direttamente dall’intelligenza artificiale, invece di una semplice lista di pagine dove cercare ciò di cui hanno bisogno.

Secondo il fondatore Aravind Srinivas, in una dichiarazione rilasciata a Reuters, “Google sarà presto considerato obsoleto. Se si può fornire una risposta diretta a una domanda, non c’è bisogno di una lista di 10 link blu”.

Come spiegato dal fondatore, la startup Perplexity risponde alle richieste degli utenti attraverso un testo breve prodotto da un’intelligenza artificiale. Questo include link ipertestuali ai siti da cui vengono prelevate le informazioni. Il merito principale è da attribuirsi ai modelli di linguaggio avanzati di OpenAI e Anthropic. L’intelligenza artificiale di Srinivas sembra essere in grado di offrire risposte più precise rispetto a ChatGpt e Claude.

Data l’innovazione apportata dal progetto di questa startup, non sorprende che figure di primo piano nel campo, come Jeff Bezos e Nvidia, l’abbiano supportata con un finanziamento di 76 milioni di dollari. Perplexity, infatti, è la startup che ha ricevuto il maggior contributo finanziario da nomi importanti come Andrej Karpathy di OpenAI e Yann LeCun di Meta.

Certamente, questo potrebbe non essere sufficiente per spodestare Google come leader della ricerca online, ma è certo che Perplexity AI è sulla strada giusta. Attualmente, circa 10 milioni di persone usano questo strumento per le proprie indagini ogni mese.

Questo potrebbe portare alla realizzazione di quello che Srinivas chiama “il punto di svolta di un enorme mutamento comportamentale nel modo in cui le persone accedono alle informazioni online”.

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