Paura all’aeroporto di Nizza: collisione evitata per soli tre metri tra due aerei

Incidente

Collisione sfiorata tra due aerei a Nizza-cryptohack.it

Franco Vallesi

25 Settembre 2025

Due aerei si sono sfiorati nella notte del 21 settembre: scattata un’indagine ufficiale per errore di allineamento in fase di atterraggio.

Un grave incidente è stato evitato per un soffio all’aeroporto di Nizza: un Airbus A320 ha mancato la pista giusta e ha quasi colpito un altro jet pronto al decollo. Le autorità francesi indagano.

È accaduto tutto in dieci secondi, ma avrebbe potuto cambiare per sempre la storia dell’aviazione civile europea. La sera del 21 settembre 2025, all’aeroporto di Nizza-Costa Azzurra, due Airbus A320 — uno di Nouvelair e uno di easyJet— si sono sfiorati a meno di tre metri l’uno dall’altro, scongiurando per miracolo una collisione che avrebbe potuto coinvolgere centinaia di persone. Ora è caccia alla verità su responsabilità, procedure mancate e allarmi non scattati.

L’errore di allineamento e il rischio concreto di un disastro

Erano le 23:30 quando il volo Nouvelair proveniente da Tunisi si è avvicinato all’aeroporto francese per l’atterraggio sulla pista 4 sinistra, come previsto. Ma per ragioni ancora da chiarire, l’aereo ha iniziato ad allinearsi alla pista 4 destra, parallela, ma destinata ai decolli. Una differenza di 300 metri in larghezza e mezzo chilometro in lunghezza, che però, in condizioni di bassa visibilità e raffiche di vento, può rivelarsi fatale.

Controllo aereo
Sempre più velivoli e sempre più controlli-cryptohack.it

Nel frattempo, sulla pista 4 destra, un altro Airbus A320 — questa volta della compagnia britannica easyJet — si preparava al decollo verso Nantes. Era fermo, pronto a ricevere il via libera dalla torre di controllo. Ma alle 23:32 e 10 secondi, il jet tunisino stava già piombando a 260 km/h e si trovava a 1.100 metri di distanza, completamente allineato per atterrare proprio sulla pista occupata.

In un incredibile incrocio temporale, il velivolo Nouvelair ha sorvolato l’aereo easyJet a un’altitudine di soli 15,24 metri, mentre la punta della coda del jet fermo era a 11,75 metri: una differenza di 3,49 metri, poco più della lunghezza di un’utilitaria. In volo commerciale, un margine quasi inesistente.

Indagini in corso, piloti sotto shock e polemiche sulla sicurezza

La manovra correttiva — il cosiddetto “go around” — è partita solo sei secondi dopo il passaggio ravvicinato, segno che l’equipaggio potrebbe essersi accorto in extremis della presenza dell’altro aereo, forse grazie alla luce dei fari.

Secondo diversi testimoni, a bordo dell’easyJet si è sentito un forte rumore e poi vibrazioni improvvise. Subito dopo, il comandante ha deciso di tornare al terminal e il volo è stato cancellato. Alcuni passeggeri hanno riferito a Nice Matinche i piloti erano visibilmente scossi, tanto da non voler più decollare quella sera.

Il volo Nouvelair ha riprovato l’atterraggio sedici minuti dopo, questa volta sulla pista corretta. Il velivolo è rimasto fermo a terra a Nizza per diverse ore, ripartendo solo il giorno successivo.

Nel frattempo, le autorità francesi hanno aperto un’indagine completa. Il BEA (Bureau d’Enquêtes et d’Analyses) ha inviato quattro investigatori sul posto e ha già acquisito i dati delle scatole nere di entrambi gli aerei. La compagnia Nouvelair, contattata dalla stampa, non ha fornito commenti, mentre easyJet ha dichiarato via email che “la sicurezza è la priorità assoluta” e che collaborerà “pienamente all’indagine”.

Il ministro dei Trasporti francese, Philippe Tabarot, ha chiesto massima trasparenza: «Serve fare piena luce su quanto accaduto, perché poteva essere una strage». Intanto, l’aeroporto ha confermato l’incidente e le prime ricostruzioni indicano che l’errore di allineamento è attribuibile all’equipaggio tunisino, seppur in un contesto di visibilità complicata e gestione del traffico notturno.

Uno spavento che riaccende l’allarme sulla sicurezza in pista

L’episodio avvenuto a Nizza dimostra come anche negli aeroporti più moderni d’Europa bastano pochi secondi per sfiorare una catastrofe. Un errore umano, una comunicazione non ricevuta o una visibilità ridotta possono trasformarsi in tragedia. E se in questo caso la distanza di tre metri ha fatto la differenza, resta il dubbio su quanto siano davvero efficaci i protocolli di sicurezza attuali, specialmente nelle ore notturne e con traffico intenso.

Le indagini faranno il loro corso, ma intanto l’Europa torna a interrogarsi: sono sufficienti i sistemi di controllo per evitare che due aerei si trovino, inavvertitamente, sulla stessa pista?

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