L’imprenditore americano vede in Bitcoin il nuovo standard monetario: dalle tesorerie aziendali agli Stati, cresce la corsa all’adozione.
Il dibattito sul futuro di Bitcoin è tornato al centro della scena internazionale dopo le dichiarazioni di Michael Saylor, co-fondatore di Strategy, la più grande società pubblica al mondo per holding di BTC. In un’intervista rilasciata alla CNBC, l’imprenditore ha previsto che la principale criptovaluta raggiungerà un valore fino a dieci volte superiore a quello dell’oro, spinta dall’adozione crescente da parte di aziende, istituzioni finanziarie e governi.
Per Saylor, Bitcoin non rappresenta soltanto una copertura contro l’inflazione o l’instabilità economica, ma è destinato a diventare il capitale digitale globale, pronto a rivoluzionare i mercati del credito.
Bitcoin come nuova riserva strategica per aziende e Stati
Secondo Saylor, i motivi che rendono Bitcoin superiore all’oro sono evidenti: il primo è senza confini, facile da trasferire in qualsiasi parte del mondo e immune da dazi e dogane. L’oro, al contrario, richiede trasporti fisici, controlli doganali e logistica complessa, fattori che ne limitano l’efficacia come riserva strategica.
Negli Stati Uniti il dibattito si è acceso anche attorno alla proposta di legge sulle riserve strategiche in Bitcoin. Commentando il tema, Saylor ha sottolineato che l’asset rafforza i bilanci aziendali “in un modo che né il contante né i buyback possono fare”. Richiamando un concetto tradizionalmente associato all’oro, ha affermato: “Bitcoin è denaro, tutto il resto è credito”.

L’analogia con l’oro non è nuova nelle parole di Saylor. Già nel 2024 aveva previsto un massiccio spostamento di capitali dal metallo prezioso alla criptovaluta, a causa dei dazi sull’importazione dell’oro e dei rischi politici connessi alla sua gestione fisica.
L’adozione cresce: oltre 190 aziende quotate hanno Bitcoin in bilancio
Il fenomeno dell’adozione istituzionale è ormai evidente. Nel 2025, secondo i dati più recenti, 190 società quotate in borsa hanno già inserito Bitcoin nei loro bilanci, per un totale di oltre 1,5 milioni di BTC detenuti.
La stessa Strategy ha acquistato di recente altri 850 BTC per circa 99,7 milioni di dollari, portando le sue riserve a 640.000 token, il livello più alto tra tutte le corporate treasury globali.
Anche la concorrenza si sta muovendo. In Giappone, Metaplanet, spesso definita la “Strategy giapponese”, ha ampliato le proprie riserve fino a 632 milioni di dollari, avvicinandosi ai 3 miliardi complessivi. In America Latina, la brasiliana OranjeBTC ha annunciato l’acquisto di 3.650 BTC per un controvalore di 385 milioni di dollari, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione in vista della quotazione in borsa.
Parallelamente, gli ETF spot lanciati da giganti come BlackRock continuano ad assorbire una quota crescente di BTC sul mercato, creando una pressione costante sull’offerta, già limitata dalla natura stessa della criptovaluta.
Prospettive al 2030: banche centrali e credito digitale garantito da Bitcoin
La visione di Saylor trova eco anche tra altri protagonisti del mondo finanziario. Robert Kiyosaki, autore del bestseller “Padre Ricco, Padre Povero”, ha consigliato di detenere Bitcoin insieme a oro e argento per proteggersi dall’instabilità globale.
Dal lato istituzionale, il CEO di Hex Trust ha previsto che tutte le banche americane, entro pochi anni, offriranno servizi di custodia in Bitcoin, mentre Deutsche Bank ha stimato che entro il 2030 anche diverse banche centrali inseriranno BTC e oro tra le proprie riserve strategiche, attratte dalla scarsità, dalla liquidità e dalla capacità di preservare fiducia nel lungo periodo.
Saylor ha spinto ancora oltre la sua visione, immaginando un sistema finanziario fondato su strumenti di debito garantiti direttamente dalle riserve in Bitcoin, analogamente a quanto accadeva nei secoli passati con l’oro: “Il mondo ha funzionato con credito garantito dall’oro per 300 anni. Funzionerà con credito digitale garantito da Bitcoin per i prossimi 300”, ha dichiarato.
La traiettoria che si sta delineando mostra come Bitcoin stia passando dallo status di asset speculativo a quello di infrastruttura finanziaria globale. L’oro continua a segnare record storici, ma il fascino del digitale, programmabile e immune dai limiti fisici, sta attirando una nuova ondata di investitori. Se le previsioni di Saylor si avvereranno, entro il prossimo decennio la criptovaluta potrebbe trasformarsi nella più grande riserva di valore della storia moderna, riscrivendo gli equilibri economici tra Stati, aziende e istituzioni finanziarie.