Metaverso, tutti i crimini che possono essere commessi

Intraprendono le prime investigazioni sui crimini commessi nel metaverso e gli stati si trovano a dover adattare le leggi esistenti per affrontare questa nuova frontiera.

Il compito più impegnativo, però, è sicuramente quello di coloro che si dedicano all’indagine e alla raccolta delle prove in questo ambiente virtuale in continua evoluzione.

Piccolo ripasso del Metaverso

Il termine “metaverso” si riferisce a un ambiente virtuale online che va oltre la semplice realtà virtuale. È un concetto che si basa sulla creazione di mondi virtuali tridimensionali, abitati da utenti che possono interagire tra loro e con l’ambiente circostante attraverso avatar digitali.

Nel metaverso, gli utenti possono partecipare a diverse attività, come lavoro, socializzazione, giochi e altro ancora, creando un’esperienza simile a quella del mondo reale, ma interamente digitale.

Questo concetto è diventato sempre più rilevante con l’avanzamento delle tecnologie virtuali e la crescente adozione di piattaforme che offrono vere e proprie esperienze metaversali.

È un luogo felice, il Metaverso?

La percezione del metaverso come un luogo felice o meno dipende da vari fattori, tra cui l’esperienza personale degli utenti e l’uso che ne fanno. In teoria, il metaverso offre molteplici possibilità positive, come la socializzazione online, l’opportunità di lavorare in modo collaborativo, la partecipazione a esperienze creative e ludiche, e molto altro.

Tuttavia, come qualsiasi ambiente online, il metaverso può anche presentare sfide e rischi. Le dinamiche sociali possono essere complesse, e la presenza di crimini virtuali, molestie o comportamenti dannosi non è esclusa. La felicità o l’insoddisfazione nell’ambiente virtuale dipendono da come gli individui navigano attraverso queste dinamiche e dalle interazioni che stabiliscono.

Intelligenza artificiale
Immagine Pixabay | @Geralt – Cryptohack.i

Inoltre, la percezione del metaverso può variare notevolmente da persona a persona. Alcuni possono trovarvi una fonte di gioia e realizzazione, mentre altri potrebbero sperimentare aspetti negativi o sentirsi distanti dalla dimensione umana del mondo reale.

Più si evolve, più necessita regole

La realtà virtuale, spesso associata all’idea di una fuga dal mondo reale, ha vissuto una trasformazione notevole dagli albori del concetto di “metaverso”. Un esempio di questa associazione si trova nel personaggio di Hiro, protagonista del romanzo “Snow Crash” di Neal Stephenson, il quale cerca di sfuggire a una realtà oppressiva immergendosi in un mondo virtuale attraverso il suo computer.

Questo concetto di metaverso è emerso per la prima volta nel 1992 e da allora ha progredito da semplice concetto letterario a un mondo parallelo completo, dove le persone possono interagire, lavorare, giocare e fare affari. Tuttavia, come in ogni luogo in cui circola denaro, il crimine è inevitabile.

I reati del Metaverso emergono

Recentemente, la notizia di una sedicenne inglese che ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale di gruppo in un gioco immersivo ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nel metaverso. In risposta a questi sviluppi, Interpol ha presentato un white paper a Davos, identificando le minacce e le opportunità nel metaverso.

Gli esperti dell’Interpol hanno identificato i reati che tipicamente possono essere commessi, restituendo una lista decisamente ampia che include cybercrime, truffe Nft, furti di identità digitali e di beni virtuali, riciclaggio, violazioni del diritto d’autore, stalking, molestie sessuali, cyberbullismo e terrorismo.

Ma quanto tempo passiamo nel Metaverso?

Molti di questi reati, già presenti online da tempo, stanno ora trovando nuove forme e opportunità nel metaverso. Con previsioni che indicano che entro il 2026 circa il 25% della popolazione trascorrerà almeno un’ora al giorno in questo ambiente, e con stime che prevedono un mercato del metaverso del valore di 13 trilioni di dollari entro il 2030, la necessità di adeguare le leggi e le normative diventa cruciale.

Fortunatamente, molte leggi esistenti potrebbero offrire una certa protezione nel metaverso. Ad esempio, norme contro il terrorismo online e le truffe attraverso fake shops sono già in atto e potrebbero essere estese per affrontare le nuove sfide del metaverso.

La legislazione non corre in fretta come la tecnologia

Tuttavia, ci sono anche casi in cui le leggi attuali potrebbero non essere sufficienti a coprire le peculiarità delle interazioni nel metaverso. Ad esempio, la violenza sessuale nel metaverso potrebbe sollevare questioni nuove, considerando che gli avatar potrebbero agire in modi non contemplati dalle leggi attuali che richiedono coinvolgimento fisico per caratterizzare una violenza sessuale.

Una sfida inevitabile

In definitiva, mentre le leggi esistenti possono offrire un certo livello di protezione nel metaverso, il compito più arduo rimane quello di coloro che devono indagare e raccogliere prove in un ambiente virtuale in costante evoluzione, dove l’identificazione degli avatar può risultare complessa.

Simile all’evoluzione di Internet nel passaggio al web 2.0, il metaverso presenta nuove sfide e opportunità, portando con sé un mix unico di rischi e benefici che richiederanno una continua attenzione e adattamento delle normative esistenti.

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