Milano, 19 dicembre 2025 – Stampare un documento all’improvviso, magari durante un viaggio in treno o in un piccolo albergo, può rivelarsi più complicato di quanto si pensi. Eppure, per chi lavora spesso fuori ufficio – professionisti, studenti e anche piccoli imprenditori – la necessità di una stampante portatile si presenta abbastanza spesso. Da qualche anno il mercato propone dispositivi compatti e leggeri, pensati per chi porta sempre con sé un tablet o un laptop. Ma cosa cambia davvero rispetto alle tradizionali stampanti da scrivania? E quanto si spende?
Stampanti portatili: perché servono davvero
La parola chiave è mobilità. A differenza delle stampanti classiche – ingombranti e quasi sempre legate alla presa elettrica – le stampanti portatili sono fatte per stare in una borsa, pesano meno di un chilo e funzionano anche lontano dalla corrente. Per questo molti liberi professionisti, commercialisti e agenti di commercio le hanno adottate con entusiasmo. “Mi è capitato di dover firmare contratti in stazione,” racconta Lucia T., rappresentante commerciale a Torino, “e con la stampante portatile risolvo tutto in pochi minuti”.
Il vantaggio più grande è la flessibilità: questi dispositivi si collegano via Bluetooth o Wi-Fi, permettendo di stampare direttamente da smartphone o tablet, senza bisogno di cavi o lunghe configurazioni. Un dettaglio non da poco quando il tempo è limitato.
Come funzionano e quanto costano
I principali marchi – da HP a Canon, passando per nomi meno noti come Brother o Fujifilm – hanno lanciato modelli con batterie ricaricabili integrate. Alcuni assicurano una decina di pagine con una carica sola, altri arrivano a superare le cinquanta stampe. Certo, ci sono anche dei limiti: il prezzo è il primo. Una stampante portatile nuova costa generalmente tra i 120 e i 300 euro, senza contare il costo delle ricariche o dei fogli speciali (soprattutto nei modelli a sublimazione o termici).
Sulla qualità ci sono ancora differenze evidenti rispetto alle stampanti tradizionali. “Per foto o grafici molto dettagliati conviene aspettare di tornare in ufficio,” spiega Matteo Rossi, tecnico informatico milanese. Ma per contratti, ricevute o presentazioni rapide la resa è “più che accettabile”. Insomma, tutto dipende dall’uso: chi stampa solo ogni tanto può andare sul modello base; chi viaggia molto preferirà qualcosa di più resistente e affidabile.
Pro e contro visti dagli utenti
Tra chi usa più spesso le stampanti portatili ci sono agenti immobiliari e consulenti finanziari. Per loro poter consegnare subito una copia cartacea di un preventivo o un modulo firmato “fa davvero la differenza”. Anche studenti universitari in trasferta ne fanno largo uso, soprattutto durante gli esami.
Non mancano però i problemi. Il formato della carta è spesso piccolo (A4 o addirittura inferiore), mentre la velocità non supera quasi mai le sei pagine al minuto. Qualche utente lamenta anche fragilità del dispositivo: “Se cade, rischi che si rompa la testina,” confida Paolo V., giovane avvocato bolognese. D’altra parte la compattezza richiede qualche compromesso: niente scanner integrato e serbatoi d’inchiostro davvero piccoli.
Quando conviene comprarla e dove cercarla
Il consiglio che arriva da diversi negozi specializzati a Milano e Roma è semplice: valutate bene quanto la userete prima di comprare una stampante portatile. Chi lavora quasi sempre da casa difficilmente farà un buon affare; chi invece è sempre in giro risparmia tempo prezioso ed evita code nelle copisterie.
Negozi come Mediaworld o Unieuro mostrano vari modelli esposti ma l’offerta più ampia resta online: su Amazon o sui siti ufficiali delle marche principali si trovano versioni aggiornate e spesso offerte vantaggiose. Attenzione però alla compatibilità: prima dell’acquisto conviene verificare che la stampante funzioni bene sia con Android, sia con iOS, oppure con sistemi meno diffusi.
Un mercato ancora piccolo ma in crescita
In Italia il mercato delle stampanti portatili resta ancora indietro rispetto a Regno Unito e Stati Uniti – dove queste soluzioni sono già diffuse tra i professionisti in movimento – ma i numeri crescono anno dopo anno. Secondo i dati IDC, nel 2025 le vendite di queste stampanti sono salite del 17% rispetto al 2024.
Insomma, la prossima volta che vi trovate fuori casa senza una copia cartacea a portata di mano forse vale la pena pensarci su. Anche perché – come ricorda sorridendo Lucia, l’agente torinese – “avere tutto sotto controllo non è mai stato così semplice”.
