New York, 3 dicembre 2025 – Kalshi, piattaforma americana specializzata in mercati predittivi regolamentati, ha chiuso ieri una raccolta fondi da ben 1 miliardo di dollari. Una cifra che fa di questa operazione una delle più grandi nel fintech dell’ultimo anno. Il round, annunciato a tarda sera lunedì, è stato guidato dal fondo Paradigm e ha coinvolto diversi investitori istituzionali, oltre a nuovi partner strategici.
Paradigm al timone: un salto per la finanza predittiva
A fare da traino è stato il fondo Usa Paradigm, noto per puntare sull’innovazione finanziaria. Fonti vicine all’accordo dicono che Paradigm ha messo sul piatto una quota consistente, dando a Kalshi le risorse necessarie “per spingere sulla crescita all’estero e sviluppare nuovi strumenti”, ha detto un portavoce della società durante la call con gli analisti alle 19 ora italiana. Tra gli investitori ci sono anche volti noti della Silicon Valley, tra cui esperti di startup e intelligenza artificiale.
Kalshi e CNN: i dati predittivi entrano nel racconto giornalistico
Sempre nel comunicato di Kalshi è stata confermata la nuova partnership con la CNN, colosso dell’informazione americano. Da gennaio 2026, alcuni dati e analisi provenienti dai mercati predittivi della piattaforma saranno integrati nei contenuti digitali e nei programmi tv del network. Un dirigente della CNN ha spiegato a “The Verge” che l’idea è “dare agli spettatori uno sguardo più chiaro sulle probabilità degli eventi politici ed economici, andando oltre i classici sondaggi”.
Le prime anticipazioni parlano di un debutto proprio durante le primarie presidenziali americane, momento in cui l’interesse per le previsioni live schizza alle stelle. Un portavoce di Kalshi ha chiarito ai nostri microfoni: “Non vogliamo sostituire l’analisi degli esperti o i commenti politici. I nostri dati saranno un supporto in più per capire il sentimento reale degli operatori”.
Mercati regolamentati: Kalshi apre nuove strade nell’informazione
Fondata nel 2018 a New York da Tarek Mansour e Luana Lopes Lara, Kalshi è diventata in pochi anni punto di riferimento per contratti legati a eventi futuri: dalle elezioni ai dati economici fino alle previsioni sul clima. La piattaforma opera grazie a una licenza concessa dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC), che la rende oggi l’unica realtà autorizzata negli Stati Uniti per questo tipo di mercati.
Secondo i numeri forniti dalla società – che conta 54 dipendenti tra Manhattan e San Francisco – il volume degli scambi è cresciuto del 200% nell’ultimo anno. Un segnale forte, come spiega il CEO Tarek Mansour: “Dimostra quanto ci sia bisogno di strumenti più flessibili per capire un mondo che cambia velocemente”. Non mancano però ombre sul fronte regolatorio: pochi mesi fa la CFTC ha imposto limiti temporanei su alcuni mercati particolarmente sensibili, come quelli sulle elezioni federali.
Un miliardo per crescere in Europa e Asia
Il maxi-round da un miliardo – confermato anche dai documenti SEC consultati dal Wall Street Journal – servirà non solo a potenziare l’infrastruttura tecnica ma anche ad allargare il raggio d’azione in Europa e Asia. Tra i progetti c’è l’apertura di una sede a Londra e la richiesta delle autorizzazioni necessarie presso le autorità britanniche. Paradigm ha commentato in una nota diffusa nella notte italiana: “Crediamo che i mercati predittivi siano fondamentali per una maggiore trasparenza economica globale”.
I nuovi fondi saranno usati anche per assumere personale specializzato in statistica e intelligenza artificiale. Al momento non sono stati forniti dettagli sui tempi per il lancio di nuovi prodotti.
Tra entusiasmo e prudenza: le reazioni dagli addetti ai lavori
L’annuncio non è passato inosservato nella comunità finanziaria di New York. “È la dimostrazione che il fintech americano continua ad attirare capitali, nonostante le difficoltà macroeconomiche”, ha detto a CNBC l’analista Margaret Kimball. Tra gli operatori circola però qualche dubbio sull’aspetto etico legato all’uso pubblico dei dati predittivi: molti ricordano che questi strumenti vanno maneggiati con attenzione per evitare distorsioni nell’opinione pubblica e nei mercati.
In ogni caso, almeno negli Stati Uniti, la direzione sembra segnata. Da gennaio 2026, la collaborazione tra Kalshi e CNN potrebbe davvero cambiare il modo in cui il pubblico interpreta le probabilità sugli eventi globali: “Le previsioni non sono mai certezze – precisa un responsabile della piattaforma – ma offrono un termometro utile per capire come si muove il mercato delle idee”.
