Juventus non si vende: Exor rifiuta l’offerta da 1,1 miliardi di Tether

Cristina Manetti

14 Dicembre 2025

Torino, 14 dicembre 2025 – EXOR ha rispedito al mittente in meno di 24 ore l’offerta da 1,1 miliardi di euro del gruppo Tether per la Juventus Football Club. L’assalto ufficiale è partito ieri mattina con una lettera inviata agli uffici torinesi della holding Agnelli-Elkann. Ma si è chiuso subito con un secco “no”, che chiude uno dei capitoli più chiacchierati del calcio italiano degli ultimi mesi.

EXOR sbatte la porta a Tether: “La Juventus non si vende”

Ieri sera, dal quartier generale di EXOR è arrivata una risposta netta: la proposta guidata da Paolo Ardoino, CEO della società cripto-finanziaria Tether, non ha nemmeno aperto un tavolo di trattativa. “La Juventus non è in vendita e resta un pezzo fondamentale per il gruppo”, hanno spiegato fonti vicine alla presidenza. Nessuna apertura, neppure per sondare il terreno: la lettera di risposta sarebbe partita poche ore dopo aver ricevuto la manifestazione d’interesse, confermando la linea dura degli azionisti principali.

La somma offerta – 1,1 miliardi per tutte le quote – supera di gran lunga i valori attuali del club. Eppure dentro EXOR non hanno mai preso davvero in considerazione l’ipotesi di cedere. “Il club ha attraversato un periodo difficile ma stiamo investendo per rilanciarlo”, ha detto ieri un dirigente della holding torinese sotto anonimato.

Una trattativa lampo e senza margini

La giornata a Torino era iniziata con le prime voci che arrivavano dalla stampa finanziaria. Tether, colosso delle criptovalute, aveva ufficializzato l’offerta poco dopo le 8.30 del mattino. Nella lettera firmata da Ardoino, il gruppo statunitense (con sede legale nelle Isole Vergini Britanniche) prometteva “liquidità immediata per sostenere la competitività e i progetti futuri della Juventus”. Un messaggio però accolto con freddezza sia dai vertici EXOR sia dalla famiglia Agnelli.

Nel pomeriggio è trapelata la posizione chiara della holding: “Non ci sarà nessuna trattativa né apertura a negoziati”, recitava una nota interna rivolta agli azionisti. Poco dopo è arrivata la risposta formale a Tether, che ha chiuso definitivamente ogni possibilità.

Juventus: tra bilanci in rosso e strategia confermata

Da tempo il futuro della Juventus è al centro delle discussioni tra investitori e tifosi. Dopo gli strascichi dell’inchiesta Prisma, le dimissioni dell’ex presidente Andrea Agnelli e i conti in perdita (l’ultimo bilancio ha segnato 81 milioni di euro di passivo), le voci su un cambio ai vertici si sono moltiplicate. Ma gli azionisti restano fermi.

“Abbiamo appena approvato un nuovo aumento di capitale, crediamo nel progetto tecnico affidato a Cristiano Giuntoli e Massimiliano Allegri”, ha ribadito John Elkann durante il Consiglio di amministrazione. Il piano industriale varato lo scorso autunno punta su investimenti graduali nei prossimi due anni, senza vendere pezzi importanti.

Reazioni contrastanti tra tifosi e mercato

Dopo la notizia, sotto la sede bianconera di via Druento a Torino si sono radunati alcuni tifosi per commentare: “La Juve non si tocca, meglio così”, ha detto Mauro, 42 anni, abbonato storico della curva Sud. In Borsa invece il titolo Juventus ha aperto leggermente in calo (–0,7%) ma poi ha recuperato terreno dopo il comunicato EXOR.

Gli analisti milanesi hanno sottolineato che “la governance attuale garantisce stabilità nel medio periodo”. Non mancano però le voci che ricordano come “l’interesse internazionale attorno al marchio Juventus resta alto”, spiegano dagli uffici milanesi di Equita SIM.

Nessun cambio all’orizzonte: la Signora resta in famiglia

In via Turati si lavora già al prossimo consiglio d’amministrazione. “Il club rimane saldo nelle mani della famiglia”, fanno sapere dallo staff comunicazione. Per ora nessuna apertura verso cordate straniere. E proprio John Elkann aveva ribadito nelle scorse settimane: “La Juventus rappresenta oltre un secolo di storia familiare”.

Il messaggio arriva forte e chiaro anche fuori dai confini nazionali: nessuna rivoluzione all’orizzonte. La Juventus non si vende, confermano oggi a Torino. Tether dovrà guardare altrove: la Signora resta ben salda nelle mani degli Agnelli-Elkann.

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