La Commissione europea valuterà le nuove misure presentate da Google per garantire maggiore trasparenza e rispetto della concorrenza
Google LLC, colosso americano dell’informatica con sede a Mountain View, ha presentato oggi una proposta di modifiche ai suoi servizi pubblicitari rivolgendosi all’Unione europea. Questa iniziativa arriva in seguito all’avvio da parte della Commissione europea di un’indagine per valutare se Google abbia adottato pratiche anticoncorrenziali nel mercato digitale, in particolare penalizzando gli editori di notizie, in violazione della normativa europea sui mercati digitali (DMA).
La risposta di Google alle accuse dell’UE
Un portavoce di Google ha sottolineato che la proposta “recepisce pienamente la decisione senza una separazione dirompente che danneggerebbe le migliaia di editori e inserzionisti europei” che si avvalgono degli strumenti pubblicitari dell’azienda per sviluppare il proprio business. Tuttavia, Google ha ribadito di non condividere ancora pienamente la decisione della Commissione, pur accettando di modificare alcune prassi.

L’azienda, fondata nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, è leader mondiale nel settore informatico e gestisce numerosi servizi digitali come Google Search, YouTube, Gmail e Android, generando un fatturato di oltre 180 miliardi di dollari nel 2020. Il business pubblicitario rappresenta una parte fondamentale del suo modello economico globale.
La posizione della Commissione europea
Dall’altra parte, un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che le misure proposte dal colosso statunitense saranno esaminate attentamente per verificare se siano efficaci nel porre fine alle pratiche contestate e ai possibili conflitti di interesse nelle attività pubblicitarie del gruppo. Questa azione fa seguito alla multa antitrust di 2,95 miliardi di euro inflitta a Google lo scorso settembre per abuso di posizione dominante, con un termine di 60 giorni concesso all’azienda per adeguarsi.
L’Unione europea, che rappresenta un mercato di 27 Paesi membri con oltre 450 milioni di abitanti, continua dunque a monitorare con attenzione il comportamento delle grandi piattaforme digitali per tutelare la concorrenza e gli interessi di editori e inserzionisti nel mercato unico digitale.
Le prossime settimane saranno decisive per valutare l’impatto delle modifiche proposte e per stabilire se Google adotterà un modello più trasparente e conforme alle regole europee, evitando così sanzioni più severe o interventi restrittivi.
