Giornata della protezione dei dati, 8 consigli per difendersi dai malintenzionati

La Giornata della protezione dei dati, un’importante ricorrenza che ci invita a riflettere sulla sicurezza delle nostre informazioni personali. In un’epoca in cui la tecnologia è sempre più presente nella nostra vita quotidiana, è fondamentale proteggere i nostri dati da malintenzionati che potrebbero cercare di sfruttarli a nostro svantaggio. Per questo motivo, abbiamo deciso di condividere con voi otto preziosi consigli per difendersi da questi individui senza scrupoli.

Come è nata la Giornata della protezione dei dati, ovvero Data Protection Day, e perchè è così importante

Le informazioni personali, quando vengono accumulate e centralizzate per finalità istituzionali, possono trasformarsi in un mezzo minaccioso se vengono violate. In precedenza, la violazione di tali dati ha reso molto più agevole e tragica l’esecuzione di uno dei più detestabili crimini verso l’umanità, ovvero i rastrellamenti efficaci per individuare i collaborazionisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli scontri del passato ci mostrano come la disponibilità delle informazioni rappresenti un aspetto chiave per il dominio dei civili e delle aree occupate. Nelle guerre contemporanee, l’impiego di tecniche di riconoscimento del volto, droni e assalti informatici sono prassi quotidiana. L’evoluzione tecnologica procede in parallelo con lo sforzo di garantire una maggior salvaguardia.

Una serie di dati che viene presa durante il navigamento in internet
Foto | @Canva – cryptohack.it

Il Data Protection Day, giornata mondiale dedicata alla protezione dei dati personali, trova le sue radici nell’anniversario della Convenzione 108+ per la protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato dei dati personali. Firmata a Strasburgo il 28 gennaio 1981, questa convenzione rappresenta l’unico atto multilaterale con validità al di fuori dell’Unione Europea, avendo ricevuto l’adesione di diversi stati.

L’articolo 8 della Carta europea dei diritti dell’uomo segna l’inizio di questa convenzione, in particolare per quanto riguarda la tutela dei dati personali e della privacy. Questo è nato per contrastare l’abuso e la profilazione diffusa degli anni ’60, con l’intento di proteggere gli individui e stabilire regolamenti sui flussi di dati a livello transnazionale.

Ricordiamo oggi le considerazioni di Stefano Rodotà, che ha evidenziato l’importanza cruciale del collegamento tra la difesa dei dati privati e la preservazione della libertà, rispetto e democrazia. Rodotà ha avvertito sui potenziali rischi di una tecnologia sregolata, completamente nelle mani dell’indipendenza degli individui, che spesso ignorano le possibili alterazioni nell’impiego di quest’ultima.

Protezione dei dati: ecco come mantenerli al sicuro

Proteggere le tue informazioni private è di fondamentale importanza, in particolare considerando che un terzo degli italiani scarica app sul loro telefono mobile senza limitare o respingere l’accesso a dati delicati come localizzazione, contatti, immagini e informazioni mediche, basato su statistiche Eurostat. Anche se potrebbe apparire insignificante, è vitale essere consci del numero crescente di cybercriminali che cercano di sottrarre informazioni per ottenere accesso a dettagli bancari ed altro.

Ecco alcune azioni fondamentali per mantenere al sicuro i tuoi dati online:

  1. Cambia le tue password spesso: Cambiare la password ogni 90 giorni può sembrare noioso, ma è un metodo efficace per proteggere le tue informazioni private. Sii creativo, utilizza sequenze e simboli di numeri casuali per rendere le tue password più sicure.
  2. Esegui il backup dei dati: Utilizza software di backup per proteggere i tuoi dati da minacce come il ransomware, dove hacker possono tenere in ostaggio i tuoi dati per un riscatto.
  3. Spegni il Bluetooth quando non in uso: Gli hacker possono sfruttare il Bluetooth per accedere al tuo telefono. Mantieni il Bluetooth disattivato quando non necessario per ridurre la vulnerabilità dei dati.
  4. Aggiorna il sistema operativo: Mantieni sempre aggiornati i tuoi dispositivi. Gli aggiornamenti spesso includono miglioramenti di sicurezza essenziali per proteggere dai possibili attacchi hacker.
  5. Attenzione al Wi-Fi pubblico: L’utilizzo di Wi-Fi non crittografato aumenta il rischio di monitoraggio delle attività online. Presta attenzione al tipo di Wi-Fi pubblico a cui ti connetti.
  6. Evita siti non sicuri: Verifica la sicurezza della pagina prima di visitarla – cerca l’HTTPS e il lucchetto per garantire una connessione sicura.
  7. Gestisci i cookie: Limita l’accettazione di cookie che tracciano il tuo profilo, a meno che non sia strettamente necessario.
  8. Controllo delle impostazioni sui social network: Verifica e personalizza le impostazioni sulla privacy dei social network. Pensa attentamente prima di condividere e limita la divulgazione di informazioni personali.

Ricorda che l’essere consapevoli è indispensabile mentre compi questi passaggi. Considera sempre l’importanza del servizio al quale stai concedendo i tuoi dati personali. Attraverso prudenza e ponderazione critica, è possibile minimizzare notevolmente le minacce online. Il continuo impegno nel salvaguardare i tuoi dati contribuisce alla protezione della tua sicurezza e privacy.

L’avvento dell’intelligenza artificiale

Nel prossimo futuro, i progressi nell’intelligenza artificiale e l’espansione dei dati nel metaverso esigono un’attitudine prudente da parte dell’Europa e del mondo intero. È fondamentale mantenere saldo il principio che riguarda la dignità umana, garantendo che la tecnologia, percepita inizialmente come stimolatore di crescita, mercato e sostenibilità, non si trasformi in una minaccia alla libertà, favorendo fake news, discriminazioni basate sugli algoritmi e sorveglianza incontrollata.

Le recenti legislazioni formulate e ratificate dalla Commissione Europea incoraggiano la strutturazione di un ecosistema digitale orientato al rispetto dei diritti umani e delle libertà garantite dalla costituzione. Queste iniziative puntano a garantire un avanzamento tecnologico che rispetti i principi basilari su cui si fondano le società odierni.

L’impatto educativo del GDPR, che ha sottolineato l’importanza del rispetto delle libertà e dei diritti individuali, è auspicabile che si riproduca a livello mondiale. Tuttavia, l’esperimento pandemico ci ha insegnato che il diritto alla tutela dei dati personali deve essere ubicato in un contesto più ampio, bilanciando con altri diritti anch’essi garantiti dalla costituzione.

Originato dalle esperienze costituzionali e dalla natura democratica del sistema europeo, questo metodo richiede un equilibrio tra diritti differenti in un ambiente dove varie richieste presentano le loro opinioni nei contesti istituzionali.

Il futuro richiederà un costante impegno nell’individuare un equilibrio tra pericoli e possibilità, l’espansione del mercato e la difesa personale, e la difesa della salute e il diritto a non subire interferenze nella propria vita privata.

Il passaggio al web 3.0 potrebbe rendere più difficile la ricerca di un equilibrio. Il passaggio dalla raccolta dei contenuti degli utenti alla documentazione di esperienze fisiche e mentali come risposta a stimoli artificiali pone nuove sfide. Gli strumenti indossabili che registrano i parametri vitali potrebbero essere utilizzati per documentare le reazioni nel metaverso, creando enormi database di analisi comportamentale e previsioni sulle reazioni mentali.

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