FOMC dicembre: taglio tassi Usa e impatto su Bitcoin, cosa aspettarsi da BTC

Cristina Manetti

11 Dicembre 2025

New York, 11 dicembre 2025 – Ieri sera la Federal Reserve ha deciso un nuovo taglio di 25 punti base ai tassi di interesse USA, al termine della riunione del FOMC. Una scelta molto attesa dai mercati, arrivata dopo una giornata piuttosto intensa a Washington. La banca centrale punta così a sostenere una crescita che sta perdendo un po’ di vigore, mantenendo sotto controllo l’inflazione. Come spesso succede in questi casi, le reazioni non si sono fatte attendere: i principali listini finanziari hanno subito oscillazioni, mentre sul fronte delle criptovalute Bitcoin ha mostrato movimenti altalenanti nelle ore immediatamente successive.

Fed: perché tagliare i tassi adesso

Il presidente Jerome Powell ha motivato la riduzione, che porta il range tra il 4,75% e il 5%, spiegando che serve a “tenere in piedi il ciclo di espansione”. Ha citato preoccupazioni legate all’andamento dell’occupazione e a una domanda interna che sembra rallentare. “Non vediamo segnali di una crisi imminente”, ha detto Powell in conferenza stampa alle 20 ora italiana, “ma la crescita fatica in più settori e quindi ci sembra giusto adottare un atteggiamento più morbido”.

Gli analisti di JP Morgan hanno commentato subito dopo l’annuncio: la mossa era prevista da tempo. “I dati su produzione e consumi indicano prudenza,” ha sottolineato Jamie McKenna, strategist del colosso finanziario. Sullo sfondo, la Fed sembra muoversi all’unisono con altre grandi banche centrali come la BCE e la Bank of England, tutte orientate verso politiche monetarie meno rigide.

Mercati in movimento: cosa è successo subito dopo

Dal New York Stock Exchange arrivano segnali chiari: l’S&P500 ha mostrato inizialmente un andamento incerto ma poi è salito dell’1,2%. Anche i rendimenti dei Treasury a dieci anni sono scesi leggermente, un segnale che gli investitori si aspettano condizioni finanziarie più facili nei prossimi mesi. Non sono mancati però anche segnali di prudenza. Qualcuno nel mercato pensa che questo taglio possa nascondere preoccupazioni più profonde sulla crescita americana.

Le criptovalute non si sono risparmiate dalla volatilità tipica delle decisioni Fed. Bitcoin (BTC) è salito sopra quota 43.000 dollari per poi scendere sotto i 42.500 nelle ore seguenti. “Non c’è stata una direzione chiara,” ha spiegato Mark Bernstein, esperto crypto di Bloomberg a Manhattan, “ma resta evidente come la politica monetaria USA sia uno dei fattori chiave per i mercati digitali”.

Bitcoin sotto la lente: opportunità e dubbi

L’attenzione degli operatori resta puntata su Bitcoin e su cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Quando i tassi scendono negli Stati Uniti, spesso aumenta la liquidità nel sistema finanziario globale. Questo potrebbe spingere gli investitori verso asset “alternativi” come le criptovalute. “Con rendimenti reali più bassi sui titoli di Stato,” osserva Fabio Malacarne, gestore milanese, “una parte degli investitori cerca rifugi diversi dal dollaro o dai bond governativi”.

Ma le incognite non mancano. Negli ultimi trimestri BTC si è avvicinato ai grandi indici azionari americani, perdendo quella sua caratteristica di bene rifugio indipendente dal mercato tradizionale. “Un solo taglio non basta per far partire un rally vero e duraturo,” avverte Bernstein. Tutto dipenderà dalle mosse future della Fed e dalla percezione generale del rischio nell’economia.

E adesso? Lo sguardo al futuro della politica monetaria

La domanda che resta aperta è: questo taglio sarà il primo di una serie? Gli economisti intervistati dal Wall Street Journal non escludono nuovi interventi nei prossimi mesi, ma tutti sottolineano l’importanza della cautela. Powell ha fatto capire che ogni riunione sarà valutata singolarmente, senza seguire uno schema fisso.

Nel mondo cripto la notizia viene accolta con prudenza. Sui forum di Reddit e X (ex Twitter) c’è chi vede un’occasione per rafforzare le posizioni – come MaxNYC123 – mentre altri preferiscono aspettare prima di muoversi.

Per ora il messaggio è chiaro: la banca centrale americana tiene d’occhio lo stato dell’economia e prova a evitare scosse troppo forti. Quanto a Bitcoin, il vero banco di prova arriverà nei mesi che verranno, tra dati economici da leggere con attenzione e nuove mosse della Fed da decifrare.

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