Ethereum aumenta il limite gas a 60 milioni: oltre 500.000 validator potenziano la capacità della rete prima di Fusaka

Salvatore Broggi

27 Novembre 2025

Milano, 27 novembre 2025 – Nelle ultime ore, più di **500.000 validatori** hanno adottato un nuovo **gas limit da 60 milioni** sulla rete **Ethereum**, raddoppiando la capacità dei blocchi. Questo segna l’inizio di una fase che gli esperti definiscono cruciale per la **scalabilità della blockchain**. Secondo i dati raccolti nella notte da Etherscan, Glassnode e altri osservatori del settore, il traguardo di mezzo milione di nodi attivi è stato superato alle 23:48 ora italiana.

## **Ethereum spinge sull’acceleratore: cosa cambia davvero**

Il nuovo **gas limit**, spiega Danny Ryan, uno degli sviluppatori chiave del protocollo, è “un passo calcolato per rendere la rete più efficiente senza compromettere la sicurezza”. Prima si fermava a **30 milioni di gas**. Raddoppiare questa soglia significa poter gestire più transazioni per blocco, con l’obiettivo di ridurre ingorghi e costi medi.

Questa mossa era attesa da tempo tra gli addetti ai lavori, ma la rapidità con cui è stata adottata ha sorpreso tutti. Subito dopo l’attivazione, si sono visti picchi di traffico e un netto aumento delle transazioni processate in tempo reale sulla mainnet.

## **Una svolta per la scalabilità Layer-1**

L’aggiornamento arriva in un momento decisivo per **Ethereum**, che da anni cerca soluzioni ai problemi legati alle commissioni alte e ai tempi lunghi nei momenti di punta. Si parla infatti di “**scaling mirato su Layer-1**”: interventi direttamente sull’infrastruttura base della blockchain invece di affidarsi solo a soluzioni esterne o Layer-2 come Optimism o Arbitrum.

Per **Tim Beiko**, della Ethereum Foundation, il nuovo gas limit è “una scelta tecnica necessaria per sostenere una crescita costante senza appoggiarsi esclusivamente ai rollup”. Non mancano però i dubbi: alcune associazioni di miner in Asia centrale temono che questo aumento possa mettere sotto pressione i nodi meno potenti.

## **Validatori in fermento: numeri e primi riscontri**

Il dato più importante resta il numero: oltre **500.000 validatori** – cioè chi gestisce i nodi e conferma le transazioni – hanno già aggiornato le loro configurazioni. Un record nella storia della seconda blockchain per capitalizzazione. Nei forum come Reddit e su X (ex Twitter), le opinioni oscillano tra ottimismo e prudenza. Matt Nelson, analista di Coin Metrics, avverte: “Blocchi più grandi richiedono più memoria”. Al momento però la rete sembra reggere bene.

Per chi usa Ethereum tutti i giorni, il cambiamento si traduce in una rete più veloce. I primi test fatti tra le 3 e le 7 del mattino hanno mostrato tempi di attesa più brevi per le transazioni standard. Anche le commissioni medie, le cosiddette **gas fee**, sono leggermente calate rispetto alla settimana precedente. Resta da vedere se questa tendenza terrà con l’aumento previsto delle attività DeFi e NFT a dicembre.

## **Scenari globali e sfide future**

L’aumento del **gas limit** non è solo una questione tecnica ma riflette i cambiamenti più ampi nel mondo cripto. Dopo mesi incerti segnati dalla regolamentazione ancora traballante negli Stati Uniti e aperture sul fronte asiatico, Ethereum punta a rafforzare la sua leadership contro concorrenti come Solana e Polygon, che stanno sperimentando altre strade per gestire il traffico crescente.

Gli osservatori ricordano che questo aggiornamento arriva pochi mesi prima dell’atteso upgrade “**Pectra**”, previsto nei primi mesi del 2026. Se tutto va secondo programma, porterà miglioramenti nell’efficienza energetica e nella privacy delle transazioni.

In attesa dei dati definitivi sull’impatto della novità – che arriveranno nelle prossime settimane grazie a piattaforme come Dune Analytics – gli operatori della rete sono soddisfatti. “Non vedevamo da tempo una convergenza così ampia tra validatori”, confida un membro del consorzio Lido, uno dei principali fornitori di staking su Ethereum. L’impressione generale è quella di un ecosistema in movimento, ancora lontano da una stabilità definitiva ma capace almeno per ora di tenere il passo con la domanda globale.

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