ETF Bitcoin: outflow preoccupanti, un trend negativo senza precedenti negli ultimi 9 mesi

ETF Bitcoin: outflow preoccupanti, un trend negativo senza precedenti negli ultimi 9 mesi

ETF Bitcoin: outflow preoccupanti, un trend negativo senza precedenti negli ultimi 9 mesi

Salvatore Broggi

18 Novembre 2025

Milano, 18 novembre 2025 – I prodotti di investimento legati a Bitcoin e alle criptovalute hanno subito, nell’ultima settimana, deflussi record per oltre 2 miliardi di dollari. È il peggior risultato degli ultimi nove mesi. A farne le spese sono soprattutto gli ETF Bitcoin statunitensi. Un trend negativo partito a fine ottobre, che secondo gli esperti riflette l’incertezza sulle politiche monetarie americane e i movimenti dei grandi investitori.

Deflussi record dagli ETF Bitcoin: i numeri della settimana

I dati di CoinShares parlano chiaro: tra il 10 e il 17 novembre i fondi legati alle criptovalute hanno perso più di 2 miliardi di dollari. Un valore che non si vedeva dal febbraio scorso. Se si sommano le ultime tre settimane, i deflussi raggiungono i 3,2 miliardi di dollari. Una batosta per tutto il settore, che ha visto il patrimonio gestito (AuM) calare del 27% in meno di due mesi, da 264 miliardi a inizio ottobre a 191 miliardi oggi.

Il calo non risparmia nessuna area. Gli ETF statunitensi guidano con deflussi per 1,97 miliardi di dollari, seguiti da Svizzera (39,9 milioni) e Hong Kong (12,3 milioni). L’unica eccezione è la Germania, che registra piccoli afflussi per 13,2 milioni.

Bitcoin ed Ethereum sotto pressione: i dettagli degli outflow

A essere colpito più duramente è proprio il Bitcoin. I fondi legati alla criptovaluta principale hanno visto deflussi per 1,38 miliardi di dollari solo nell’ultima settimana. Nelle ultime tre settimane, la cifra rappresenta circa il 2% del patrimonio totale degli ETF Bitcoin.

Non va meglio a Ethereum, che in proporzione ha perso ancora di più: 689 milioni di dollari in uscita. Anche le altcoin soffrono. I fondi su Solana e XRP hanno segnato deflussi rispettivamente di 8,3 milioni e 15,5 milioni.

Dietro questa ondata di vendite ci sono sia fattori macroeconomici – come le attese sulle mosse della Federal Reserve – sia i movimenti di grandi investitori istituzionali e “whale” del mondo crypto. “L’incertezza sulle politiche monetarie americane pesa sulle decisioni degli investitori”, spiega James Butterfill, Head of Research di CoinShares.

Le prospettive: nessun segnale di ripresa

Gli analisti non vedono segnali di una svolta imminente. Anzi, alcuni indicatori fanno pensare che la fase di debolezza potrebbe durare ancora. Crescono gli investimenti in prodotti multi-asset e in strumenti short-BTC, che scommettono sul calo del prezzo di Bitcoin.

“Per ora non ci sono segnali che indichino un cambio di rotta”, ammette un gestore di fondi crypto di Londra. “Gli investitori preferiscono muoversi con cautela e aspettare più chiarezza sul fronte macroeconomico”.

Impatto globale e reazioni del mercato

La situazione coinvolge tutto l’ecosistema delle criptovalute. Il calo degli asset gestiti si riflette anche sui volumi di scambio e sulla volatilità dei prezzi. Nei principali forum online, da Reddit a X (ex Twitter), molti utenti esprimono preoccupazione per il futuro del settore nel breve termine.

C’è chi ricorda che i deflussi sono un fenomeno ciclico, legato alle dinamiche dei mercati tradizionali. Altri temono invece che questa fase possa anticipare una correzione più profonda.

Nel frattempo, le piattaforme di trading tengono d’occhio la situazione. “Stiamo vivendo una fase di consolidamento”, commenta un analista di Bitfinex. “Solo quando ci sarà più chiarezza sulle decisioni delle banche centrali capiremo se il peggio è passato”.

Per ora, il settore degli ETF Bitcoin resta sotto la lente. Tutti guardano alle prossime mosse della Federal Reserve e alle reazioni dei grandi protagonisti del mercato crypto.

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