È in arrivo la pubblicità su ChatGPT? Ecco la posizione di OpenAI

Pubblicità su ChatGPT

Pubblicità su ChatGPT | Pixabay @Kenneth_Cheung - Cryptohack

Federico Liberi

8 Dicembre 2025

OpenAI chiarisce i dubbi sull’inserimento della pubblicità su ChatGPT: ecco cosa succederà nei prossimi mesi

Negli ultimi giorni si è riaccesa la discussione sull’eventuale introduzione di pubblicità su ChatGPT, il celebre chatbot sviluppato da OpenAI. La questione è stata chiarita direttamente da Nick Turley, responsabile del progetto, che ha voluto fare chiarezza su alcune immagini circolate sui social network, le quali suggerivano l’inserimento di annunci pubblicitari nelle conversazioni con il bot.

OpenAI smentisce l’arrivo immediato della pubblicità su ChatGPT

In un recente post su X, Turley ha affermato con fermezza che “per il momento non sono in corso test live per gli annunci pubblicitari” e che molti degli screenshot diffusi non rappresentano annunci reali o sono stati manipolati. A supporto di questa posizione è intervenuto anche Daniel McAuley, altro esponente di OpenAI, che ha precisato come non si tratti di pubblicità bensì di esempi di integrazione tra applicazioni, una roadmap annunciata già nell’ottobre 2025 dall’azienda.

Nonostante ciò, restano tracce nel codice della versione beta Android di ChatGPT che fanno riferimento a funzionalità pubblicitarie, come emerso nel novembre scorso. Turley ha sottolineato che, qualora in futuro vengano introdotti annunci, OpenAI adotterà un approccio molto ponderato, per salvaguardare la fiducia degli utenti, elemento ritenuto cruciale dalla società.

Il delicato equilibrio tra innovazione e privacy

OpenAI, fondata nel 2015 e guidata dal CEO Sam Altman, ha attraversato numerose evoluzioni, incluse tensioni interne e trasformazioni organizzative, ma mantiene un impegno forte verso lo sviluppo di un’intelligenza artificiale sicura e vantaggiosa per l’umanità. ChatGPT, giunto alla versione GPT-5 e dotato di funzionalità avanzate come il browser Atlas e la modalità agentica, è ormai integrato in dispositivi Apple e Microsoft, confermando il ruolo centrale di OpenAI nel settore AI.

Tuttavia, la questione della privacy resta delicata. Nel marzo 2023 il Garante per la protezione dei dati personali italiano ha imposto un blocco temporaneo a ChatGPT, a causa di una raccolta dati ritenuta non conforme, in particolare per l’assenza di meccanismi di verifica dell’età degli utenti minorenni e per il trattamento di dati personali inesatti. OpenAI ha dovuto adeguarsi alle richieste regolamentari per riprendere il servizio sul territorio europeo, sottolineando ancora una volta l’importanza di onorare la fiducia della propria utenza.

OpenAI e il futuro di ChatGPT: innovazione con responsabilità

L’eventuale introduzione di pubblicità su ChatGPT rappresenta quindi un nodo strategico e delicato. Turley ha lasciato intendere che qualsiasi cambiamento sarà graduale e attento a non compromettere l’esperienza utente, in linea con la missione di OpenAI di promuovere un’intelligenza artificiale amichevole e responsabile. Nel contesto competitivo con giganti come Google, che stanno sviluppando propri modelli AI avanzati, OpenAI punta a bilanciare crescita tecnologica e rispetto per le normative, mantenendo ChatGPT come uno strumento affidabile e apprezzato a livello globale.

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