Come Aprire lo SPID: Guida Facile e Veloce per Ottenere l’Identità Digitale Italiana

Giulio Righi

27 Novembre 2025

Roma, 27 novembre 2025 – **Avere lo SPID**, il **Sistema Pubblico di Identità Digitale**, è ormai una vera e propria necessità per cittadini e imprese in Italia. Negli ultimi anni, il Governo ha spostato quasi tutti i **servizi della Pubblica Amministrazione** – dalle pratiche Inps ai bonus fiscali, passando per iscrizioni scolastiche, fascicoli sanitari elettronici e accessi ai portali comunali – su piattaforme digitali che chiedono proprio l’**identificazione tramite SPID**. L’obiettivo, ribadito più volte dal sottosegretario Alessio Butti del Ministero dell’Innovazione, è semplificare la burocrazia e rendere più facile l’accesso ai servizi. Ma non è stato un percorso senza intoppi.

## **SPID, la chiave per la PA digitale**

Oggi, in ogni ufficio postale o tra le offerte dei fornitori accreditati, si sente sempre la stessa richiesta: “Serve lo SPID per qualsiasi pratica,” racconta Mauro Gentili, che gestisce uno sportello comunale a Trastevere. Dal lunedì al venerdì si formano spesso code alle Poste o negli uffici di Aruba, Tim e InfoCert, i principali gestori del servizio. In Italia, secondo i dati AgID aggiornati al 2025, sono più di **36 milioni i cittadini con un’identità digitale attiva**.

L’**attivazione dello SPID** non è complicata, ma serve fare attenzione a passaggi e documenti. “Bisogna avere a portata di mano carta d’identità, tessera sanitaria e un numero di cellulare,” ricorda Paola Fabbri, impiegata in un ufficio Poste nel quartiere Prati. Il riconoscimento può avvenire sia di persona sia via webcam, a seconda del provider scelto. C’è chi preferisce il contatto diretto e chi invece opta per il riconoscimento a distanza, spesso più veloce.

## **Come aprire lo SPID: documenti e procedure**

Per richiedere lo **SPID**, si segue una strada ben precisa. Prima di tutto si sceglie un gestore tra quelli indicati da AgID (tra i più noti: Poste Italiane, ArubaID, Tim ID, SielteID). Poi si compila un modulo online con i dati anagrafici e i recapiti personali. A quel punto si caricano le foto del **documento d’identità** e della **tessera sanitaria**, oltre a fornire un indirizzo email e un numero di telefono validi.

Il passaggio cruciale è il riconoscimento: “Molti scelgono il video riconoscimento – spiega Fabbri – soprattutto chi abita fuori città”. Chi invece preferisce può andare in un ufficio postale o direttamente dal provider scelto. Alcuni offrono anche il controllo tramite **firma digitale** o **Carta d’Identità Elettronica**, se già la si possiede. “Ultimamente stiamo notando un aumento delle richieste con CIE,” aggiunge Gentili.

I tempi variano: in presenza bastano pochi minuti; online può volerci qualche ora o anche un giorno intero se ci sono problemi con i documenti. Il servizio base è gratuito per i cittadini ma alcune modalità – come il video riconoscimento con operatori privati – costano tra i 7 e i 12 euro.

## **A cosa serve lo SPID: usi quotidiani**

Una volta attivato, **lo SPID dà accesso a oltre 14mila servizi** pubblici e privati: dalle dichiarazioni dei redditi precompilate sul sito dell’Agenzia delle Entrate alle pratiche INPS; dalla consultazione dei contributi al controllo dei punti patente. E ancora: prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche per i figli minorenni, richiesta di bonus (dal sostegno affitto al bonus cultura), fascicolo sanitario elettronico. “Chi non ha lo SPID oggi rischia davvero di restare escluso,” ammette una giovane madre in fila al CAF di via Ostiense.

Le aziende lo usano per bandi pubblici e gare d’appalto; i professionisti per entrare nei portali dedicati e nei servizi camerali. Alcune banche permettono l’accesso tramite SPID anche per operazioni ordinarie come controllare il saldo o chiedere prestiti.

## **Problemi frequenti e come superarli**

Non mancano però le difficoltà tecniche. “Spesso qualcuno sbaglia a scansionare i documenti e la pratica si blocca,” dice Fabbri. Altri lamentano ritardi nel rilascio delle credenziali o problemi nel recupero della password. Secondo AgID, oltre 100mila richieste al mese riguardano assistenza tecnica o smarrimento delle credenziali. Il consiglio degli operatori? “Tenere username e password in un posto sicuro e aggiornare subito il numero di telefono se si cambia SIM”.

Il Ministero dell’Innovazione sta lavorando a una piattaforma unica che dovrebbe mettere insieme **SPID**, Carta d’Identità Elettronica e App IO. Un progetto atteso già per il 2026.

## **Il futuro dell’identità digitale in Italia**

Nonostante qualche intoppo sul piano pratico, la diffusione dello **SPID** ha accelerato l’inclusione digitale e reso più semplice l’incontro tra cittadini e Stato. La vera sfida ora è diffondere davvero la digitalizzazione: “Serve investire nell’alfabetizzazione informatica – conclude Gentili – solo così nessuno resterà indietro”. Per chi ancora non sa come aprire uno SPID, la strada è chiara: bastano pochi documenti, una connessione internet e un po’ di pazienza. E quella coda alle Poste diventerà – quasi sempre – solo un ricordo.

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