Milano, 16 dicembre 2025 – Un passo avanti verso l’ok a un ETF spot HYPE negli Stati Uniti. Ieri sera, poco prima di chiudere la giornata, Bitwise Asset Management ha presentato un emendamento alla sua domanda alla Securities and Exchange Commission (SEC). Un tassello importante nella lunga attesa per i fondi negoziati in Borsa legati alle criptovalute. Dai documenti pubblicati – consultabili anche sul sito ufficiale della SEC – si evince che l’aggiornamento porta dettagli tecnici chiave richiesti dal regolatore, insieme a nuove garanzie sugli asset sottostanti.
La sfida di Bitwise: la domanda e il contesto
La richiesta di Bitwise è partita mesi fa. L’azienda di San Francisco, tra i più attivi gestori nel campo degli investimenti in criptoasset, aveva già a luglio inoltrato la domanda per lanciare un ETF spot legato al prezzo reale dell’HYPE token. Un asset digitale ancora poco conosciuto al grande pubblico, ma che sta guadagnando terreno tra gli investitori istituzionali. L’emendamento è stato depositato alle 18:35 ora di New York, come risulta dal registro ufficiale.
Un particolare da non sottovalutare: questa revisione arriva proprio a pochi giorni dall’avvio di nuove consultazioni pubbliche indette dalla SEC, che sta valutando anche le proposte di altri big come BlackRock e VanEck. Bitwise ha spiegato in una nota che l’aggiornamento “risponde ai quesiti sollevati dal regolatore”, soprattutto su come vengono gestiti i depositi e verificate le operazioni di scambio.
Cosa cambia con l’emendamento
Dai documenti visionati da alanews.it emergono alcune novità tecniche importanti. In primo luogo, sono state aggiunte garanzie extra per la custodia degli HYPE token, affidata a una società specializzata con sede nel Delaware. Viene inoltre chiarito il sistema per il monitoraggio dei prezzi, basato su un paniere di exchange soggetti a controlli regolari. “Il nostro scopo – spiega Matt Hougan, Chief Investment Officer di Bitwise – è assicurare trasparenza e sicurezza sia agli investitori istituzionali sia a quelli retail”.
Fonti vicine al dossier rivelano che la SEC ha chiesto maggiori dettagli sulla liquidità del mercato HYPE e sui rischi legati a possibili manipolazioni. Bitwise sostiene di aver fornito “dati precisi sugli scambi medi giornalieri” e nuovi stress test per testare la tenuta dell’ETF in condizioni di forte volatilità.
Mercati prudenti ma attenti: le reazioni
A Wall Street la notizia ha suscitato interesse ma anche prudenza. Nei gruppi di discussione tra operatori – da Bloomberg Terminal ai canali Telegram – si parla di una possibile accelerazione nella fase finale del processo. Ma un analista di una banca d’affari americana invita alla cautela: “La SEC resta molto rigida sugli ETF spot legati alle criptovalute. Solo se arrivano tutte le garanzie richieste si potrà pensare all’ok definitivo”.
Nel frattempo, il prezzo dell’HYPE token ha registrato un leggero rialzo nelle ore successive all’emendamento: +2,7% secondo i dati di CoinMarketCap alle 10:15 ora italiana. Gli esperti non escludono ulteriori movimenti nei prossimi giorni in attesa delle prossime mosse della SEC.
Normativa e tempi: cosa aspettarsi
La partita degli ETF spot su asset digitali resta uno dei temi caldi nella regolamentazione finanziaria Usa. Dopo il via libera agli ETF su Bitcoin all’inizio del 2024, la SEC continua a mantenere prudenza verso strumenti legati a token meno noti. La legge prevede almeno 45 giorni per valutare gli emendamenti; dunque, la decisione sul prodotto Bitwise potrebbe slittare fino a fine gennaio 2026.
In questo scenario, diversi studi legali sottolineano che sarà fondamentale la chiarezza sui processi di custodia e sulla tracciabilità degli scambi per evitare intoppi o ritardi. “La conformità alle regole è ciò che farà la differenza”, conferma un consulente legale sentito da alanews.it.
Solo allora – non prima – potremo vedere sbarcare il primo ETF spot HYPE negli States. Ma è ancora presto per cantare vittoria: nel mondo della finanza nessuno si sbilancia su date precise mentre cresce l’attesa tra investitori e addetti ai lavori nel settore digitale.
