Bitmine accelera su Ethereum con un acquisto da 140 milioni di dollari e riserve record di 4 milioni ETH

Cristina Manetti

17 Dicembre 2025

Milano, 17 dicembre 2025 – Una delle principali Decentralized Autonomous Trust (DAT) su Ethereum ha messo a segno, nelle ultime 24 ore, un maxi-acquisto da 140 milioni di dollari in token ETH. Così ha rafforzato le proprie riserve, che ora superano quota 4 milioni di Ethereum. L’operazione, segnalata ieri alle 18.15 dagli analisti di Nansen, ha subito attirato l’attenzione degli investitori e degli addetti ai lavori. Da settimane ormai si guarda con interesse a queste mosse delle grandi realtà digitali che dominano il mercato delle criptovalute.

Ethereum e la crescita delle DAT: cosa sta succedendo davvero

L’acquisto è stato frazionato in più tranche, effettuate tramite diversi wallet legati alla DAT – il cui nome resta top secret per motivi di riservatezza. Fonti vicine alla struttura raccontano che questo affondo da 140 milioni in ETH arriva dopo una revisione interna della strategia ed è parte di una serie di mosse per consolidare la posizione tra i principali detentori globali di asset digitali. “Era un passo previsto – spiega un consulente finanziario vicino al board –. In questo momento il sentiment sul network Ethereum resta positivo, e le previsioni a lungo termine spingono ad aumentare l’esposizione”.

Con oltre 4 milioni di ETH ora in cassa (pari a più di 9 miliardi di dollari al cambio attuale), questa DAT si piazza tra i primi tre detentori non istituzionali della blockchain. Il dato emerge dagli ultimi report di Etherscan e trova conferma anche negli studi degli analisti di Arkham Intelligence.

Dietro l’acquisto: strategie chiare ma anche rischi sul tavolo

Perché fare questo salto adesso? Secondo gli esperti, la mossa segue una doppia logica. Da un lato si tratta di proteggersi da eventuali turbolenze future del mercato. Dall’altro, con la crescita della finanza decentralizzata (DeFi) su Ethereum, le grandi organizzazioni autonome puntano ad accumulare token da usare come garanzia nei protocolli o per gestire smart contract complessi.

“Sta emergendo un atteggiamento più prudente – osserva Marco Venturini, analista crypto di CryptoQuant –. Le DAT preferiscono rinforzare le loro posizioni nelle fasi calme del mercato invece che correre rischi quando i prezzi sono già alle stelle”. Una scelta sensata, ma non priva di insidie: bloccare grandi quantità di ETH può infatti causare temporanei problemi alla liquidità o scatti improvvisi nella volatilità.

Come reagiscono i mercati: ottimismo contro prudenza

Ieri sera e stamattina il prezzo dell’Ethereum si è mantenuto stabile intorno ai 2.300 dollari. Un bilanciamento ottenuto anche grazie al continuo flusso di ordini dai wallet istituzionali più importanti. Però – come riferiscono alcuni operatori contattati da alanews.it – il mercato resta spaccato: c’è chi vede in questi acquisti “un segnale forte sulla solidità del network” e chi invece teme “che la governance stia finendo sempre più nelle mani delle grandi entità”, spiega Paolo Reggiani, trader attivo sulle piattaforme asiatiche.

Le Decentralized Autonomous Trust rappresentano oggi una delle novità più interessanti nel mondo cripto. Queste strutture collettive e automatizzate (senza manager o comitati: le decisioni sono prese da algoritmi e smart contract) stanno cambiando gli equilibri tra piccoli investitori e grandi aggregatori di capitali.

Ethereum fra concentrazione e nuova fiducia nel protocollo

L’ascesa delle DAT riporta sotto i riflettori un tema caldo per gli sviluppatori: il rischio che una concentrazione crescente dei token in poche mani limiti davvero la decentralizzazione della blockchain Ethereum. “È un problema aperto – ha ammesso ieri Vitalik Buterin in un’intervista a Coindesk –. La nostra sfida è far sì che partecipino in tanti senza però frenare l’innovazione”.

Intanto dalla sede principale della DAT (fonti dicono tra Zug e Singapore) filtra ottimismo. La strategia resterà invariata almeno fino alla prossima revisione trimestrale. Mentre gli investitori restano con gli occhi puntati sugli equilibri fra trasparenza, liquidità e sicurezza, cresce il dibattito su quale ruolo avranno queste grandi Decentralized Autonomous Trust nell’ecosistema Ethereum.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se questo trend continuerà o se arriveranno segnali diversi. Nel frattempo tutti tengono d’occhio i wallet monitorati dai principali strumenti di analisi; la soglia psicologica dei 4 milioni di ETH detenuti sta diventando un punto fermo nel panorama cripto globale.

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