Milano, 7 dicembre 2025 – Il mercato delle criptovalute vive giorni di forte incertezza. Il Bitcoin si aggrappa con difficoltà alla soglia dei 40mila dollari, mentre tra gli investitori cresce un clima di attesa palpabile. In queste ore, i grafici si muovono in modo altalenante e le piattaforme mostrano segnali di nervosismo. Gli analisti di Coinbase guardano a questo mese di dicembre come a un possibile punto di svolta. Da settimane, la domanda su quale strada prenderà il settore digitale si fa sempre più pressante, soprattutto dopo che il volume degli scambi è calato ai minimi da cinque mesi.
Il calo della domanda mette a rischio una lunga stagnazione
Negli ultimi giorni, i maggiori exchange – come Binance, Kraken e lo stesso Coinbase – hanno visto una flessione netta nelle transazioni quotidiane su Bitcoin. Secondo Glassnode, nei primi cinque giorni di dicembre sono circolati circa 11 miliardi di dollari in meno rispetto alla media degli ultimi sei mesi. “Gli utenti si muovono con molta cautela. C’è attesa, forse fin troppa”, spiega Giacomo Cannas, analista indipendente.
La situazione appare quasi bloccata: la volatilità resta bassa, ma diversi esperti ricordano che fasi di accumulo simili hanno spesso preceduto riprese importanti. Tra i trader più attivi, c’è la sensazione di andare a tentoni: ogni notizia internazionale o rumor sulla regolamentazione scatena picchi emotivi improvvisi.
Coinbase vede “segnali incoraggianti per una ripresa”
Nonostante l’apparente calma piatta, da Coinbase arrivano segnali meno pessimisti. Nel rapporto pubblicato ieri sul blog ufficiale, il colosso americano suggerisce che proprio questo dicembre potrebbe segnare un’inversione di rotta. “Abbiamo notato movimenti di fondi istituzionali in entrata sulle nostre piattaforme”, scrive il team di ricerca. Diversi grandi fondi starebbero infatti preparando le loro mosse in vista del nuovo anno fiscale.
Un dato interessante riguarda l’aumento dei trasferimenti superiori ai 500mila dollari, cresciuti del 7% rispetto a novembre. “Non stiamo parlando ancora di rally”, precisa Coinbase nel comunicato, “ma i segnali dal mercato primario fanno ben sperare in una ripresa graduale della domanda”. Insomma, i grandi investitori sembrano mettere insieme le loro posizioni con calma e strategia, aspettando il momento giusto.
Regole in arrivo e l’hype per il prossimo halving
A pesare sull’umore del mercato c’è ancora molta attesa per la regolamentazione. Negli Stati Uniti si attende la decisione definitiva della SEC sui nuovi ETF Bitcoin spot, passaggio ritenuto cruciale dagli addetti ai lavori per portare stabilità e chiarezza. In Europa, invece, le banche e le piattaforme si stanno preparando all’entrata in vigore del regolamento MiCA prevista per marzo 2026.
Nel frattempo tiene banco anche il tema dell’imminente halving di Bitcoin, fissato per aprile 2026. La riduzione dei premi per i miner è vista come uno degli elementi chiave che potrebbero influenzare domanda e offerta nei prossimi mesi. “Siamo in una fase dove si aspetta molto anche dal punto di vista psicologico”, ammette Davide Sarti, responsabile strategie digitali in una banca milanese.
Gli investitori retail restano sulla difensiva
Sul fronte dei piccoli investitori – i cosiddetti “retail” – la prudenza è la parola d’ordine. Nei principali forum italiani sulle criptovalute la discussione è vivace: c’è chi dice che ora sia il momento giusto per comprare (“sotto i 40mila non si vedeva da tempo”), ma altri temono nuovi ribassi prima di una vera ripresa. Secondo CryptoCompare, nell’ultima settimana gli ordini sotto i 2mila dollari sono calati dell’8%. Una frenata che riflette bene lo stato d’animo generale: “Tutti aspettano un segnale forte, una scintilla”, racconta Marco Bianchi, investitore privato attivo su Telegram.
Dicembre: un mese decisivo tra speranze e cautela
Le previsioni restano prudenti. Gli esperti tengono d’occhio indicatori come il rapporto tra scambi spot e derivati o l’aumento dei wallet attivi. I più ottimisti puntano a vedere qualche reazione già intorno alle festività natalizie; altri preferiscono muoversi con cautela estrema. “In questo mercato serve molta pazienza”, confida un operatore milanese con anni sulle spalle. Per molti addetti ai lavori sarà proprio dicembre a dire se l’inversione è davvero dietro l’angolo o se bisognerà aspettare ancora un po’.
