Bitcoin, Arthur Hayes dichiara morto il ciclo quadriennale: cosa cambia per l’halving e il mercato crypto

Cristina Manetti

19 Dicembre 2025

Milano, 19 dicembre 2025 – Arthur Hayes, ex CEO di BitMEX e figura di spicco nel mondo delle criptovalute, ha messo in discussione un punto fermo dell’analisi sui mercati digitali: l’idea che l’halving di Bitcoin sia il motore principale dei cicli rialzisti e ribassisti della criptovaluta. Ieri sera, durante una conferenza online seguita da oltre 15mila persone tra investitori, analisti e appassionati, Hayes ha sollevato più di qualche dubbio.

L’halving di Bitcoin sotto la lente

Da anni, chi segue le crypto ripete quasi come un mantra: “l’halving di Bitcoin — il dimezzamento della ricompensa per i miner che avviene ogni quattro anni circa — segna l’inizio delle fasi di crescita e poi calo del prezzo.” Questo racconto è diventato una sorta di bussola per molti. Ma Hayes ieri ha smontato questa convinzione pezzo dopo pezzo. Si è chiesto ad alta voce: “Siamo sicuri che l’halving sia davvero il vero motore? Oppure è solo una coincidenza?”

Hayes, noto per le sue posizioni fuori dal coro, ha rincarato la dose: “Se guardiamo agli ultimi due cicli, vediamo che i rally non combaciano sempre con il momento esatto dell’halving. Correlazione non vuol dire causalità. E qui secondo me molti si confondono.” Parole nette, accolte con un misto di scetticismo e curiosità nella chat dell’evento.

Non solo halving: altri fattori in gioco

Per Hayes sarebbe riduttivo dare tutta la colpa o il merito a un meccanismo tecnico come l’halving per spiegare i movimenti del prezzo di Bitcoin. “Oggi nel mercato entrano ed escono capitali istituzionali a ritmo molto più veloce,” ha detto chiaramente. “Le decisioni della Federal Reserve o le mosse dei governi pesano ormai molto sulle criptovalute.” Ha citato l’approvazione degli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti come esempio lampante: “È stato un evento che ha influito sulle dinamiche di domanda e offerta molto più dell’halving.”

Guardando ai dati di Glassnode, dopo l’ultimo halving (maggio 2024) il prezzo del Bitcoin è rimasto piuttosto incerto per settimane prima di prendere una direzione precisa. Gli analisti di piattaforme come CryptoQuant hanno confermato che “il classico pattern post-halving quest’anno non si è visto,” come riportato nella newsletter mattutina.

La reazione della comunità crypto

Le parole di Hayes hanno scosso il dibattito tra appassionati e professionisti. Su X (ex Twitter), nelle ore successive al suo intervento, sono fioccati commenti contrastanti. C’è chi lo definisce un realista e chi invece lo accusa di voler solo confondere i piccoli investitori. L’influencer Willy Woo ha risposto così: “I dati storici parlano chiaro: i grandi rally arrivano dopo l’halving. Però è vero che oggi il mercato è cambiato.”

Nei forum come Reddit r/cryptocurrency, tanti utenti hanno condiviso esperienze personali. Un commento diceva: “Nel 2020 il rialzo era partito settimane dopo il dimezzamento.” Un altro aggiungeva: “Quest’anno c’è stata molta più incertezza. Forse Hayes non ha tutti i torti.” Le discussioni si concentrano soprattutto su fattori macroeconomici sempre più influenti — inflazione, tassi d’interesse, tensioni geopolitiche — che sembrano pesare sul valore delle criptovalute più di quanto molti ammettano.

Cosa dicono i numeri?

I dati raccolti da società come Kaiko e Messari mostrano che la relazione tra halving e rialzi si è fatta meno netta ultimamente. Tra maggio e ottobre 2024, ad esempio, il prezzo del Bitcoin ha oscillato tra i 55mila e 63mila dollari, senza quei movimenti chiari visti negli anni passati (2016 e 2020). Messari segnala anche che “l’attività dei fondi istituzionali è cresciuta del 38% rispetto all’anno scorso,” mentre gli scambi retail sono calati.

Non sono mancati gli scettici: alcuni analisti storici come David Puell sottolineano l’impatto delle strategie automatiche nei mercati crypto. “La velocità con cui si muovono oggi le cose — dice Puell — rende impossibili le dinamiche lente viste fino al 2020.”

Bitcoin guarda avanti

Le riflessioni lanciate da Arthur Hayes aprono nuovi interrogativi su come interpretare il futuro delle criptovalute. Forse stiamo entrando in una fase in cui l’halving non sarà più la stella polare del mercato. “Credo dovremo abituarci a guardare Bitcoin con occhi diversi,” ha concluso Hayes.

Intanto, sui mercati la giornata parte con cautela: alle 9:45, secondo Binance, Bitcoin viaggiava a quota 60.780 dollari, in calo dello 0,7% rispetto alla chiusura precedente. Un dato apparentemente banale ma che racconta molto. Perché solo il tempo dirà se questa nuova lettura proposta da Hayes si tradurrà in numeri o resterà uno spunto in più per discutere dei misteri del Bitcoin.

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