Milano, 8 dicembre 2025 – XRP riprende quota. Oggi la criptovaluta di Ripple ha guadagnato quasi il 3%, superando di nuovo la soglia psicologica dei 2,10 dollari, secondo i dati aggiornati alle 10 del mattino. Il rialzo, registrato su piattaforme come Binance e Coinbase, arriva dopo un periodo di incertezza che aveva fatto scendere XRP sotto i 2 dollari nei giorni scorsi. Questo movimento si inserisce in un quadro più ampio: anche Bitcoin e le altre principali criptovalute mostrano segnali di ripresa dopo settimane difficili.
Mercato in ripresa, torna la fiducia
Dopo una settimana segnata da forti oscillazioni e volumi bassi – dicono gli analisti di eToro – il settore delle criptovalute sembra ritrovare un po’ di fiducia. Non è solo XRP a muoversi al rialzo: Bitcoin, Ethereum e Solana segnano variazioni positive tra il 2% e il 4% tra le 8 e le 11 di stamattina. “Stiamo vedendo un ritorno degli acquisti da parte degli investitori istituzionali”, spiega Martina Lodigiani, analista crypto della società milanese Digital Insight. “In particolare su XRP, dove il supporto a 2 dollari ha retto bene”.
Rimane però prudenza. Secondo i dati di CoinGecko, la capitalizzazione totale del mercato crypto è tornata sopra i 2.400 miliardi di dollari, ma i volumi restano più bassi rispetto al picco di ottobre. Un campanello d’allarme, secondo operatori come Francesco Sassi di Milano Finanza: “La ripresa può consolidarsi solo se nei prossimi giorni arrivano altri segnali positivi, sia sul fronte delle regole che dell’economia globale”.
Il peso della causa Ripple-SEC
Dietro il balzo di XRP ci sono anche gli sviluppi della causa legale tra Ripple Labs e la SEC americana. Il procedimento, aperto nel 2020 e ancora aperto, riguarda la qualificazione di XRP come security. Nelle ultime settimane sono trapelate indiscrezioni da Washington che lasciano intravedere spiragli di dialogo. “Non siamo ancora vicino a una soluzione definitiva – ha detto l’avvocato federale David Bernstein alla CNBC – ma l’atmosfera è meno tesa rispetto a qualche mese fa”.
Questo clima ha ridato un po’ di fiducia agli investitori al dettaglio. Molti hanno commentato sui social il ritorno sopra i 2 dollari come “un primo segnale positivo” nella relazione tra Ripple e le autorità Usa. Non mancano però voci critiche: “Qualsiasi rialzo resta fragile finché la questione legale non si chiarirà”, avverte il trader italiano Riccardo Zanni su Twitter.
Reazioni diverse tra piccoli risparmiatori
La ripresa odierna ha acceso opinioni contrastanti tra gli investitori retail italiani. Su forum come CryptoItalia e chat Telegram alcuni parlano già di aumentare l’esposizione su XRP, convinti che “il peggio sia passato”. Altri invece invitano alla cautela, ricordando che le criptovalute restano strumenti molto volatili e soggetti a cambiamenti normativi.
Dai dati raccolti alle 11:30 emerge che gli scambi su XRP sono saliti del 18% rispetto a ieri. Un segnale chiaro che nel breve termine cresce l’interesse degli investitori retail. Gli esperti però avvertono: solo nei prossimi giorni capiremo se questo è l’inizio di un trend duraturo o una reazione passeggera alle notizie dagli Stati Uniti.
Bitcoin guida il recupero
In parallelo con XRP, anche Bitcoin si muove in territorio positivo. Poco dopo le 9 ha toccato quota 44.500 dollari, con un +1,7% rispetto alla chiusura del giorno prima. Ethereum è sopra i 2.300 dollari (+2%), mentre altre criptovalute come Solana e Avalanche crescono meno ma comunque in modo significativo. Per Giovanni Cavallini, docente all’Università Bocconi esperto in finanza digitale, “il rimbalzo delle ultime ore dimostra che il settore non ha perso attrattiva tra gli investitori più attivi”.
Resta da vedere se questo nuovo slancio potrà durare nei prossimi giorni. Il mondo crypto aspetta ora segnali dalla Federal Reserve e novità sulle regole negli Stati Uniti e in Europa. Solo allora si potrà parlare davvero di un ritorno stabile della fiducia nelle criptovalute.
