XRP price plunge: What’s next for investors?

XRP price plunge: What’s next for investors?

XRP price plunge: What’s next for investors?

Corrado Pedemonti

22 Novembre 2025

Milano, 22 novembre 2025 – XRP, una delle criptovalute più importanti per capitalizzazione, ha attraversato una settimana complicata. Venerdì il suo prezzo è calato del 3% nelle ultime 24 ore, portandosi a 1,93 dollari. Questo calo ha fatto scivolare la moneta digitale sotto la soglia psicologica dei 2 dollari, sollevando dubbi tra gli investitori su quanto potrà durare questa fase negativa e quali livelli tecnici sarà importante tenere d’occhio.

XRP in bilico: il rischio di una correzione fino a 0,88 dollari

Le analisi tecniche indicano che sul grafico settimanale di XRP/USD si sta formando un megafono, noto anche come “broadening wedge”. Si tratta di una figura che mostra massimi in salita ma anche minimi in discesa. Gli esperti avvertono: “Se il prezzo dovesse rompere al ribasso la linea di tendenza inferiore, ora intorno a 1,80 dollari, potrebbe aprirsi la strada a una correzione più profonda”. Il bersaglio, in teoria, è fissato a 0,88 dollari, un livello che segnerebbe un calo del 54% rispetto ai prezzi attuali.

Prima di arrivare a questo punto, però, gli occhi degli operatori sono puntati su due supporti chiave: la media mobile semplice a 100 settimane (SMA), attorno a 1,60 dollari, e quella a 200 settimane, vicino a 1,05 dollari. Un trader attivo su Telegram commenta: “Solo se questi livelli tengono con decisione si potrà evitare un ulteriore scivolone”.

Vendite in aumento e investitori in perdita

L’umore tra chi detiene XRP si è fatto più negativo negli ultimi giorni. I dati di Glassnode mostrano che il 30D-EMA delle perdite realizzate giornaliere ha raggiunto i 75 milioni di dollari al giorno, un livello che non si vedeva da aprile. “Molti stanno vendendo in perdita, spinti dalla paura di nuovi cali”, si legge in un post pubblicato venerdì su X (ex Twitter) dall’account ufficiale di Glassnode.

A conferma di questo, l’indicatore Net Unrealized Profit/Loss (NUPL), che misura il rapporto tra profitti e perdite non realizzati, racconta una storia simile: dopo un periodo di euforia a dicembre 2024 (quando l’RSI settimanale aveva toccato quota 91), ora prevalgono ansia e rifiuto della realtà. Oltre il 41,5% dei detentori di XRP si trova “sott’acqua”, cioè con posizioni in perdita rispetto al prezzo d’acquisto.

Crollo dai massimi e rischio di nuove vendite

Il ribasso ha riportato XRP ai livelli di aprile. Venerdì si è toccato un minimo intraday di 1,81 dollari, secondo Cointelegraph Markets Pro e TradingView. Un dato che pesa se si pensa ai massimi pluriennali di metà luglio, quando il token era arrivato vicino a 3,66 dollari. Da allora, il valore si è dimezzato.

Cointelegraph sottolinea come la scarsa domanda “onchain” – cioè direttamente sulla blockchain – e le prese di profitto delle grandi mani (“whales”) potrebbero far aumentare la pressione sulle vendite nelle prossime settimane. Uno scenario che ricorda i momenti difficili del 2018 e del 2021, quando situazioni simili avevano anticipato forti correzioni.

Oscillatori tecnici e cosa aspettarsi da XRP

L’indice di forza relativa (RSI) settimanale è sceso a 39, segnalando una pressione ribassista crescente rispetto ai picchi di dicembre scorso. I più cauti attendono segnali chiari di inversione o almeno una stabilizzazione sopra i supporti fondamentali prima di tornare in campo.

L’attenzione resta alta per le prossime settimane: “Se la pressione delle vendite dovesse aumentare ancora, non si possono escludere nuovi minimi annuali”, confida un analista contattato da alanews.it. In questo momento, la parola d’ordine per investitori piccoli e grandi è prudenza.

Nota: Questo articolo non è una consulenza finanziaria. Ogni decisione d’investimento comporta rischi e va presa con attenzione.

Change privacy settings
×