XRP Notizie Oggi 11 Dicembre 2025: Aggiornamenti e Analisi in Tempo Reale su Ripple

Corrado Pedemonti

26 Dicembre 2025

Milano, 26 dicembre 2025 – Ripple (XRP) non smette di far discutere nel mondo delle criptovalute, tenendo alta l’attenzione tra investitori e addetti ai lavori. Oggi il token si è aggirato intorno a quota 0,61 dollari, secondo i principali siti di riferimento. Un valore che risente sia delle incertezze sul fronte normativo sia dei movimenti dei grandi player, con oscillazioni evidenti già dalle prime ore della giornata.

Ripple (XRP), il mercato tra incertezze e sfide

Il 2025 ha messo XRP su una strada a zigzag, stretto tra il contenzioso con la Securities and Exchange Commission americana e l’apertura di nuovi canali di pagamento, soprattutto in Asia. Secondo gli analisti di CoinMarketCap, la volatilità degli ultimi sei mesi ha messo in difficoltà i piccoli investitori. Ma la fiducia nel progetto non è del tutto venuta meno: “Gli scambi su Ripple rimangono tra i più alti per volume, nonostante le pressioni”, ha spiegato lunedì mattina Roberto Lodi, esperto milanese di finanza digitale. Un dato da non sottovalutare se si pensa che XRP conserva una capitalizzazione superiore ai 33 miliardi di dollari, restando nella top ten delle criptovalute più importanti.

I grafici recenti mostrano un andamento piatto, interrotto da brevi picchi legati alle sentenze o a dichiarazioni pubbliche degli esponenti della casa madre, Ripple Labs. Come lo scorso 18 dicembre, quando la notizia di una nuova udienza alla Corte Distrettuale di New York ha fatto schizzare il prezzo sopra i 0,65 dollari in meno di mezz’ora, per poi tornare rapidamente sui livelli consueti. “Il mercato segue ogni passo legale come fosse una partita a scacchi”, commentava ieri un trader attivo su Binance.

La battaglia legale e cosa aspettarsi

La controversia tra Ripple Labs e l’autorità americana dei mercati finanziari dura ormai da quasi cinque anni ed è ancora il fattore chiave per il destino del token. La SEC accusa la società californiana di aver venduto titoli non registrati; Ripple ribatte che XRP va considerato una valuta e non un titolo finanziario. A metà novembre la difesa ha depositato un nuovo documento ufficiale: “Puntiamo a far riconoscere la natura decentralizzata dell’ecosistema XRP”, ha detto Monica Long, presidente di Ripple Labs, durante una conferenza a Singapore.

Fonti vicine al dossier parlano di un clima più sereno dopo l’arrivo del nuovo direttore SEC, Amanda Sloane. Però una decisione definitiva non è attesa prima della primavera del 2026. “Ogni rinvio si riflette subito sul prezzo”, osservava ieri sera Lorenzo Falchi, docente all’Università Bocconi esperto di diritto dei mercati finanziari. Intanto diversi operatori scommettono su un accordo extragiudiziale o almeno su regole meno rigide per tutto il settore crypto negli Stati Uniti.

L’utilizzo concreto di XRP e gli sviluppi sul campo

Nonostante le ombre sul quadro normativo, Ripple spinge sull’adozione pratica del suo token. Il vero obiettivo resta inserirlo nei sistemi di trasferimento internazionale per banche e fintech. La soluzione chiamata “On Demand Liquidity” (ODL) – già usata da gruppi come SBI Holdings e Santander – consente pagamenti quasi istantanei in valuta estera usando proprio XRP come ponte.

Ad oggi più di 70 partner bancari hanno confermato l’uso sperimentale del sistema in Asia Sudorientale e Medio Oriente. Secondo dati interni diffusi a ottobre da Ripple Labs, le transazioni giornaliere sono cresciute del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il CEO Brad Garlinghouse lo ha ribadito in una tavola rotonda a Londra: “Stiamo risolvendo problemi concreti nel settore dei pagamenti internazionali”.

Cosa pensano gli investitori

Nei forum dedicati a Ripple (XRP) si respira un’aria incerta. Molti piccoli risparmiatori preferiscono aspettare: “Resto alla finestra almeno fino a primavera”, confessa Luca Gentili, romano ventottenne attivo su Reddit. Altri puntano sulla capacità storica della moneta di resistere agli shock di mercato. I professionisti consigliano prudenza: “Questa volatilità offre occasioni ma porta anche rischi – soprattutto ora che la normativa americana è ancora tutta da definire”, commenta Valeria Mauri, responsabile ricerca per Crypto360.

Non mancano poi gli investitori più distaccati dalle oscillazioni a breve termine. Per loro conta molto la tecnologia dietro alla moneta più che le variazioni quotidiane del prezzo. Nel frattempo nelle community Telegram girano dati, analisi ma anche fake news: segno evidente di un ecosistema sempre in movimento dove serve attenzione e prontezza.

Cosa ci aspetta nei prossimi mesi

Il destino di Ripple (XRP) resta legato alle decisioni dei tribunali americani ma anche – aspetto altrettanto importante – all’adozione pratica delle sue tecnologie da parte dei partner istituzionali. Se i volumi dovessero restare stabili sopra gli attuali livelli e arrivasse chiarezza dal fronte normativo Usa, molti puntano a un ritorno del prezzo oltre gli 0,70 dollari entro metà 2026. Fino ad allora il mercato resterà con l’orecchio teso, pronto a cogliere ogni novità dal fronte giudiziario e industriale.

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