XRP in crisi: sentiment ai minimi storici ma cresce la speranza di un rimbalzo rialzista

Corrado Pedemonti

6 Dicembre 2025

Milano, 6 dicembre 2025 – Dopo aver perso quasi un terzo del suo valore in appena due mesi, Ripple è finita al centro di un vero e proprio fuoco incrociato sui forum di settore e sulle piattaforme di social trading. È questo il quadro che emerge da un nuovo report uscito in questi giorni, che mette sotto la lente il sentiment degli utenti e gli effetti immediati sulla reputazione della criptovaluta. Un segnale che spinge molti a chiedersi quali saranno le prossime mosse della società e quali ripercussioni potrà avere sull’intero mercato.

Sentiment in caduta libera: cosa si dice online

Il report, realizzato da una società specializzata nell’analisi delle conversazioni sulle criptovalute, mostra come dall’inizio di ottobre il tono delle discussioni su Ripple (XRP) sia passato da una posizione neutrale a una decisamente negativa. “Tra metà ottobre e fine novembre abbiamo visto un cambio netto nell’umore della community,” spiega Marco Rinaldi, l’analista che ha guidato lo studio. Sui canali più frequentati – Reddit, X (ex Twitter), Telegram – cresce la sfiducia sulla tenuta del token e sulla capacità della piattaforma di mantenere le promesse fatte nei mesi scorsi.

Il colpo più forte è arrivato con la brusca caduta del prezzo: “Perdite vicine al 30% in così poco tempo hanno messo paura a tanti investitori al dettaglio, spingendoli a uscire dalle loro posizioni,” aggiunge Rinaldi. A confermare questa tendenza ci sono anche i dati on-chain pubblicati da CoinMarketCap: tra il 2 ottobre e il 4 dicembre la capitalizzazione di mercato di Ripple è scesa da circa 36 miliardi a poco più di 25 miliardi di dollari.

Dietro il crollo: cosa sta succedendo davvero

Ma cosa ha fatto scattare questa discesa? Per gli addetti ai lavori non si tratta di un singolo evento, ma di un mix di fattori. Al primo posto resta la lunga battaglia legale tra Ripple Labs e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti: anche se sono arrivate alcune sentenze favorevoli negli ultimi mesi, l’incertezza sulle regole pesa ancora molto. Poi c’è una fase generale di alta volatilità nel mondo crypto: bitcoin ed ethereum hanno vissuto oscillazioni altrettanto forti nello stesso periodo.

“I grandi investitori istituzionali stanno tenendosi lontani da XRP finché non si farà chiarezza sul quadro normativo,” ha raccontato ieri mattina a alanews.it un broker londinese. Questo clima alimenta ulteriori oscillazioni. Inoltre, la liquidità negli scambi si è ridotta: nelle ultime due settimane di novembre il volume medio giornaliero è calato del 18%, secondo i dati forniti da Kaiko Research.

Reazioni a caldo e scenari futuri

Nei gruppi Telegram italiani dedicati a Ripple si respira una certa tensione: “C’è molta frustrazione tra chi sperava in un rimbalzo veloce dopo l’estate,” racconta Elisa Capone, moderatrice di uno dei canali più seguiti. I messaggi sono per lo più anonimi e oscillano tra richieste di chiarezza sul futuro del progetto e scetticismo verso le strategie presentate durante i roadshow internazionali.

Molti utenti chiedono novità concrete sulle partnership istituzionali annunciate tra ottobre e novembre a Singapore durante una conferenza importante – finora però non ci sono notizie rilevanti. C’è però anche chi invita alla calma: “Siamo abituati a vedere cicli violenti tra rialzi e correzioni. Bisogna pensare al lungo termine,” commenta in chat un trader romano.

Un effetto domino sull’intero mondo crypto

La crisi che sta vivendo Ripple non si limita a questo token ma coinvolge tutto l’ecosistema delle criptovalute. Vari asset minori legati storicamente all’andamento di XRP hanno registrato cali a doppia cifra. Secondo una stima aggiornata pubblicata ieri da CryptoQuant alle 14:00, almeno sette token digitali hanno perso tra il 12% e il 20% nelle ultime sei settimane.

Gli esperti mettono in guardia sull’importanza delle percezioni nel mondo della finanza decentralizzata. “Le discussioni negative online possono scatenare un effetto domino che colpisce i prezzi molto più rapidamente dei mercati tradizionali,” osserva Riccardo Maggi, docente di Economia dei mercati digitali all’Università Bicocca. Resta comunque difficile prevedere quando potrà arrivare una svolta: per ora il consiglio è mantenere prudenza.

Intanto Ripple non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali nelle ultime 48 ore. In molti attendono segnali chiari già nelle prossime settimane – magari una dichiarazione pubblica o nuovi annunci su collaborazioni – per capire se il token saprà riguadagnare fiducia o se dovrà prepararsi a un lungo inverno sui mercati digitali.

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