Microsoft introduce una novità per i controller Xbox su Windows 11: il tasto centrale ora può aprire anche Task View, rendendo il gamepad uno strumento multifunzione.
Microsoft ha iniziato a testare una funzione inedita dedicata ai controller Xbox collegati a PC con Windows 11. Con le ultime build in anteprima, rilasciate nei canali Dev e Beta, il pulsante centrale con il logo della console non è più limitato alla sola apertura della Game Bar o allo spegnimento del dispositivo. Da oggi diventa un vero hub multifunzione, capace di gestire non solo l’esperienza videoludica ma anche la produttività quotidiana.
Come funziona il nuovo tasto multifunzione
Chi installa Windows 11 versione 25H2 build 26220.6682 o 24H2 build 26120.6682 può già provare la novità. Le combinazioni del tasto sono ora tre: una pressione breve continua ad aprire la Game Bar, una pressione prolungata attiva la Task View mentre tenendolo premuto a lungo si spegne il controller.

Questa evoluzione trasforma il pulsante in un vero centro di controllo. La Task View, già presente da tempo su Windows, permette di avere una panoramica completa di tutte le applicazioni aperte e di passare da una finestra all’altra con rapidità, senza dover toccare mouse o tastiera. Una possibilità che risulta particolarmente utile su dispositivi portatili o ibridi come le console ROG Ally e Ally X, progettate per garantire esperienze da gaming PC anche in mobilità.
I limiti delle build e le prossime novità di Windows 11
La sperimentazione non è priva di criticità. Microsoft ha segnalato la presenza di un bug che può causare crash del sistema quando il controller viene utilizzato via Bluetooth. In attesa di una correzione ufficiale, l’azienda consiglia di rimuovere manualmente il driver denominato XboxGameControllerDriver.inf dal menu Gestione Dispositivi di Windows.
Parallelamente, l’azienda ha pubblicato l’ISO ufficiale di Windows 11 25H2, anticipando così il rilascio generale previsto per ottobre. L’immagine, dal peso di circa 7 GB, è disponibile sul portale Insider e può essere usata per aggiornamenti in-place o reinstallazioni complete tramite strumenti come Rufus. La decisione di rendere disponibile in anticipo il file consente a tester e amministratori IT di effettuare valutazioni preliminari, in vista di un rollout globale che potrebbe introdurre altre novità legate all’integrazione fra hardware e sistema operativo.