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X ha fatto causa alla California: ecco perché

X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter di proprietà di Elon Musk, ha intentato una causa contro lo Stato della California venerdì 8 settembre per la legge AB 587, ossia quella sulla moderazione dei contenuti.

La legge AB 587 in California

In base alla legge AB 587, che il governatore della California Gavin Newsom ha firmato nel settembre del 2022, i siti di social media sono tenuti a rendere trasparenti i loro termini di servizio e le politiche di moderazione dei contenuti.

Devono inoltre presentare al Procuratore generale della California un rapporto semestrale che illustri in dettaglio come i loro attuali termini di servizio definiscono e moderano i discorsi di odio, estremismo, disinformazione, molestie e interferenze politiche straniere.

Le cause della denuncia di X

La denuncia di X Corp. sostiene che le politiche di moderazione dei contenuti dell’AB 587 violano le leggi sulla libertà di parola. Come si legge nella denuncia, l’AB 587 “costringe le aziende a impegnarsi in discorsi contro la loro volontà, interferendo in modo inammissibile con i giudizi editoriali costituzionalmente protetti di aziende come X Corp“.

La causa sostiene anche che è “difficile definire in modo affidabile” ciò che conta come discorso d’odio o disinformazione, citando che queste definizioni sono “spesso inficiate da pregiudizi politici”.

X ha qualcosa da nascondere?

Il deputato democratico Jesse Gabriel, autore dell’AB 587, ha dichiarato in un comunicato che l’AB 587 è una misura di pura trasparenza che richiede semplicemente alle aziende di essere trasparenti su se e come stanno moderando i contenuti. Non richiede in alcun modo politiche specifiche di moderazione dei contenuti – ed è per questo che è passata con un forte sostegno bipartisan“.

Gabriel ha poi aggiunto: “Se Twitter non ha nulla da nascondere, allora non dovrebbe avere obiezioni a questa legge“.

Foto EPA | @Patrick Pleul /POOL – Cryptohack.it

Le controversie di Musk verso la libertà di parola

La causa intentata da X Corp. è l’ultimo sviluppo del complicato rapporto di Musk e X con la libertà di parola e l’incitamento all’odio.

Dopo aver preso il controllo di Twitter nel 2022, Musk ha tagliato il team di moderazione dei contenuti a livello globale e ha sciolto il Consiglio per la fiducia e la sicurezza, che aveva lo scopo di affrontare i problemi della piattaforma, tra cui, ma non solo, i discorsi di odio, lo sfruttamento dei minori e le molestie.

Musk ha ripristinato gli account di personaggi controversi come Andrew Tate e ha sostenuto l’outlet di destra The Daily Wire. Ha anche citato in giudizio un’organizzazione non profit che si occupa di monitorare i discorsi d’odio online e ha sospeso dalla piattaforma i giornalisti che si occupavano di lui nei loro articoli, tra cui Matt Binder di Mashable.

Musk contro l’ADL

Più di recente, Musk ha criticato aspramente l’Anti-Defamation League, un’organizzazione ebraica per i diritti civili che combatte l’estremismo e l’antisemitismo. Ha apprezzato i post contro l’ADL sostenendo l’hashtag #BanTheADL e ha persino ipotizzato un’azione legale.

In particolare, l’ADL sostiene l’AB 587, la stessa legge per cui Musk ha fatto causa allo stato califoriano. Nel resoconto di AP News del 2022 sulla firma della legge, si legge che l’ADL e altri gruppi hanno cercato la legge in primo luogo, considerandola una necessità per contrastare i discorsi di odio online.

Matilde Brizzi

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