Dubai, 27 novembre 2025 – **Visa** ha stretto oggi un nuovo accordo con **Aquanow**, società canadese che si occupa di infrastrutture per pagamenti digitali, con l’obiettivo di allargare l’uso delle **stablecoin** nelle transazioni commerciali e finanziarie nell’area **CEMEA** (Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Africa). L’intesa, siglata questa mattina negli uffici di Downtown Dubai, punta a rendere più veloci e sicuri i trasferimenti internazionali tra banche, imprese e consumatori. Un passo importante che – nelle aspettative dei due partner – dovrebbe dare una spinta decisiva all’adozione su scala globale delle valute digitali ancorate al dollaro.
## Stablecoin: il ponte tra valute diverse
Da quanto si apprende da una nota ufficiale di **Visa**, il progetto prevede l’uso di **USDC**, la stablecoin creata da Circle e legata al dollaro americano, per regolare parte dei pagamenti internazionali. La scelta della regione **CEMEA** – che include mercati come Egitto, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Ucraina e Turchia – non è casuale. Qui il sistema bancario è spesso frammentato e i tempi per i trasferimenti internazionali sono ancora lunghi, a volte durano giorni.
“Vogliamo mettere a disposizione un’infrastruttura che renda i trasferimenti di denaro più semplici, trasparenti e meno costosi”, ha spiegato **Shaheb Kazmi**, responsabile dei prodotti digitali Visa per la regione CEMEA. Una frase breve ma che racchiude bene la direzione in cui punta il colosso delle carte di credito. Grazie alla partnership con **Aquanow** sarà possibile integrare le stablecoin nei canali Visa già attivi.
## Tecnologia che semplifica
Fondata nel 2018 a Vancouver e guidata da Phil Sham, la piattaforma **Aquanow** offre strumenti per gestire in tempo reale le conversioni tra valute tradizionali (fiat) e digitali. In pratica, permette a banche e aziende di trasformare dollari o euro in stablecoin – e viceversa – senza passare attraverso lunghe procedure manuali o ostacoli burocratici. Il sistema si basa su blockchain pubbliche (Ethereum su tutte) e utilizza protocolli crittografici per mantenere al sicuro i fondi.
“Per molte istituzioni finanziare passare al digitale è ancora una sfida sia dal punto di vista tecnico che normativo”, ha detto **Phil Sham**. “Con Visa vogliamo abbassare queste barriere.” Secondo fonti vicine ad Alanews.it, i primi test pilota dovrebbero partire tra gennaio e marzo 2026 nelle principali piazze finanziarie del Golfo.
## Perché puntare sulla regione CEMEA
Il mercato **CEMEA** si è dimostrato molto reattivo nell’adottare tecnologie fintech negli ultimi anni. I dati citati da Visa provenienti da Statista parlano chiaro: oltre il 40% delle rimesse dei lavoratori migranti in questa zona passa oggi tramite app digitali. Ma i costi rimangono alti – spesso oltre il 5% per ogni trasferimento – e le frodi non mancano.
In questo quadro, le **stablecoin** risultano una scelta strategica. Da un lato eliminano la volatilità tipica delle criptovalute tradizionali; dall’altro garantiscono tempi quasi immediati per le transazioni, come confermano diversi operatori locali. “Ricevere pagamenti in USDC ci permette di avere subito i fondi senza preoccuparci delle oscillazioni di prezzo”, racconta Ahmed El-Masry, imprenditore egiziano che gestisce una catena di negozi al Cairo. Il potenziale coinvolgimento è enorme: milioni di transazioni ogni anno potrebbero cambiare volto.
## Cosa cambia per banche e imprese
Se il sistema decollerà davvero, dicono gli esperti sentiti dalla nostra redazione, cambierà radicalmente il modo in cui le banche della regione gestiscono i rapporti internazionali. Oggi la maggior parte dei pagamenti passa attraverso corrispondenti bancari a Londra o Francoforte, accumulando costi extra. “Con le stablecoin si taglia fuori almeno un passaggio intermedio”, sottolinea l’economista turco **Selim Yilmaz**, docente alla Boğaziçi Üniversitesi. Anche le piccole imprese che faticano ad accedere ai circuiti bancari tradizionali potrebbero così trovare nuove opportunità.
Visa e Aquanow non hanno ancora rivelato numeri precisi sulle prime transazioni previste nei mesi iniziali, ma stime della società Chainalysis parlano di un mercato delle stablecoin nell’area **CEMEA** già sopra i 2 miliardi di dollari solo nel 2024.
## Il futuro dei pagamenti digitali
Resta però da capire come reagiranno le autorità regolatorie locali e quanto gli utenti finali accoglieranno queste novità. Intanto Visa tiene a sottolineare che “la sicurezza resta una priorità assoluta”. Aquanow annuncia inoltre nuove assunzioni nei Paesi chiave del progetto entro fine anno.
Il cammino non sarà semplice: restano questioni aperte sulla privacy dei dati e sul controllo antiriciclaggio. Ma la direzione è chiara. “Stiamo lavorando per un futuro in cui muovere denaro sia semplice come inviare un messaggio”, ha concluso con un sorriso **Shaheb Kazmi**, parlando ai cronisti nella hall dell’hotel Address Sky View di Dubai alle 9:30 di questa mattina. Solo allora forse la parola “stablecoin” smetterà di suonare strana anche nelle vie del Cairo o tra le grattacieli di Nairobi.