Uniswap: il token decolla con un balzo del 30% grazie a una notizia attesa

Uniswap: il token decolla con un balzo del 30% grazie a una notizia attesa

Uniswap: il token decolla con un balzo del 30% grazie a una notizia attesa

Cristina Manetti

17 Novembre 2025

New York, 17 novembre 2025 – Uniswap ha lanciato ieri una proposta che, secondo il fondatore Hayden Adams, potrebbe cambiare davvero le cose per il protocollo. La notizia, arrivata domenica sera con un post su X, ha subito acceso i riflettori: il token UNI è schizzato del 30% in 24 ore, arrivando a toccare quota 8,5 dollari, dopo aver superato anche i 10 durante un picco di volatilità. Il motivo? Un piano che rivede le commissioni e prevede un maxi burn da 100 milioni di UNI, con l’obiettivo di rimescolare le carte nel settore.

Uniswap cambia passo: governance sotto la lente

La proposta, chiamata “UNIfication”, arriva dopo anni di attesa e discussioni interne. Adams, insieme a Devin Walsh e Kenneth Ng, ha spiegato che il progetto punta a “allineare gli incentivi in tutta la community di Uniswap”. Il cuore dell’idea è un nuovo sistema di fee switch: una parte delle commissioni pagate dai trader non andrà più solo ai fornitori di liquidità, ma servirà a comprare e bruciare token UNI. In pratica, una fetta delle fee raccolte ridurrà la quantità di token in circolazione.

C’è anche un burn retroattivo in programma: dal tesoro verranno tolti 100 milioni di UNI, pari alle commissioni che sarebbero state accumulate se questo sistema fosse stato attivo fin dall’inizio. A prezzi attuali, si parla di un’operazione da circa 830 milioni di dollari. “È una mossa strategica”, ha detto Adams, “per rafforzare la fiducia nella governance e nel valore del token”.

Novità tecniche per più trasparenza

Non si tratta solo di soldi. Il team ha presentato anche alcune novità tecniche: arriveranno nuovi smart contract chiamati TokenJar e Firepit. Serviranno a rendere più chiara e programmabile la gestione delle commissioni. Questi strumenti saranno usati su tutte le versioni del protocollo, dalla v2 fino alla più recente Unichain.

Secondo la documentazione ufficiale, questa nuova struttura aiuterà a tenere sotto controllo le transazioni e la distribuzione delle commissioni, rispondendo alle richieste di maggiore trasparenza arrivate dalla community negli ultimi mesi.

Il conto alla rovescia per la svolta

Il team Uniswap ha tracciato una tabella di marcia precisa: sette giorni per raccogliere commenti e suggerimenti dalla community, poi cinque giorni di voto vero e proprio. Solo se la proposta passa, scatteranno i dieci giorni finali per mettere in pratica i cambiamenti sulla blockchain.

In totale, ventidue giorni per chiudere il cerchio. “Abbiamo scelto questi tempi per coinvolgere il più possibile la community”, ha spiegato Adams durante una sessione di domande e risposte con gli utenti.

Tra norme e mercato: un momento decisivo

Questa proposta arriva in un momento delicato per il settore. Negli ultimi anni, Uniswap Labs ha dovuto frenare la propria partecipazione alla governance a causa delle incertezze normative negli Stati Uniti. Adams ha ricordato come la pressione della SEC, guidata da Gary Gensler, abbia fatto spendere al team “migliaia di ore e decine di milioni di dollari” in consulenze legali.

Ora, con una nuova legge in discussione al Congresso e un clima un po’ più disteso, il protocollo sembra pronto a ripartire. “Finalmente possiamo proporre cambiamenti strutturali”, ha ammesso Adams.

Il mercato ha risposto con entusiasmo: nelle prime ore dopo l’annuncio, il token UNI è volato oltre i 10 dollari (+60%), per poi stabilizzarsi intorno agli 8,5 dollari, comunque con un rialzo del 30% rispetto al giorno prima. Gli esperti notano come questa mossa abbia riacceso l’interesse sia degli investitori istituzionali che di quelli retail.

Cosa succederà ora

Ora resta da vedere se la community darà l’ok nei tempi previsti. Nei prossimi giorni si prevede un confronto acceso, soprattutto sulla redistribuzione delle commissioni. Per ora, però, il sentimento dominante è quello di una svolta attesa da tempo.

“Uniswap può finalmente guardare avanti”, ha concluso Adams. E, almeno a giudicare dalla reazione del mercato, sembra proprio che la strada sia tracciata.

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