Ue contro Google: avviata un’indagine per uso di contenuti degli editori per l’IA

Indagine Ue su Google

Indagine Ue su Google | Pixabay @400tmax - Cryptohack

Federico Liberi

9 Dicembre 2025

L’Ue indaga su possibili pratiche sleali di Google nell’uso dei contenuti editoriali per l’IA: la situazione e le possibili infrazioni

La Commissione europea ha avviato una indagine antitrust nei confronti di Google per verificare un possibile abuso di posizione dominante nell’uso dei contenuti degli editori online e dei video caricati su YouTube per l’addestramento dei propri servizi di intelligenza artificiale generativa. L’iniziativa della Commissione punta ad accertare se Mountain View abbia sfruttato tali contenuti senza offrire una compensazione adeguata agli editori e senza permettere loro di opporsi all’utilizzo, condizionando altrimenti l’accesso al traffico di Google Search, fondamentale per molti operatori del settore.

Le preoccupazioni della Commissione europea

Secondo quanto riferito da Bruxelles, Google avrebbe imposto condizioni contrattuali ingiuste agli editori e creatori di contenuti, ottenendo un accesso privilegiato ai materiali da loro prodotti. Particolare attenzione è rivolta alla cosiddetta “politica sull’abuso della reputazione dei siti” adottata da Google, che avrebbe declassato i siti web degli editori nei risultati di ricerca se presentavano contenuti di partner commerciali, con conseguente perdita di traffico e ricavi per gli editori stessi. Questa pratica, sostiene la Commissione, potrebbe violare il Digital Markets Act (DMA), norma europea che impone condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie nell’accesso ai siti web degli editori.

La vicepresidente esecutiva dell’Ue, Teresa Ribera, ha sottolineato che “una società libera e democratica si fonda su media diversificati e libero accesso all’informazione”, evidenziando che i benefici dell’IA non devono avvenire a scapito dei principi fondamentali delle società europee. L’indagine sarà condotta con priorità e, in caso di conferma delle pratiche sleali, Google potrebbe affrontare sanzioni fino al 10% del suo fatturato mondiale, che possono salire al 20% in caso di recidiva.

Le tensioni con gli editori e il test controverso di Google

Parallelamente all’indagine, Google ha avviato un test temporaneo che limita la visibilità dei contenuti giornalistici su Google Search, Google News e Discover per una piccola percentuale di utenti in otto Paesi europei, tra cui l’Italia. La misura, secondo il colosso statunitense, risponde a richieste di maggior trasparenza da parte di editori e autorità europee sull’impatto dei contenuti di notizie sul traffico di ricerca.

Gli editori europei, rappresentati da associazioni come EMMA, ENPA e NME, hanno espresso forte critica per la mancanza di consultazione e per la potenziale minaccia a un settore già in difficoltà, chiedendo a Google la sospensione immediata del test e l’apertura di un dialogo costruttivo. Google ha replicato sottolineando il proprio impegno nell’ecosistema delle notizie e ribadendo che il test non influirà sui pagamenti agli editori previsti dalla direttiva europea sul diritto d’autore.

La vicenda si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte delle autorità europee, che mirano a tutelare la libertà di informazione e il pluralismo nel mercato digitale, assicurando condizioni di concorrenza eque per tutti gli attori coinvolti.

Change privacy settings
×