Austin, 26 novembre 2025 – Il **Texas** ha fatto il primo passo concreto per costruire una **riserva di Bitcoin**, acquistando ieri criptovaluta per un valore di **5 milioni di dollari**. L’operazione, eseguita tramite l’ETF IBIT di BlackRock, segna l’avvio ufficiale di un progetto che da mesi accendeva il dibattito politico e finanziario negli Stati Uniti, soprattutto tra chi gravita intorno al governatore Greg Abbott. A confermare la transazione è stato stamattina Charles Garrett, responsabile del fondo sovrano texano, con una breve nota inviata alle principali agenzie finanziarie.
## Il primo acquisto: 5 milioni tramite ETF
La documentazione depositata alla **Securities and Exchange Commission (SEC)** rivela che l’investimento iniziale del fondo texano è arrivato attraverso l’acquisto di quote dell’**ETF IBIT**, gestito da **BlackRock**, uno dei maggiori attori globali nel campo dell’asset management. Questo ETF permette di esporsi al **Bitcoin** senza dover gestire direttamente le chiavi private delle criptovalute. Garrett ha spiegato che si è scelto questo metodo “per motivi di sicurezza e rispetto delle norme”, evitando così i rischi tecnici e burocratici legati alla gestione diretta degli asset digitali.
Certo, 5 milioni sono solo una piccola parte rispetto al totale delle riserve statali (il fondo texano gestisce oltre 200 miliardi). Ma la scelta ha un forte valore simbolico. “È un test, uno sguardo verso il futuro”, ha detto un funzionario vicino all’operazione, sottolineando come il **Texas** sia tra i primi enti pubblici americani a inserire ufficialmente i criptoasset nel proprio portafoglio.
## Una scommessa sul lungo periodo: perché il Texas punta su Bitcoin
L’iniziativa nasce in un momento in cui negli Stati Uniti si discute molto di **autonomia finanziaria** e diversificazione degli investimenti pubblici. Secondo fonti vicine alla stampa locale – e mai smentite dai vertici texani – il piano prevede acquisti regolari di **criptovalute**, con un aumento graduale nel corso degli anni. L’obiettivo è chiaro: ridurre la dipendenza dagli asset tradizionali e avere strumenti più flessibili contro l’inflazione.
Il governatore Abbott aveva già mostrato interesse per le valute digitali in diversi incontri pubblici e su X (ex Twitter), parlando apertamente di “un Texas che guarda avanti e non resta indietro sulle nuove tecnologie finanziarie”. Alcuni deputati repubblicani hanno appoggiato questa linea, mentre dall’opposizione democratica sono arrivate critiche sulla “vera solidità dei criptoasset” e sui rischi legati alla loro volatilità.
## Reazioni dal mercato e dagli esperti
L’annuncio del primo acquisto ha attirato l’attenzione degli operatori finanziari. I dati di apertura della giornata mostrano una leggera crescita nelle quotazioni del **Bitcoin**, mentre alcuni analisti, come l’economista Joshua Doyle dell’Università di Houston, hanno definito questa mossa “un segnale che potrebbe spingere altri stati o enti pubblici a fare scelte simili”.
Non tutti però sono convinti della bontà dell’operazione. Lisa Howard, esperta in regolamentazione bancaria, ha avvertito che “la gestione delle criptovalute richiede prudenza: i rischi normativi non sono affatto trascurabili, soprattutto per le istituzioni pubbliche”. Anche dalla Federal Reserve sono arrivati richiami a mantenere “un equilibrio tra innovazione e stabilità”.
## Il Texas come laboratorio finanziario
Questo primo investimento viene visto da molti come una prova generale in vista di interventi più consistenti. Nel frattempo, il fondo sovrano texano seguirà da vicino l’andamento dei prezzi e la funzionalità dell’ETF, senza escludere in futuro acquisti diretti di criptovaluta fisica o l’ampliamento del portafoglio con altre asset class digitali.
Da Austin a Houston fino a Dallas, il tema anima le discussioni tra imprenditori locali e investitori. A Bastrop, cittadina vicino alla capitale, si organizzano già workshop sull’**educazione finanziaria alle criptovalute**, segno che la questione sta guadagnando terreno anche tra chi non è addetto ai lavori.
“Procediamo con cautela ma convinti che l’innovazione debba passare anche dai portafogli pubblici”, ha sintetizzato Garrett. Una frase che riassume bene lo spirito della scommessa texana: piccoli passi, occhi puntati al futuro senza perdere di vista – almeno per ora – le regole della finanza tradizionale.