Tabella degli Anni per Fare Soldi: Verità o Mito Diffuso sui Social?

Corrado Pedemonti

17 Dicembre 2025

Milano, 17 dicembre 2025 – Da tempo, nelle community finanziarie online gira una foto particolare: un foglio ingiallito dal tempo, con lettere tracciate a mano, probabilmente con una penna stilografica. In alto campeggia il titolo: “Periods When to Make Money – Periodi in cui fare soldi”. Nonostante la sua popolarità, sull’autore di questo documento pesa un alone di mistero. Qualcuno lo associa a W.D. Gann, famoso analista e trader americano dei primi del Novecento, noto per l’ossessione verso i cicli di mercato e i grafici fatti a mano. Ma come spiega Andrea Ferri, ricercatore all’Archivio Storico della Borsa di Milano, “nessuna fonte affidabile conferma che sia opera di Gann. È più una leggenda digitale che altro”.

Il foglio che spopola sul web

Negli ultimi tre anni, la foto di questo documento ha fatto il giro dei forum, dei canali Telegram, dei gruppi Facebook e persino dei video su TikTok, soprattutto quando i mercati diventano turbolenti. Molti la trattano come un oracolo: c’è chi la interpreta come una tabella per prevedere i guadagni e chi la cita nelle discussioni sulle strategie d’investimento. Sul foglio ci sono mesi e settimane in cui, secondo l’autore anonimo, sarebbe più facile fare profitti in Borsa: “Dal 18 gennaio al 25 febbraio”, “dall’8 giugno al 18 luglio”, “dal 15 ottobre al 20 novembre”. Date precise, spesso accompagnate da brevi annotazioni in inglese come “bullish trend likely” o “caution after mid-March”.

Curiosamente, tracce di questo documento si trovano già su forum finanziari del 2010. Alcuni post mostrano scansioni da collezioni private; altri ipotizzano legami con vecchi manuali americani di trading.

Gann o no? Dubbi e ipotesi

Il nome più citato nei commenti e negli articoli amatoriali è sempre quello di W.D. Gann. Nato nel 1878 in Texas, Gann è considerato uno dei padri dell’analisi tecnica moderna. I suoi libri – come “The Tunnel Thru the Air” o “45 Years in Wall Street” – sono ancora letti e studiati dagli addetti ai lavori e dagli appassionati. Ma chi cerca questo misterioso foglio negli archivi ufficiali (come la Library of Congress a Washington o il Gann Museum a Lufkin) non trova nulla.

“La voglia di attribuire ogni previsione ciclica a Gann è forte,” spiega Mario De Vecchi, docente di Storia della Finanza alla Bocconi, “ma spesso si esagera un po’. Questo documento potrebbe essere stato scritto da un suo allievo o da un trader degli anni ’60 che voleva richiamare quell’atmosfera pionieristica”.

Certo è che nessuna casa editrice o rivista dell’epoca menziona questa tabella.

Tra mito digitale e realtà

La forma del foglio – quasi come una tabella scolastica con i mesi ben allineati e le finestre temporali segnate – contribuisce a renderlo ancora più intrigante. I più giovani lo chiamano il “codice segreto di Wall Street”. Influencer della finanza su Instagram e YouTube hanno anche realizzato versioni digitali aggiornando le date secondo i trend recenti o aggiungendo note sull’andamento delle criptovalute.

Ma molti esperti restano cauti. Come dice Sara Montanari, consulente in una società milanese di asset management: “Non ci sono prove che queste previsioni abbiano basi solide. I mercati oggi sono molto diversi rispetto agli anni ’20 o ’30 e quelle finestre spesso coincidono con trimestrali o scadenze fiscali”.

Il richiamo per i piccoli risparmiatori

Nonostante il parere critico degli specialisti, questa tabella continua a circolare tra piccoli risparmiatori e chi si sta avvicinando ora agli investimenti. C’è chi la stampa e la appende vicino alla scrivania come portafortuna; altri si affidano alle date indicate per aprire o chiudere posizioni.

“Quando vedo quelle finestre suggerite dal documento,” racconta Giulio N., giovane investitore romano attivo nel gruppo Facebook ‘Finanza Pop’, “non posso fare a meno di chiedermi se ci sia qualcosa di vero sotto tutto questo. Forse è solo suggestione… ma ci provo comunque”.

Leggenda digitale o realtà? Il fascino delle scorciatoie

In un mondo dove le strategie complicate sono spesso riservate ai professionisti e nessuno ha formule magiche per vincere sempre, documenti come quello attribuito a Gann mostrano quanto sia forte il bisogno umano di trovare scorciatoie e certezze rapide. Nel mondo digitale del 2025 basta poco perché una vecchia foto sbiadita diventi leggenda.

E anche se quelle date restano senza prove concrete, il fascino del mistero – almeno tra gli utenti social – sembra destinato a durare ancora a lungo.

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