Strategy Resiste al Primo Ribilanciamento del Nasdaq 100 e Rafforza le Quote in Bitcoin Nonostante il Calo del 15%

Salvatore Broggi

13 Dicembre 2025

New York, 13 dicembre 2025 – Strategy resta nel Nasdaq 100 dopo la prima revisione dell’anno, consolidando la sua posizione tra i titoli tecnologici più importanti di Wall Street. Nel frattempo, continua a comprare Bitcoin, nonostante il crollo in Borsa che nell’ultimo mese ha superato il 15%. La conferma è arrivata venerdì sera, quando il Nasdaq ha pubblicato la lista delle aziende confermate e di quelle che entrano nell’indice, che raccoglie le cento società tecnologiche a maggiore capitalizzazione.

Strategy confermata nel Nasdaq 100 e la corsa ai Bitcoin

Rimanere tra i componenti del Nasdaq 100 non era affatto garantito per Strategy. Nelle settimane scorse, alcuni esperti avevano messo in dubbio la sua permanenza, vista la volatilità del titolo. E invece, nonostante il calo registrato tra novembre e dicembre, la società guidata da Michael Saylor è rimasta nel gruppo ristretto dei grandi nomi della tecnologia e dei servizi digitali. Una decisione che per Rachel Li, gestore di portafoglio, “dimostra quanto Strategy sia ancora rilevante nel settore e capace di tenere botta in momenti difficili”.

Parallelamente alla revisione dell’indice, il consiglio di Strategy ha continuato ad acquistare Bitcoin in modo mirato, aumentando una riserva già molto consistente. Solo nell’ultima settimana, secondo i documenti alla SEC, sono entrati circa 2.500 BTC in più nel portafoglio della società, che ora supera le 195mila unità. “Il Bitcoin resta un pilastro della nostra strategia finanziaria”, ha detto lo stesso Saylor durante una call con gli azionisti. “Anche se l’azione subisce delle oscillazioni.”

I numeri dietro il titolo e la linea dell’azienda

Nonostante il trend negativo sul mercato – con le azioni Strategy scese da 728 a 617 dollari nell’ultimo mese – l’azienda non intende cambiare rotta. Il calo riflette l’incertezza sui mercati riguardo alle criptovalute e le prese di profitto dopo i rally di settembre e ottobre.

Venerdì mattina a New York, all’apertura delle contrattazioni, il titolo ha continuato a perdere terreno. Nella sala del Nasdaq, poco dopo le 9.30 locali, si sentiva un certo nervosismo: alcuni operatori hanno definito questa fase come una “correzione fisiologica” dopo i massimi recenti. John Harper, broker della First Trading Securities, ha detto che “la scelta di accumulare Bitcoin piace a una parte degli investitori più legati alle criptovalute”. Altri però restano scettici sulla sostenibilità della strategia se dovesse aumentare la volatilità.

Il peso delle criptovalute nel profilo di Strategy

Il ruolo di Strategy nel Nasdaq 100 è piuttosto particolare rispetto agli altri titoli: buona parte del suo bilancio dipende dalle oscillazioni del mercato crypto. Bloomberg stima che oltre il 60% del valore complessivo dell’azienda sia direttamente o indirettamente legato ai Bitcoin in portafoglio. Una situazione unica che desta curiosità ma anche qualche dubbio nei consigli d’amministrazione delle grandi società d’investimento americane.

Dopo l’aggiornamento annuale dell’indice – sempre nella seconda settimana di dicembre – il Nasdaq ha confermato anche l’uscita di nomi storici come Sirius XM e Old Dominion Freight Line, mentre dentro sono entrate nuove realtà come Arm Holdings. In questo scenario, la scelta di mantenere Strategy viene letta come un segnale: “Wall Street sembra pronta ad accettare sempre più realtà legate al mondo delle criptovalute”, ha spiegato Stephen Grant, docente di finanza alla Columbia University.

Reazioni degli investitori e cosa aspettarsi

La notizia della permanenza nell’indice è stata accolta con prudenza dagli investitori. Sui social network molti piccoli azionisti si sono espressi con moderazione: “Meglio dentro che fuori”, si leggeva in un post su X venerdì sera. Da Strategy filtra invece un certo ottimismo: la linea resta quella degli ultimi mesi – comprare Bitcoin quando i prezzi calano.

Nei prossimi mesi si prevede nuova volatilità sia per le azioni sia per l’intero settore crypto. Come reagirà il mercato resta un punto interrogativo: molto dipenderà dall’andamento del prezzo del Bitcoin e dalla capacità di Strategy di mantenere fiducia tra gli investitori grandi e piccoli.

In ogni caso questa conferma tra i big del Nasdaq fa capire che – almeno per ora – Wall Street continua a puntare anche sulle realtà che scommettono sulle nuove frontiere finanziarie. Anche se i rischi restano alti e le incertezze non mancano.

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