Milano, 23 dicembre 2025 – Si fa sempre più intensa l’attesa tra gli appassionati di criptovalute per il possibile airdrop di Lighter, la nuova piattaforma DeFi che in questi giorni ha catturato l’attenzione di investitori e addetti ai lavori. Secondo i dati raccolti da Polymarket, uno dei principali mercati di previsioni decentralizzati, la probabilità che l’evento avvenga ha raggiunto il 86% nelle ultime ore, mentre le voci dal settore si moltiplicano e si fanno sempre più insistenti.
Polymarket e Hyperliquid: il fermento cresce
Da martedì mattina, nelle community Telegram e Discord dedicate alla finanza decentralizzata, il discorso ruota tutto intorno ai dati di Polymarket e al debutto della criptovaluta LIT nel premarket di Hyperliquid. Questa piattaforma di trading, nota agli appassionati per la rapidità con cui intercetta trend nuovi, ha messo LIT in anteprima, una mossa che per molti segnala che il lancio ufficiale è dietro l’angolo.
“Quando un asset appare in premarket su Hyperliquid vuol dire che c’è un’aspettativa concreta sull’imminente airdrop,” spiega Davide Cardone, analista di ChainLab. “Molti investitori si muovono proprio seguendo questi segnali.” Intanto su Polymarket si registrano volumi in crescita: l’86% indicato è un record, superiore persino alle stime fatte prima di eventi simili legati a progetti come Blast o StarkNet.
Il countdown: wallet allocations fino a venerdì
Gli sviluppatori di Lighter hanno annunciato sui canali ufficiali X (ex Twitter) che la finestra per registrare le wallet allocations — cioè indicare gli indirizzi validi per ricevere i token — chiuderà venerdì 27 dicembre alle 18 ora italiana. Solo chi completerà questa operazione entro quella data potrà partecipare all’airdrop, anche se i dettagli su come verranno distribuiti i token restano top secret.
“La chiarezza su chi riceve i token è fondamentale,” sottolinea Marco Pedretti, avvocato esperto in diritto digitale. “In passato ci sono state polemiche quando i criteri cambiavano all’ultimo momento o non erano chiari.” La scelta di fissare la scadenza proprio vicino alle feste ha sorpreso diversi utenti: secondo alcuni sarebbe un modo per premiare chi è più attivo e informato.
Numeri e dati: dove siamo arrivati
Negli ultimi tre giorni, secondo Dune Analytics, sono stati contati oltre 120mila wallet potenzialmente idonei all’airdrop. La maggior parte proviene da Stati Uniti, Corea del Sud ed Europa Occidentale. Il prezzo del token LIT nel premarket Hyperliquid si aggira intorno ai 2,10 dollari, con picchi di forte volatilità soprattutto tra lunedì e martedì notte.
Qualcuno come Francesco Pini di CryptoItalia osserva: “Il volume anomalo su Hyperliquid spesso precede annunci ufficiali nelle ore successive.” Tuttavia, nessuna conferma arriva direttamente dal team Lighter sul lancio imminente dei token: “Fino a un comunicato formale resta tutto da vedere,” avverte Pini.
Attese della community e insidie
Nel frattempo, sui forum specializzati come Reddit r/airdrop e nei Discord dedicati si moltiplicano le domande sulla sicurezza delle procedure e sulla reale portata delle ricompense. Qualcuno ha già segnalato tentativi di phishing: circolano link falsi e siti clone. Gli amministratori hanno lanciato più avvisi multilingue per mettere in guardia gli utenti.
“Un airdrop così atteso attira inevitabilmente anche i truffatori,” conferma Elena Fabbri, moderatrice di un noto canale italiano. “Abbiamo bloccato decine di utenti che diffondevano indirizzi sospetti nelle ultime 48 ore.” Il consiglio resta uno solo: affidarsi solo ai canali ufficiali del progetto.
Il futuro resta incerto
Solo venerdì sera, dopo la chiusura delle wallet allocations, si potrà capire se le speranze della community troveranno conferma o se – come spesso accade nel mondo cripto – tutto verrà rimandato. Nel frattempo cresce l’attesa ma non mancano anche dubbi e prudenza.
“C’è tanto entusiasmo ma anche cautela,” conclude Cardone. “La storia degli airdrop insegna a non dare nulla per certo prima dell’annuncio ufficiale.” Nel panorama sempre complicato della finanza decentralizzata, il caso Lighter dimostra una cosa chiara: a volte è proprio l’attesa a diventare la notizia.