Milano, 14 novembre 2025 – Novembre si conferma un mese turbolento per i mercati, con forte volatilità e una generale debolezza che non risparmiano le criptovalute. Tra i token più importanti, Sui (SUI) e Solana (SOL) sono quelli che stanno soffrendo di più. Il quadro si è complicato ulteriormente dopo che alcuni supporti tecnici fondamentali sono stati infranti. Intanto, il settore tiene il fiato sospeso in attesa delle decisioni della Camera americana sullo shutdown federale, un voto previsto per il pomeriggio del 12 novembre a Washington. Questo appuntamento è stato uno dei principali motivi di incertezza. Tuttavia, per molti analisti, il vero punto di svolta sarebbe stato l’annuncio – o meno – di un accordo politico. Nel frattempo, altre tensioni hanno continuato a pesare sul mercato.
Sui e Solana in calo: i numeri che non mentono
Gli ultimi dati parlano chiaro: Solana ha perso il 16,58% del suo valore dall’inizio di novembre, mentre Sui ha ceduto il 14,35%. Questi dati, visibili sui grafici delle piattaforme più seguite, confermano la fatica delle due criptovalute a riprendersi dopo le recenti perdite. In un clima così incerto, pochi token mostrano segnali positivi. Tra questi spicca Polkadot, che nello stesso periodo ha guadagnato un brillante 7,20%.
Secondo gli esperti del settore, il calo di Sui e Solana va letto dentro un quadro più ampio, fatto di inquietudini macroeconomiche e di attesa per le mosse politiche dagli Stati Uniti. “Il mercato resta molto prudente – racconta un trader milanese che segue da vicino queste monete – perché le variabili geopolitiche e le regole da parte delle autorità sono ancora tutte in sospeso”.
Sui in difficoltà: cosa dicono i numeri
Entrando nel dettaglio, il prezzo di Sui (SUI) è in discesa da settimane. Oggi il token si aggira intorno ai 2,025 USDT, con un calo del 14,31% solo a novembre, che segue una chiusura di ottobre negativa del 27,5%. Da inizio anno, la perdita complessiva supera il 50%, mentre la distanza dal massimo storico (l’ATH di 5,3687 USD toccato a gennaio) è di oltre il 62%.
Guardando al grafico settimanale, si vede come Sui abbia toccato l’ultimo picco importante a luglio (4,443 USDT), prima di iniziare una lunga discesa. A ottobre, un vero e proprio “flash crash” ha rotto sia il supporto tecnico sia la media mobile a 50 settimane, con un minimo a 0,56 USDT. Dopo un rapido rimbalzo, nelle ultime quattro settimane è tornata la pressione al ribasso. Ora la resistenza da superare è intorno ai 2,95 USDT: solo con una spinta decisa sopra questo livello potrà sperare in un recupero più solido.
Sui: cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Sul fronte giornaliero, Sui ha sfiorato di recente un supporto importante a 1,78 USDT — un livello già indicato nelle analisi dei primi di novembre. Da lì è partito un tentativo di risalita, che però si sta trasformando in una fase di stallo. La prima barriera da oltrepassare per vedere segnali di forza è a 2,27 USDT; superato questo ostacolo, la strada verso i 2,55 USDT potrebbe aprirsi. Se invece il supporto a 1,78 USDT dovesse cedere, si aprirebbe la strada a una nuova discesa, con possibile target intorno a 1,05 USDT.
Solana tra difficoltà e livelli chiave da tenere d’occhio
Anche per Solana (SOL) la situazione resta delicata. Dal massimo di metà settembre (253 USDT), la tendenza è chiaramente al ribasso: massimi e minimi sempre più bassi, con un test del supporto a 175 USDT durante il flash crash di ottobre. Questo livello corrisponde al 50% di Fibonacci del movimento tra il minimo di aprile (95,26 USDT) e il massimo di settembre. Il successivo rimbalzo non è però bastato a invertire la rotta.
La scorsa settimana Solana ha rotto al ribasso i 175 USDT, accelerando la discesa. Il tentativo di recupero si è fermato ieri sulla prima resistenza a 170 USDT. Per vedere un segnale di forza più chiaro, Solana deve superare la fascia tra 176 e 193 USDT. Al contrario, se dovesse cedere il minimo a 146 USDT, potrebbe aprirsi spazio per nuove discese fino a circa 128 USDT.
Mercato crypto sotto pressione: la parola d’ordine è prudenza
In sintesi, novembre si conferma un mese complicato per criptovalute come Sui e Solana, messe sotto pressione da fattori tecnici e dall’incertezza economica globale. Gli operatori restano in attesa. “Serve chiarezza politica e un quadro regolatorio più stabile – spiega un analista romano – solo allora potremo vedere segnali più netti dal mercato”. Per ora, la cautela è la regola tra investitori e addetti ai lavori.
