Sinner non sbaglia: travolge Musetti con un netto 6-1, 6-4, 6-2 e dimostra ancora una volta perché è il numero 1 al mondo. Tra venerdì e sabato la sfida contro il canadese per un posto nella finale.
È finito senza sussulti, ma con un senso di inevitabilità. Jannik Sinner ha vinto il derby tutto italiano contro Lorenzo Musetti ai quarti degli Us Open 2025, con un punteggio severo: 6-1, 6-4, 6-2. Un match senza storia, dominato dal primo all’ultimo game. Jannik ha mostrato quella freddezza e quel cinismo che in passato gli erano talvolta mancati. E lo ha fatto proprio contro un amico, un compagno di Coppa Davis, che non è riuscito a tenergli testa in uno dei palcoscenici più importanti della stagione.
Non è solo la semifinale a far notizia. A bordocampo, durante i festeggiamenti per la vittoria su Bublik, uno spettatore ha tentato di aprire la borsa di Sinner. L’episodio è stato bloccato in tempo dalla sicurezza, ma ha generato allarme. Il campione italiano ha commentato con lucidità l’accaduto: “Ci sono cose che non dovrebbero mai succedere, per fortuna non è successo nulla di grave”.
Il dominio di Jannik e l’inizio perfetto: Musetti non entra mai in partita
Il match si apre con un Sinner aggressivo, preciso, dominante. Tiene il servizio con un ace, poi strappa subito la battuta a Musetti, che appare disorientato. La pressione psicologica di affrontare il numero 1 al mondo, sotto gli occhi del pubblico del Centrale di Flushing Meadows, sembra azzerare le sue energie.

Nel primo set, in soli 27 minuti, Jannik chiude 6-1, con colpi profondi, angolati, sempre propositivi. Il pubblico americano, distratto e rumoroso, sembra più concentrato sulle birre che sul tennis, ma Sinner resta concentrato. Anche nel secondo set Lorenzo prova a risalire, crea qualche grattacapo, ma l’inerzia non cambia. Sul 4-4 arriva il break decisivo: un doppio fallo di Musetti spalanca la strada al secondo parziale perso.
La terza frazione vede un tentativo di reazione: quattro palle break per Musetti nel terzo game, tutte cancellate da un Sinner glaciale con servizi vincenti e colpi da fondo campo. Alla fine è ancora Jannik a chiudere con un 6-2 che racconta tutto: solidità mentale, dominio tecnico, fiducia incrollabile.
Obiettivo finale: semifinale con Auger-Aliassime e possibili incroci con Djokovic o Alcaraz
La semifinale è in programma nella notte tra venerdì e sabato, non prima dell’1:00 italiana. Jannik sfiderà il canadese Felix Auger-Aliassime, reduce da un ottimo torneo e dalla vittoria su Alex De Minaur. Ma i favori del pronostico sono tutti per l’azzurro. Dall’altra parte del tabellone, Djokovic e Alcaraz si affronteranno alle 21:00 di venerdì, in un match che promette spettacolo.
L’eventuale finale, quindi, potrebbe trasformarsi in una sfida generazionale: contro Nole per scrivere la storia, o contro Alcaraz per confermare il dominio del futuro.
Sinner, intanto, si gode la vittoria e ringrazia il pubblico: “Grazie agli italiani per essere rimasti svegli, è un orgoglio portare il tricolore così in alto”. Poi una riflessione che racconta la sua maturità: “Quando siamo in campo l’amicizia va messa da parte, ma dopo la stretta di mano siamo di nuovo compagni di squadra. Musetti ha giocato un buon torneo e sono sicuro che sarà sempre più competitivo anche sul cemento”.
I numeri del match confermano la sua supremazia: 10 ace, 91% di punti vinti sulla prima, 28 vincenti. Ma più delle statistiche, colpisce la capacità di alzare il livello nei momenti importanti. Non trema, non arretra, non sbaglia.
La sensazione è che Jannik stia vivendo un momento speciale, in cui ogni tassello – fisico, mentale, tecnico – è al posto giusto. L’Italia può sognare, e con lui in campo, quel sogno ha contorni sempre più definiti.