Roma, 20 novembre 2025 – Creare un bot su Telegram è diventato uno dei desideri più comuni tra gli utenti italiani. Sempre più persone cercano strumenti digitali per automatizzare le attività di tutti i giorni o semplicemente per curiosità verso la tecnologia. Telegram, la famosa app di messaggistica fondata da Pavel Durov, offre da tempo la possibilità di integrare bot, piccoli “assistenti virtuali” che rispondono a comandi, offrono servizi e interagiscono direttamente nelle chat. Ma come si fa a creare un bot su Telegram? Quali sono i passaggi fondamentali per partire?
Bot Telegram: cosa sono e perché piacciono così tanto
I bot di Telegram sono utenti artificiali, non persone in carne e ossa, ma programmi pensati per svolgere compiti precisi. Per esempio? Cercare video su YouTube, inviare GIF, tracciare spedizioni o fornire aggiornamenti in tempo reale. “Sono strumenti che rendono più semplice la vita digitale”, spiega Marco Bianchi, sviluppatore freelance di Roma. “Permettono di collegare servizi esterni senza mai lasciare l’app”.
Ne esistono di due tipi: i bot standalone, che hanno una chat tutta loro, e i bot inline, richiamabili direttamente nelle conversazioni scrivendo @nomebot. Un aspetto tecnico importante è il token, una stringa di numeri e lettere che identifica ogni bot e permette di collegarlo alle API di Telegram e ad altri servizi web.
In Italia uno dei più conosciuti è TrackBot, nato da un gruppo di programmatori italiani. Basta inserire il codice di spedizione e il bot tiene d’occhio il pacco per te. “Ricevo notifiche ogni volta che cambia stato”, racconta Chiara, di Milano, che usa TrackBot per i suoi acquisti online. Un altro esempio popolare è il bot @gif, che trova e invia GIF semplicemente digitando una parola.
Creare un bot su Telegram: i primi passi
Il punto di partenza per realizzare un bot su Telegram è usare BotFather, il bot ufficiale che “crea” tutti gli altri. Apri Telegram, cerca “BotFather” con la lente in alto a destra e avvia la chat. Da lì, scegli “Create a New Bot”, inserisci nome e username (deve finire con “bot”). Alla fine ti verrà dato un token, fondamentale per collegare il bot alle API.
“Il token è come una chiave”, spiega Bianchi. “Va tenuto al sicuro perché chi lo ha può controllare il bot”. Una volta ottenuto, si può aggiungere il bot a Telegram con il link fornito da BotFather.
Niente codice? Ecco le piattaforme per chi parte da zero
Non tutti sanno programmare. Per questo ci sono piattaforme come Make (prima Integromat) che permettono di creare bot senza scrivere codice. Basta iscriversi gratuitamente, collegare il bot inserendo il token e scegliere cosa deve fare: inviare messaggi automatici, rispondere a comandi, e altro.
Si crea uno “scenario”, si seleziona l’app Telegram Bot e si configurano le funzioni tramite moduli già pronti. “Ho creato un bot che mi ricorda le scadenze seguendo i passaggi guidati”, dice Lorenzo, studente a Bologna. Chi vuole fare ancora prima può usare i template già pronti che Make mette a disposizione.
Per chi sa programmare: Python, Node.js e molto altro
Gli utenti più esperti possono realizzare bot su misura usando linguaggi come Python, Node.js o PHP. Serve un server dove mettere il codice, come Render o Heroku. Il lavoro tipico prevede: scrivere il codice (spesso si trova già su GitHub), collegare il token e configurare le variabili d’ambiente.
Telegram mette a disposizione documentazione chiara per ogni linguaggio. “Con Python ho collegato il mio bot a Google Calendar”, racconta Silvia, ingegnera informatica di Torino. “Le possibilità sono davvero tante: dal controllo dei dispositivi smart fino all’invio automatico di report”.
Dove trovare aiuto e cosa aspettarsi dal futuro
Chi vuole approfondire può consultare la guida ufficiale di Telegram e la documentazione aggiornata sulle API. Ci sono anche forum e community online dove scambiare consigli o trovare esempi di codice già pronti.
L’interesse per i bot Telegram cresce anche grazie all’intelligenza artificiale, che permette di creare assistenti sempre più evoluti. Però, come ricordano gli esperti, “la sicurezza è fondamentale: mai condividere il token e stare attenti alle autorizzazioni che si danno”.
Insomma, fare un bot su Telegram oggi è alla portata di tutti: dal neofita al programmatore esperto. Basta un po’ di pazienza e la voglia di provare per trasformare una semplice chat in uno strumento utile e personalizzato per la vita di ogni giorno.
