Scopri come la nuova policy di LinkedIn protegge la tua privacy

Scopri come la nuova policy di LinkedIn protegge la tua privacy

Scopri come la nuova policy di LinkedIn protegge la tua privacy

Salvatore Broggi

18 Novembre 2025

Milano, 18 novembre 2025 – LinkedIn aggiorna la sua informativa sulla privacy per spiegare in modo più chiaro come vengono raccolti, usati e condivisi i dati personali degli utenti in tutto il mondo. La piattaforma, punto di riferimento per milioni di professionisti, sottolinea l’importanza della trasparenza nel trattamento delle informazioni, rispettando le normative europee e internazionali.

LinkedIn cambia la privacy: cosa c’è da sapere

La nuova Privacy Policy riguarda tutti gli utenti che navigano su LinkedIn, sia dal sito che dalle app. Il testo, disponibile sul sito ufficiale e con versioni specifiche per chi vive nell’Unione Europea, nello Spazio Economico Europeo, nel Regno Unito e in Svizzera, spiega quali dati vengono raccolti e per quali scopi.

LinkedIn raccoglie dati in due modi: direttamente dagli utenti, per esempio quando si registrano o compilano il profilo, e indirettamente, osservando l’attività svolta sulla piattaforma o integrando dati da servizi esterni come Microsoft Outlook. “Vogliamo essere trasparenti su come trattiamo i dati personali”, ha detto un portavoce. “Gli utenti possono sempre decidere quali informazioni condividere e come gestirle”.

Che dati prende LinkedIn e come li usa

Per iscriversi a LinkedIn, servono informazioni base: nome, email o numero di telefono, città e una password. Chi sceglie i servizi premium deve aggiungere anche i dati di pagamento. Il profilo si può arricchire con dettagli su studi, lavoro, competenze, foto e altro ancora.

Oltre a quello che gli utenti inseriscono, LinkedIn raccoglie dati sulle interazioni: quali contenuti si guardano, le ricerche fatte, i messaggi scambiati, la partecipazione a eventi o gruppi. Per tracciare l’attività su più dispositivi e servizi collegati, usa cookie e tecnologie simili.

Parte dei dati arriva anche da terzi: ad esempio, un datore di lavoro che usa strumenti di selezione collegati alla piattaforma o utenti che sincronizzano i propri contatti. Anche partner commerciali e aziende collegate, come Microsoft, possono condividere informazioni per migliorare l’esperienza degli iscritti.

Perché LinkedIn raccoglie i dati: connessioni, pubblicità e sicurezza

I dati servono soprattutto per offrire servizi su misura: suggerimenti di contatti professionali, offerte di lavoro o corsi, notizie rilevanti nel proprio settore. “Il nostro scopo è aiutare gli utenti a lavorare meglio e a trovare nuove opportunità”, si legge nella policy.

Una parte importante riguarda la pubblicità: LinkedIn usa le informazioni per mostrare annunci mirati, sia dentro la piattaforma che su siti esterni. Gli utenti possono gestire le preferenze sugli annunci personalizzati dalle impostazioni dell’account, ma non si può eliminare del tutto la pubblicità generica.

La sicurezza è un altro punto chiave: i dati aiutano a prevenire frodi, far rispettare le regole della community e rispondere alle richieste delle autorità. “Monitoriamo continuamente i nostri sistemi per scovare eventuali problemi”, ha aggiunto LinkedIn.

Diritti degli utenti: accesso, correzione e cancellazione

Chi ha un account su LinkedIn può sempre vedere i propri dati, modificarli o chiedere che vengano cancellati. È possibile anche limitare l’uso delle informazioni per certi scopi o scaricare una copia dei dati in un formato leggibile. Se si chiude l’account, i dati vengono eliminati entro 30 giorni, a meno che la legge non richieda di conservarli più a lungo.

Chi vive nell’Unione Europea o in altri Paesi con leggi specifiche sulla privacy ha diritto a ulteriori tutele. LinkedIn mette a disposizione un canale diretto per contattare il responsabile della protezione dei dati (DPO) e risolvere eventuali problemi.

Dati all’estero: cosa succede fuori dall’Italia

I dati degli utenti possono essere trasferiti e conservati anche fuori dal Paese, ad esempio negli Stati Uniti o in altri Stati con leggi diverse sulla privacy. LinkedIn garantisce che questi trasferimenti avvengano rispettando le norme e solo tramite strumenti legali riconosciuti.

Il trattamento dei dati si basa su motivi precisi: il consenso chiaro dell’utente, l’esecuzione di un contratto o un interesse legittimo della piattaforma. Gli utenti possono revocare il consenso in qualsiasi momento dalle impostazioni del profilo.

Come contattare LinkedIn e restare aggiornati

Per domande o segnalazioni sulla privacy, LinkedIn invita a usare i canali ufficiali sul sito o a scrivere all’indirizzo indicato nell’informativa. Se ci saranno cambiamenti importanti nella policy, gli iscritti saranno avvisati prima che entrino in vigore.

Questa nuova informativa è un passo in più verso una gestione più chiara e consapevole dei dati personali nel mondo digitale. “La privacy degli utenti è una priorità costante”, conferma LinkedIn. Il dibattito sulla protezione delle informazioni online, intanto, continua.

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