Milano, 3 dicembre 2025 – Da giorni la comunità crypto è in fermento per il presunto “scontro” tra BlackRock e Vanguard, due colossi della gestione patrimoniale mondiale. Negli ultimi tempi, le loro mosse hanno acceso un acceso dibattito su X (ex Twitter). Al centro della scena ci sono i loro posizionamenti nei mercati digitali e le strategie legate agli ETF su Bitcoin, un tema che sta scatenando reazioni a catena tra investitori, analisti e appassionati.
Il duello sui mercati digitali
Tutto è partito quando BlackRock ha annunciato l’intenzione di lanciare un ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti. Era metà novembre e da allora la discussione online è letteralmente esplosa. L’annuncio è stato visto come un segnale forte: i grandi fondi sembrano finalmente aprirsi al mondo delle criptovalute. Nel frattempo, Vanguard ha scelto una strada molto più prudente: “Per ora riteniamo che l’esposizione diretta a Bitcoin non sia coerente con la nostra filosofia d’investimento”, ha spiegato qualche giorno fa un portavoce del gruppo americano, ribadendo che nel loro catalogo non ci sono prodotti crypto.
Su X sono fioccati post, grafici e anche qualche meme, alimentando l’idea di un vero confronto tra le due società. Ma fonti finanziarie sentite da alanews.it chiariscono che non si tratta di un vero braccio di ferro diretto. “Sono solo strategie diverse: BlackRock punta sulla crypto, Vanguard resta fedele agli indici tradizionali”, ha detto questa mattina Anna Ferrero, analista di mercato a Milano.
La reazione degli investitori
Anche nella community italiana degli appassionati di crypto, il tema è stato tra i più caldi nelle ultime ore. Molti si chiedono: quale sarà l’impatto del via libera a un ETF spot sul mercato italiano? E cosa succederebbe se altri grandi gestori seguissero la scia di BlackRock?
“Gli operatori istituzionali portano liquidità e credibilità, ma servono regole chiare”, spiega Massimo Lodetti, consulente finanziario con esperienza tra Milano e Londra. Per lui “le mosse dei giganti americani fanno da traino anche per le borse europee”. I numeri danno ragione a questa tesi: solo lo scorso mese i flussi verso gli ETF crypto sono cresciuti del 12%, con BlackRock nettamente in testa nella raccolta.
Vanguard invece continua a puntare su obbligazioni e indici azionari più classici. “Abbiamo una base di investitori che vuole prima di tutto stabilità”, avrebbe detto il CEO Tim Buckley in un recente incontro con fondi pensione. Eppure, secondo alcuni operatori sentiti su X, la pressione dal mercato potrebbe spingere anche Vanguard a rivedere le proprie posizioni in futuro.
Il contesto normativo e il rischio regolatorio
La partita non si gioca solo sulle strategie delle società. Negli Stati Uniti, il quadro normativo sulle criptovalute resta incerto. La SEC (l’autorità federale dei mercati finanziari) non ha ancora dato il via libera definitivo a nessun ETF spot su Bitcoin. Ed è proprio questa attesa che tiene alta la tensione: “La prudenza di Vanguard nasce anche dai rischi legali”, ammette uno dei consulenti legali sentiti da alanews.it.
Diversi esperti ricordano quanto sia decisiva la questione della regolamentazione: troppe incognite restano aperte, dal rischio frodi alle forti oscillazioni dei prezzi. “Il rischio sistemico è ancora alto”, confida Giorgio Carraro, analista presso una società d’investimento milanese.
Negli ultimi sei mesi il Congresso americano ha tenuto diverse audizioni proprio per discutere di norme più stringenti sulle crypto. “Serve una governance globale delle criptovalute”, ha sottolineato la senatrice Elizabeth Warren appena settimana scorsa.
L’impatto sulla percezione pubblica e le prospettive future
Intanto l’opinione pubblica resta divisa. C’è chi vede nell’ingresso delle grandi società nel mondo delle crypto un segno di maturità per il settore; dall’altra parte ci sono quelli che temono nuove bolle speculative o crisi sistemiche. Su X ogni giorno si alternano messaggi entusiasti e prese di posizione scettiche.
Secondo CoinShares Research, a fine novembre il patrimonio totale gestito dagli ETF crypto ha raggiunto i 45 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 37 miliardi dello scorso semestre. Un segnale chiaro dell’interesse crescente degli investitori istituzionali.
Ma le due strade restano ben distinte. “BlackRock vuole guidare il cambiamento – scriveva pochi giorni fa un utente molto seguito su X tra i crypto-analisti – mentre Vanguard continua a tenersi sulle sue posizioni”. Nei prossimi mesi capiremo se questo “scontro” tra giganti sarà una vera sfida commerciale o resterà solo una battaglia sui social.
Per ora, tra ETF, mercati digitali e norme ancora da definire, sembra che siamo ancora nel mezzo del guado. Ogni annuncio viene seguito minuto per minuto da una community pronta a non fermarsi mai.
