Milano, 23 novembre 2025 – Installare Windows 7 su un vecchio computer senza lettore CD/DVD è ancora fattibile, nonostante il sistema operativo non riceva più aggiornamenti da tempo. Chi opta per questa soluzione – spesso per far ripartire un portatile datato o per far girare software più vecchio – può usare una chiavetta USB come supporto d’installazione. Ecco come fare, in modo semplice e legale, seguendo le ultime indicazioni.
Windows 7 su USB: i rischi da non sottovalutare
Prima di tutto, un chiarimento: Windows 7 non è più aggiornato da Microsoft da gennaio 2020. Gli ultimi update di sicurezza sono arrivati fino al 2022, grazie a un programma speciale chiamato ESU, poi niente più. Questo vuol dire che il sistema, pur funzionando, è vulnerabile a problemi già noti e non risolti. “Chi lo installa oggi deve sapere a cosa va incontro”, spiega un tecnico informatico milanese contattato da alanews.it. “Meglio non usarlo per dati sensibili o per navigare senza protezioni extra”.
In più, molti programmi moderni non girano più su Windows 7. Anche la gestione di password e permessi è ormai superata: con la chiavetta d’installazione si può aggirare facilmente la password di accesso. Per questo motivo, gli esperti consigliano di limitarne l’uso a macchine virtuali o PC isolati dalla rete.
Serve poco per creare una chiavetta USB avviabile
Per far partire l’installazione bastano pochi strumenti: una chiavetta USB vuota da almeno 4 GB e l’immagine ISO di Windows 7. Chi ha ancora il disco originale può trasformarlo in ISO con programmi come ImgBurn o simili. Senza il disco, però, diventa più complicato: Microsoft ha tolto da tempo i download ufficiali dal suo sito.
Qualcuno si affida a Internet Archive, una piattaforma no-profit che conserva vecchi software per scopi di studio. Qui si trovano le ISO di Windows 7, ma è fondamentale rispettare il copyright. “Anche se il sistema non è più aggiornato, serve una licenza valida”, ricorda un rivenditore specializzato in codici Product Key. Spesso il codice si trova sull’etichetta del vecchio PC o del disco; in alternativa, si può comprare da negozi affidabili come Mr Key Shop o Keycense.
Come mettere Windows 7 su USB: i metodi più semplici
Il modo più comune per creare una USB avviabile è usare programmi gratuiti come Rufus (solo Windows), BalenaEtcher (funziona su tutti i sistemi) o WinDiskWriter (per Mac). In pratica, si collega la chiavetta al computer, si sceglie il file ISO e si avvia la scrittura. Attenzione: tutti i dati sulla chiavetta saranno cancellati.
Con Rufus, per esempio, basta scaricarlo dal sito ufficiale, selezionare la chiavetta e l’ISO di Windows 7, scegliere lo schema di partizione (MBR per PC più vecchi) e avviare. “Per computer molto datati può servire attivare opzioni avanzate per la compatibilità BIOS”, suggerisce un tecnico intervistato vicino a Porta Romana.
Chi usa Mac può puntare su WinDiskWriter, scaricabile da GitHub. Dopo aver dato il via libera nelle impostazioni di sicurezza, si seleziona ISO e chiavetta, scegliendo il file system giusto (FAT32 o exFAT). Anche qui, pochi minuti e la pendrive è pronta.
Installare Windows 7: occhio al BIOS
Dopo aver preparato la chiavetta, va inserita nel PC da aggiornare e si riavvia la macchina. Se il computer non parte dalla USB, bisogna entrare nel BIOS (di solito premendo F2 o Canc all’avvio) e mettere la chiavetta come primo dispositivo di avvio. Nei modelli più recenti con UEFI può servire attivare la modalità legacy e disattivare il Secure Boot.
L’installazione procede come sempre: si sceglie la lingua, si inserisce il Product Key, si accettano le condizioni d’uso e si seleziona la partizione dove installare il sistema. “Serve pazienza, il processo può durare anche mezz’ora su hardware vecchio”, racconta un utente che ha appena finito su un HP Pavilion d’annata.
Meglio pensare a soluzioni più aggiornate
Con la fine del supporto a Windows 7, molti tecnici consigliano di passare a qualcosa di più moderno, come Windows 10 (ancora aggiornato) o una distribuzione Linux leggera, pensata proprio per PC non recenti. “Linux Mint o Xubuntu sono ottime per chi vuole continuare a usare vecchi computer senza rinunciare alla sicurezza”, spiega un docente di informatica dell’ITSOS Albe Steiner.
Per chi ha bisogno di software vecchio, la macchina virtuale resta la scelta più sicura: permette di isolare il sistema obsoleto e tenere lontani i rischi.
In ogni caso, chi oggi decide di installare Windows 7 da USB deve farlo con gli occhi ben aperti. “Non è solo una questione tecnica – conclude il docente – ma anche di responsabilità verso i propri dati”.
