Satelliti e IA nella lotta ai disastri naturali: la rivoluzione è pronta

Satelliti e IA contro i disastri naturali

Satelliti e IA contro i disastri naturali | Pixabay @mikdam - Cryptohack

Federico Liberi

26 Dicembre 2025

L’uso combinato di satelliti e IA accelera il monitoraggio ambientale, migliorando prevenzione e risposta ai disastri naturali

Stelliti e IA lavorano insieme: nell’attuale contesto globale caratterizzato da un’aggravata crisi climatica, la frequenza e la gravità dei disastri naturali come alluvioni e incendi hanno raggiunto livelli senza precedenti. Nel 2024, ad esempio, la Bolivia ha subito incendi di vasta portata che hanno devastato un’area forestale equivalente all’estensione della Grecia. In questo scenario, la 30ª Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP30), tenutasi recentemente a Belém, in Brasile, ha rilanciato l’urgenza di migliorare la gestione e la prevenzione degli eventi estremi. A supporto di queste necessità, la tecnologia satellitare e l’intelligenza artificiale (IA) emergono come strumenti fondamentali.

Satelliti e IA lavorano insieme: la rete satellitare Copernicus e il progetto TerraMind

Al centro della rivoluzione tecnologica per il monitoraggio ambientale vi è la costellazione di satelliti Copernicus, gestita dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Con i suoi 83 satelliti, Copernicus fornisce una copertura globale ogni cinque giorni, con immagini ad altissima risoluzione (fino a 10 cm) e differenti tipologie di rilevamento: ottico, radar, termico e topografico. Questi dati sono raccolti nel dataset ImpactMesh, definito “globale, multimodale e multitemporale”, che consente di analizzare con precisione la dinamica dei disastri naturali, sia prima che dopo gli eventi.

Il progetto TerraMind, frutto della collaborazione tra IBM e ESA, utilizza questo vastissimo database per sviluppare modelli di IA open source capaci di elaborare rapidamente informazioni complesse e multidimensionali. Questi modelli sono progettati con logiche no-code o low-code per facilitare l’accesso e l’utilizzo anche da parte di operatori con competenze tecniche limitate. Inoltre, versioni “compresse” dei modelli consentono l’elaborazione direttamente a bordo dei satelliti, riducendo drasticamente i tempi di risposta in situazioni di emergenza.

Innovazioni future: quantum computing e satelliti intelligenti

Guardando avanti, l’integrazione del quantum computing promette di potenziare ulteriormente le capacità predittive e analitiche dei modelli, permettendo di gestire enormi complessità con livelli di dettaglio finora inimmaginabili. In parallelo, la rete Copernicus si evolverà verso un sistema “cloud” satellitare, dotato di comunicazione e coordinamento inter-satellite, finalizzato all’automazione delle osservazioni e al rapido aggiornamento software.

Questi progressi tecnologici, combinati con l’applicazione di intelligenza artificiale avanzata, costituiscono una svolta decisiva nella prevenzione e nella gestione dei disastri naturali, offrendo strumenti indispensabili per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici.

Change privacy settings
×