Robot lavapavimenti 2025: le migliori marche per una casa sempre pulita senza sforzi

Giulio Righi

23 Dicembre 2025

Milano, 23 dicembre 2025 – Tornare a casa dopo una giornata impegnativa e trovare i pavimenti da pulire è un’immagine familiare a molti. Negli ultimi mesi, però, sempre più italiani stanno scegliendo di affidare questo compito ai robot lavapavimenti, piccoli dispositivi che promettono di alleggerire uno dei lavori domestici più faticosi. Da Brianza al centro di Roma, questa tendenza cresce a vista d’occhio, spinta dalla praticità e dalle nuove funzioni offerte da questi apparecchi.

La tecnologia che cambia il modo di pulire

Il salto di qualità si è visto soprattutto negli ultimi tre anni. Modelli come il Roborock S8 Pro Ultra o l’italiano Ariete 2718 Xclean — ormai disponibili in quasi tutti i negozi di elettronica — hanno messo insieme sistemi di aspirazione, lavaggio e persino asciugatura in un unico apparecchio. “Mi ha stupito l’autonomia”, racconta Alessandro, 38 anni, impiegato milanese che ha cominciato a usare un robot lavapavimenti la scorsa primavera. Una volta programmato, il dispositivo parte poco dopo le 18.30, gira per casa e poi torna da solo alla base.

Secondo una ricerca dell’Osservatorio Smart Home del Politecnico di Milano, tra il 2022 e il 2024 le vendite di robot domestici in Italia sono aumentate del 42%. Un fenomeno che riguarda chi vive in città e anche chi abita in provincia: “La vera differenza è il tempo che si riesce a risparmiare”, spiega Silvia Magri, sociologa. “L’idea di affidare le pulizie a una macchina non fa più paura come qualche anno fa”.

Come si muovono i nuovi robot

Al mattino, spesso prima delle otto, in molte case si sente un leggero ronzio: è il segno che il robot ha iniziato a lavorare. I nuovi robot lavapavimenti si muovono senza problemi tra tappeti, mobili e angoli stretti. Alcuni usano la mappatura laser, mentre i modelli più economici si affidano a sensori a infrarossi per evitare gli ostacoli (anche se qualche ciabatta lasciata in giro può ancora mandare in crisi il sistema).

I dati tecnici diffusi dai produttori parlano chiaro: aspirano polveri piccolissime fino a 0,1 micron, hanno serbatoi separati per acqua pulita e sporca e possono lavorare fino a oltre 120 minuti con una sola carica. Il prezzo? Va dai 199 ai 999 euro. A fare la differenza sono soprattutto la qualità delle spazzole e come gestiscono gli ostacoli, spiegano i venditori di un grande negozio di corso XXII Marzo a Milano.

Vantaggi evidenti… ma non perfetti

“Risparmio almeno tre ore ogni settimana”, ammette Ilaria, 45 anni, impiegata bancaria e mamma di due figli. “Non dico che sostituisca del tutto il lavaggio fatto a mano, però il pavimento resta pulito più a lungo e io posso dedicarmi ad altro”. Questa esperienza si ritrova anche nei gruppi social dedicati alla domotica, dove molti utenti condividono impressioni simili.

Qualcuno segnala ancora qualche problema su superfici particolari — pavimenti molto lucidi o tappeti con pelo lungo — ma nel complesso il giudizio è positivo. Alcuni modelli offrono anche app per smartphone che permettono di controllarli da remoto: un bel vantaggio soprattutto se all’ultimo momento ci si accorge che stanno arrivando ospiti.

Sostenibilità e futuro

Oltre alla comodità, i produttori puntano molto sull’impatto ambientale. Molti robot hanno funzioni per limitare il consumo d’acqua e sono silenziosi — un dettaglio importante per chi vive in condominio. Secondo dati del Politecnico di Torino, questi dispositivi consumano meno di 0,8 kWh per ogni ciclo completo.

Guardando avanti, l’obiettivo è far dialogare sempre meglio i robot con altri dispositivi smart: già oggi alcuni possono interagire con Alexa o Google Home. Resta da capire quanto tutto questo cambierà davvero l’idea stessa delle faccende domestiche.

Tra scetticismo e nuove abitudini

Nei quartieri residenziali di Bologna come nei centri storici di Napoli c’è ancora chi preferisce la vecchia scuola — secchio e mocio — ma la curiosità verso i robot cresce giorno dopo giorno. “All’inizio ero scettica”, ammette Teresa, pensionata 68enne che ha ricevuto un modello base in regalo dal nipote per Natale. “Adesso mi sono abituata: ogni mattina alle nove parte da solo e casa sembra davvero più pulita”.

Sul fondo resta la domanda se questi robot potranno davvero sostituire del tutto l’intervento umano. Per ora gli esperti avvertono che siamo ancora lontani dalla soluzione perfetta. Ma la strada è tracciata: la tecnologia ha già cominciato a cambiare le regole della cura quotidiana della casa.

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