New York, 17 novembre 2025 – Dopo giorni di deflussi e prezzi in calo, giovedì gli ETF Bitcoin hanno invertito la rotta, con afflussi netti per 240 milioni di dollari. Lo rivela SoSoValue, che segnala come nei sei giorni precedenti fossero usciti dal settore oltre 2 miliardi di dollari. Nonostante questo, il prezzo del Bitcoin resta sotto pressione, oscillando intorno ai 102.000 dollari. La fase di consolidamento, insomma, è tutt’altro che finita.
BlackRock e Fidelity spingono il ritorno degli afflussi negli ETF Bitcoin
A guidare il ritorno degli investimenti sono stati ancora una volta i grandi gestori americani. BlackRock, con il suo ETF IBIT, ha incassato 112 milioni di dollari in un solo giorno. Dietro di lei, Fidelity (FBTC) ha registrato afflussi per 61 milioni, mentre ARKB di Ark & 21Shares ha raccolto 60,4 milioni. “Il mercato mostra un interesse rinnovato, anche se la volatilità resta alta”, ha commentato un analista di JP Morgan, sottolineando come la presenza di questi grandi fondi possa aiutare a stabilizzare i prezzi nel medio termine.
Il volume degli scambi giornalieri sugli ETF spot Bitcoin si è fermato a 4,77 miliardi di dollari. Un calo rispetto alle settimane scorse, ma comunque una cifra che indica una domanda costante, sia da parte degli investitori istituzionali sia dei trader più aggressivi. Solo allora, forse, si potrà parlare di una vera ripresa del settore.
Bitcoin non decolla, ma gli esperti vedono segni di sottovalutazione
Nonostante il ritorno dei flussi positivi, il Bitcoin fatica a riprendersi. Il prezzo si aggira ancora intorno ai 102.000 dollari, lontano dai picchi di inizio autunno. Un report di JP Morgan pubblicato ieri parla di una fase di “deleveraging” – cioè riduzione dell’indebitamento – che coinvolge soprattutto i grandi investitori. “In questo scenario”, scrivono gli analisti, “il Bitcoin sembra sottovalutato rispetto ai suoi fondamentali”. Ma la pressione di vendita non dà segni di affievolirsi nel breve periodo.
Ethereum: un timido segnale di ripresa dopo una settimana di deflussi
Anche per Ethereum giovedì ha portato un piccolo segnale positivo. Gli ETF legati alla seconda criptovaluta per capitalizzazione hanno incassato afflussi per 12,5 milioni di dollari, il primo dopo quasi una settimana di uscite continue. Rimane però un saldo negativo negli ultimi sei giorni: oltre 700 milioni sono stati ritirati dai prodotti d’investimento statunitensi su ETH. Il rapporto ETH/BTC, che misura la forza relativa tra le due principali criptovalute, ha perso il 25% dai massimi estivi. “L’interesse per Ethereum si è raffreddato dopo il rally dei mesi scorsi”, ha ammesso un gestore newyorkese contattato da alanews.it.
Solana: otto giorni di fila con afflussi sugli ETF spot
Diversa la situazione per Solana, che continua a piacere agli investitori. Gli ETF spot su SOL hanno chiuso otto sedute consecutive con flussi in entrata, per un totale di 320 milioni di dollari, portando l’asset under management sopra i 530 milioni. Un risultato sorprendente, se si pensa alle difficoltà generali del settore crypto nel richiamare nuova liquidità in questo momento. “C’è una pressione d’acquisto costante su Solana, anche se i volumi restano modesti”, ha spiegato un trader della City.
Mercato crypto in attesa: la liquidità resta prudente
Il quadro generale è quello di un mercato ancora cauto. La liquidità fatica a tornare ai livelli dei mesi scorsi e la volatilità resta alta. Gli operatori aspettano segnali più chiari dall’economia e dalle mosse della Federal Reserve prima di aumentare l’esposizione sulle criptovalute. Nel frattempo, i dati sugli ETF restano uno dei pochi indicatori affidabili per capire l’interesse degli investitori istituzionali verso il settore digitale.
Secondo le prime valutazioni degli addetti ai lavori, solo una stabilizzazione dei prezzi e un ritorno della fiducia potranno far risalire i volumi ai livelli dello scorso anno. Fino ad allora, il settore dovrà fare i conti con una domanda ancora fragile e movimenti spesso guidati più dall’umore degli investitori che dai fondamentali economici.
