Ritorno al Futuro 2 aveva previsto il 2015: ecco tutte le invenzioni mai arrivate

Ritorno al futuro II

Scena tratta dal film "Ritorno al futuro II". Fonte foto www.wikipedia.org-cryptohack.it

Franco Vallesi

24 Settembre 2025

Auto volanti, pizza istantanea e vestiti autoasciuganti: il futuro immaginato da Zemeckis nel 1989 era molto più pazzo del nostro.

Nel secondo capitolo della trilogia cult Ritorno al Futuro, Marty McFly viaggia trent’anni avanti nel tempo, dal 1985 al 2015. Un futuro colorato, bizzarro e pieno di trovate tecnologiche che, però, nella realtà non si sono mai concretizzate. Ma alcune invenzioni, incredibilmente, oggi ci sono davvero.

Nel 2025, dieci anni dopo la data prevista da Robert Zemeckis, è interessante osservare cosa Ritorno al Futuro 2 aveva immaginato per il nostro presente e cosa, invece, è rimasto solo nella fantasia. Dalle auto volanti agli hoverboard, passando per la pizza disidratata e i robot domestici, il film ha tracciato una visione ironica e surreale del futuro. Alcune idee si sono avvicinate alla realtà, altre restano un sogno da blockbuster.

Le auto volanti e gli hoverboard? Solo nei sogni (per ora)

Nel futuro di Ritorno al Futuro 2, le automobili volano come se fosse normale. Nel 2025, purtroppo, siamo ancora fermi nel traffico. Esistono prototipi e test in corso – da aziende come Alef Aeronautics e XPeng AeroHT – ma nulla di veramente accessibile o legale su larga scala. La tecnologia c’è, ma manca l’infrastruttura e una regolamentazione globale.

Nike
La famosa scarpa Nike con gli autolacci del film “Ritorno al futuro II”. Fonte foto www.wikipedia.org-cryptohack.it

E l’hoverboard di Marty McFly? Quello che levita davvero, non esiste ancora. Alcuni modelli “fluttuanti” sono stati creati in laboratorio con magneti o superfici speciali, ma niente che funzioni liberamente sul marciapiede. Chi sperava in inseguimenti sospesi a pochi centimetri da terra dovrà ancora aspettare.

Cibo istantaneo? La pizza in pillola resta solo una gag

Una delle scene più iconiche mostra Lorraine McFly inserire un disco minuscolo in un forno idratante, che in pochi secondi sforna una pizza gigante pronta da servire. Nel 2025, siamo molto lontani da quel livello di fantascienza. Nonostante i progressi nelle stampanti 3D alimentari e nei forni smart, il cibo disidratato non ha mai sostituito il cibo fresco.

Paradossalmente, la nostra società è andata in direzione opposta: dalla riscoperta del biologico, alla filiera corta e alla cucina lenta. Zemeckis sognava un’era di velocità alimentare, ma nel 2025 è tornato di moda il tempo per cucinare davvero.

Nel film, Marty indossa una giacca che si asciuga da sola, si adatta al corpo e si stringe in automatico. A oggi non esistono indumenti così avanzati in commercio, ma la ricerca nel campo dei tessuti intelligenti è attiva, con esperimenti su capi che monitorano la temperatura, modificano la forma o cambiano colore in base all’ambiente.

Tuttavia, un pezzo di futuro si è realizzato: il 21 ottobre 2015, Nike ha davvero lanciato le Air Mag autoallaccianti, in edizione limitata. Solo 89 esemplari sono stati messi in vendita a cifre altissime (oltre 25.000 euro l’uno), con Michael J. Fox come primo destinatario. Il ricavato fu destinato alla sua fondazione per la lotta al Parkinson.

I robot fanno già parte del presente, ma non sono ancora come nei film

Nel 2015 immaginato dal film, robot servitori camminano, volano e portano a spasso i cani. Nel nostro 2025, ci siamo arrivati… quasi. Abbiamo robot aspirapolvere, assistenti vocali, dispositivi intelligenti per la casa e macchine autonome in fase di test.

Nel film, un drone giornalistico fotografa Marty e pubblica la sua immagine su USA Today in tempo reale. Oggi è possibile con smartphone e droni, ma i robot giornalisti non sono ancora tra noi. Anche se l’intelligenza artificiale scrive articoli, riassume e traduce, non ha ancora sostituito del tutto la presenza umana. Ma il dibattito sull’etica dell’AI è già acceso.

Ritorno al Futuro 2 ha saputo raccontare con ironia una versione alternativa del nostro presente, fatta di sogni tecnologici, invenzioni improbabili e intuizioni geniali.

E anche se molte delle sue previsioni non si sono avverate, il film continua a ispirare ingegneri, designer e creativi. Perché se è vero che non abbiamo ancora l’hoverboard, di certo non ci manca la voglia di inventare il futuro.

 

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