Sono state multate 2.282 persone residenti in 80 province italiane a causa dell’utilizzo di servizi illegali come l’IPTV
Dopo i primi annunci e promesse sull’operato di Piracy Shield, la piattaforma progettata per contrastare la diffusione di contenuti audiovisivi piratati, sono scattate le prime sanzioni per gli utenti. Come anticipato in passato dal Commissario AGCOM Massimiliano Capitanio, l’operazione si è ora concretizzata in una serie di multe comminate a 2.282 persone residenti in 80 province italiane, colpevoli di aver utilizzato servizi illegali come l’IPTV, noto anche come “pezzotto”.
Intervenuto ai microfoni del Corriere Login, Massimiliano Capitanio ha commentato l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza: “Questa azione smentisce definitivamente le false rassicurazioni offerte dalla criminalità organizzata, che prometteva anonimato agli utenti. Le forze dell’ordine sono in grado di identificare chiunque, anche chi si protegge con una VPN». Secondo Capitanio, chi sceglie il pezzotto non lo fa per necessità economica, ma per una mentalità distorta: “È un cancro culturale che spinge le persone a sentirsi furbe, ma in realtà commettono un furto”. Il Commissario ha sottolineato l’importanza di continuare su questa strada, elogiando il lavoro della Guardia di Finanza.
Le persone individuate per l’utilizzo di IPTV illegali sono state convocate presso le sedi provinciali della Guardia di Finanza nei mesi di marzo e aprile 2025. Le sanzioni, previste dall’articolo 174-ter della legge n. 633/1941 sul diritto d’autore, prevedono una base minima di 154 euro, ma possono salire fino a 5.000 euro in caso di recidiva.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Generale di Brigata Gaetano Cutarelli, comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi, ha spiegato che le sanzioni sono il frutto di una collaborazione tra il Comando Provinciale di Lecce e la Componente Speciale della Guardia di Finanza, che ha coinvolto 183 Reparti territoriali su tutto il territorio nazionale.
Il Generale Cutarelli ha inoltre annunciato che sono in corso ulteriori attività di identificazione di utenti coinvolti, grazie a indagini coordinate con tre Procure italiane. Parallelamente, a Roma sono stati avviati due procedimenti penali, nati dal protocollo operativo firmato tra Guardia di Finanza e AGCOM. L’accordo prevede un’azione congiunta contro la pirateria online, attraverso il lavoro del Gruppo Radiodiffusione Editoria e di altri nuclei specializzati.
Attraverso un aggiornamento pubblicato su LinkedIn, Capitanio ha fornito ulteriori dettagli: 2.266 soggetti sono stati sanzionati con multe di 154 euro ciascuna, per un totale complessivo di 348.964 euro. Tutti i nominativi sono stati inseriti in una blacklist nazionale, predisposta per monitorare le recidive: in caso di nuove violazioni, si attiveranno sanzioni amministrative più pesanti e possibili procedimenti penali.
Non si tratta del primo caso in cui utenti del pezzotto vengono sanzionati a Lecce. A dicembre 2024, tredici persone erano già state multate con 154 euro per aver acquistato abbonamenti pirata, dopo un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. In quella circostanza, la giudice Roberta Maggio del Tribunale di Lecce escluse il reato di ricettazione, ma confermò la sanzione amministrativa.
L’operazione attuale, secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, ha un chiaro intento deterrente: colpire sia gli utenti, sia la filiera del sistema illecito. Oltre agli utenti finali, nel mirino vi sono server, piattaforme, hosting provider, sistemi di pagamento e meccanismi di riciclaggio. Un’indagine avviata dalla Procura di Lecce ha già portato alla denuncia di quattro amministratori di IPTV, che avrebbero generato 500.000 euro di profitti in cinque anni.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche il Senatore Claudio Lotito, presidente della Lazio e relatore della legge anti-pezzotto, che ha commentato: “Ora possiamo individuare e punire sia chi trasmette contenuti pirata, sia chi ne beneficia. Combattere la pirateria significa restituire risorse allo sport e affermare la legalità”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha parlato di una svolta epocale: “Chi usa il pezzotto lascia tracce digitali che le forze dell’ordine sono ormai in grado di seguire fino all’identificazione. Una volta scoperti, se insistono, verranno sanzionati fino a 5.000 euro”. De Siervo ha inoltre evidenziato il valore della nuova legge contro la pirateria, sottolineando come il fenomeno provochi danni per centinaia di milioni di euro al comparto culturale italiano, costringendo le pay TV ad aumentare i prezzi degli abbonamenti. “Se tutti pagassero, potremmo pagare meno”, ha concluso.
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