Milano, 12 dicembre 2025 – In un momento di cresce l’interesse per i mercati predittivi, ieri due protagonisti della finanza digitale hanno annunciato una nuova partnership strategica. L’intesa, resa nota con una nota congiunta alle 11.30, nasce per rispondere a una domanda che non si ferma più: servizi che uniscano le scommesse su eventi regolamentati con l’esperienza utente offerta dalla tecnologia blockchain.
Mercati predittivi e blockchain: un binomio sempre più richiesto
Negli ultimi mesi il settore dei mercati predittivi ha visto un aumento consistente di volumi e utenti, soprattutto sulle piattaforme cripto più all’avanguardia. Un fenomeno che, come sottolineano gli analisti, nasce dalla ricerca di strumenti alternativi per gestire rischio, previsione e anche svago. In sostanza, sempre più persone puntano su eventi regolamentati (elezioni politiche, risultati sportivi o indicatori economici) sfruttando però la trasparenza e l’autonomia dei sistemi onchain.
“La collaborazione nasce proprio da questa esigenza”, ha spiegato ieri sera Carlo Zanetti, responsabile strategie digitali di una delle società coinvolte. “I nostri clienti vogliono soluzioni che siano al tempo stesso sicure, regolamentate e aperte all’innovazione decentralizzata”. E ha aggiunto: “Fino a poco fa parlare di mercati predittivi regolamentati sembrava quasi un paradosso. Oggi dimostriamo che si può fare”.
La corsa delle piattaforme cripto ai servizi regolamentati
Nel mondo della finanza decentralizzata ormai si parla apertamente di una vera gara tra i big del settore. Da Coinbase a Binance, passando per realtà emergenti come Polymarket, il traguardo è uno solo: offrire piattaforme dove poter scommettere su eventi futuri rispettando però le regole tradizionali.
Non sono più semplici giochi: sono strumenti per coprire rischi o pure occasioni di speculazione finanziaria. Ed è proprio questo mix tra il “vecchio” e il “nuovo” che sta attirando capitali e interesse. Secondo un report recente di Messari Research, nel terzo trimestre del 2025 i volumi sui mercati predittivi cripto hanno raggiunto quota 700 milioni di dollari, con un aumento del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.
Alessandra Molinari, docente di diritto dei mercati finanziari all’Università Statale di Milano, osserva: “L’incontro tra piattaforme onchain e regole statali resta complesso ma inevitabile. Gli utenti vogliono la certezza della legge ma anche la flessibilità della blockchain”. Solo così – dice la giurista – “il settore potrà davvero crescere”.
Norme più strette ma nuove opportunità per chi investe
Il nodo resta quello dei requisiti normativi. Le autorità europee ed extraeuropee stanno aumentando i controlli sulle piattaforme che offrono mercati predittivi. Vogliono chiarezza su licenze, procedure anti-riciclaggio e tutela degli investitori. “Le regole stanno cambiando mentre parliamo”, ha confessato ieri un funzionario della Consob a alanews.it. “Chi non si adegua rischia multe pesanti o l’esclusione dai mercati”.
Eppure le occasioni non mancano per chi partecipa. Grazie alle infrastrutture onchain anche i piccoli investitori possono entrare in mercati prima riservati a pochi eletti. Un panorama che piace soprattutto ai giovani adulti e ai cosiddetti “crypto native”, abituati a cercare strumenti fuori dal comune.
Un utente intervistato nella community Telegram di uno degli operatori spiega così il fenomeno: “Per me è una via di mezzo tra trading e gioco. Posso esprimere un’opinione su qualcosa che mi interessa e magari guadagnarci, senza passare da intermediari”.
Futuro incerto ma grandi aspettative
La partnership annunciata oggi a Milano – operativa da gennaio 2026 – potrebbe essere solo la prima di molte altre alleanze tra big consolidati e startup innovative. In questo momento il confine fra finanza tradizionale e mondo cripto si fa ogni giorno più sottile.
Resta da capire se riusciranno a superare gli ostacoli normativi ancora aperti. Ma intanto è chiaro: la domanda per i mercati predittivi regolamentati basati sulla blockchain non accenna a fermarsi. Tra entusiasmo e prudenza si sta giocando una partita cruciale per il futuro dell’innovazione finanziaria.
