Ordina una RTX 5080 e riceve un mattone: la truffa che inganna anche Amazon

Truffa online

Ordina una RTX 5080 ma riceve un mattone-cryptohack.it

Franco Vallesi

24 Settembre 2025

Sempre più frequenti i casi di truffe nell’hardware PC: scatole manomesse e oggetti falsi sostituiscono prodotti da migliaia di euro.

Un sistema criminale sfrutta le vulnerabilità logistiche dei colossi dell’e-commerce per colpire i gamer: truffe sempre più sofisticate stanno minando la fiducia negli acquisti online di componenti hardware.

Nel 2025 acquistare una scheda video di ultima generazione può trasformarsi in un incubo. Il caso più recente riguarda un utente che, dopo aver ordinato una RTX 5080 da oltre 1.500 euro, ha ricevuto al suo posto un mattone accuratamente impacchettato in una busta antistatica. Un episodio che, se da un lato alimenta ironia sui social, dall’altro rivela un allarme serio e crescente per gli appassionati di gaming e informatica.

Truffe hardware: quando il peso conta più del contenuto

Il metodo è tanto semplice quanto ingegnoso: i truffatori acquistano regolarmente un prodotto, lo aprono, sostituiscono il contenuto con un oggetto dal peso simile (mattoni, sacchetti di sale, pezzi di metallo) e lo restituiscono al venditore. Il sistema automatizzato della logistica, basandosi solo su peso e dimensioni del pacco, accetta il reso come valido e rimette in circolazione la scatola. Il risultato? Clienti ignari ricevono pacchi perfettamente chiusi e sigillati, ma completamente falsificati.

Come evitare
Anche nei siti di e-commerce più rinomati si può cadere in truffe-cryptohack.it

Uno degli elementi più preoccupanti è che queste truffe non avvengono su siti di terze parti sconosciuti, ma spesso direttamente attraverso canali ufficiali o marketplace affidabili come Amazon. Il caso dell’utente “GlassHistorical5303”, che ha condiviso la vicenda su Reddit, dimostra che nemmeno i canali certificati sono immuni dal problema.

La causa principale? Il sistema di commingling, ovvero la pratica con cui Amazon e altri marketplace unificano i prodotti uguali, indipendentemente dal venditore. Questo facilita la logistica, ma rende impossibile tracciare con precisione le manipolazioni. Se un truffatore restituisce un falso, potrebbe finire nel magazzino comune ed essere spedito al prossimo cliente.

Un’emergenza in crescita nel settore tech

Nel solo 2024, si sono registrati oltre 1.000 casi segnalati a livello globale di schede video manomesse, secondo i dati incrociati di forum, social e centri assistenza. Le truffe variano: si va dai pacchi vuoti, alle GPU a cui manca il chip centrale, fino a versioni falsificate difficili da identificare senza strumenti tecnici.

La community ha ribattezzato queste truffe con nomi sarcastici, come “RTX Foundation Edition” (per i mattoni) o “RTX Pasta Edition” per le scatole riempite con pacchi di spaghetti. Ma dietro l’umorismo si nasconde un rischio realeper chi investe soldi, fiducia e attese in componenti hardware di fascia alta.

Nel 2025, molti produttori stanno introducendo sigilli anti-manomissione, QR code verificabili e app per validare il seriale dei prodotti. Tuttavia, il fenomeno continua a colpire in particolare durante periodi di alta domanda, come i lanci di nuove GPU, quando l’evasione rapida degli ordini prevale sulla verifica manuale.

Le piattaforme e-commerce affermano di essere al lavoro su sistemi migliorati per il riconoscimento visivo automatico dei contenuti via AI, ma i risultati concreti sono ancora limitati, soprattutto per le componenti hardware vendute in quantità minore rispetto ai prodotti di largo consumo.

Cosa possono fare i consumatori per difendersi

Gli esperti consigliano, quando si acquistano schede video o componenti costosi:

  • Registrare un video dell’unboxing, utile in caso di reclamo

  • Controllare subito il numero di serie e confrontarlo con quello sul sito del produttore

  • Evitare prodotti venduti e spediti da venditori terzi non verificati, anche su grandi piattaforme

  • Prestare attenzione ai prodotti “ricondizionati” o “usati – come nuovi

Se qualcosa non quadra, è fondamentale aprire immediatamente una procedura di rimborso, allegando prove fotografiche e video. La rapidità nella segnalazione spesso fa la differenza nella risposta del servizio clienti.

Il caso dell’utente truffato dalla RTX 5080 si è risolto con un rimborso, ma solo dopo giorni di attesa e una lunga trafila con l’assistenza. Un percorso che molti utenti meno esperti potrebbero non riuscire ad affrontare con la stessa efficacia.

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